La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#31
rananera ha scritto:
non siamo un campione casuale del popolo italiano?
patto...ma scherzi?
allora...ragioniamo...
usiamo internet non solo per mandare mail (quanti italiani lo fanno? meno di quanto si creda)
usiamo internet per scrivere in un forum (checcheè se ne dica...cosa ancora abbastanza rara)
usiamo internet per parlar di mobili, costosi (questo ci mette immediatamente in una fascia di popolazione che è già meno "media").
dovessi guardare il titolo di studio, la posizione sociale-lavorativa degli utenti...anche qui ne verrebbe fuori un'altra bella scrematura che ci porterebbe ad essere ancora meno italianimedi...

noi qui non siamo affatto un campione veritiero dell'italiano medio.
siamo, quasi, un'elite, nel bene e nel male...
insomma...non contiamo un caxxo.
rana ha ragione, non rappresentiamo un campione veritiero...
chi sono i potenziali acquirenti di queste "marche"? il più delle volte ragazzini, gli stessi che hanno assunto a modello di vita i vari Costantino/Tarincone/Fratelli/Isolani ecc...
chi sono quelli che leggono i giornali di spetteguless o spazzatura che dir si voglia? casalinghe, pensionate di livello culturale medio/basso (dovuto agli anni in cui sono cresciute per carità... es. mie nonne, 5^elem una, 3^elem l'altra....), con molto tempo libero e la tv come compagan (ricordiamoci che la tecnologia ha liberato il tempo per le donne lavoratrici, ma anche alle pensionate! :wink: o casalinghe...), tv che proprina queste cose, ma è il pubblico che le vuole, los tesso pubblico che da 60 anni segue sentieri, febbre d'amore, beautiful ecc...

ma la storia si ripete, un anno fa era Kate Moss oggi è il rumeno.. .qual è la differenza? la prima ha fatto danni solo a lei... sicuri?
eppure continua a girare così... allora addio Lancome, addio Vogue e capi firmati da stilisti che ingaggiano la Moss come modella.... o no?
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
Immagine

Immagine

#32
ela78 ha scritto:
rananera ha scritto:
non siamo un campione casuale del popolo italiano?
patto...ma scherzi?

noi qui non siamo affatto un campione veritiero dell'italiano medio.
siamo, quasi, un'elite, nel bene e nel male...
rana ha ragione, non rappresentiamo un campione veritiero...
chi sono i potenziali acquirenti di queste "marche"? il più delle volte ragazzini, gli stessi che hanno assunto a modello di vita i vari Costantino/Tarincone/Fratelli/Isolani ecc...
chi sono quelli che leggono i giornali di spetteguless o spazzatura che dir si voglia? casalinghe, pensionate di livello culturale medio/basso (dovuto agli anni in cui sono cresciute per carità... es. mie nonne, 5^elem una, 3^elem l'altra....), con molto tempo libero e la tv come compagna (ricordiamoci che la tecnologia ha liberato il tempo per le donne lavoratrici, ma anche alle pensionate! :wink: o casalinghe...), tv che propina queste cose, ma è il pubblico che le vuole, los tesso pubblico che da 60 anni segue sentieri, febbre d'amore, beautiful ecc...
quanto avete ragione tutte e due mannaggia!!!!! :|
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#33
Senza nessun intento polemico, sia chiaro....mi conoscete abbastanza per sapere che non sono un provocatore.
Premesso questo, siamo proprio sicuri di essere (noi forummisti) una specie di elite del popolo italiano?
Se così fosse, seguendo il ragionamento da ultimo di Ela, la fetta di popolazione su cui potrebbe fare presa quel tipo di pubblicità è sarebbe anche quella economicamente meno agiata, quindi con meno soldi da spendere in cazzçte....mentre invece sappiamo bene che la pubblicità in generale è sempre mirata alla fascia di mercato con maggior disponibilità.
Se sarà il teenager a volere i jeans del rom, sarà comunque la sua mammina o il suo paparino a pagarli...
Il problema vero è che l'italiano medio è piuttosto ipocrita e tende a criticare in pubblico ciò che invece fa tranquillamente in privato.
E' vero o no che ogni volta si sente dire che nessuno guarda questo o quel programma spazzatura? Caso strano però poi lo stesso programma spazzatura magari ha fatto 15 milioni di telespettatori...non verrete a dirmi che in Italia ci sono 15 milioni di casalinghe over 60 con la sola licenza elementare?
Tornando al titolo del topic....i colpevoli siamo noi!
Immagine
casa: http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=22895
flickr:http://www.flickr.com/photos/ipatton/

#34
pattonaglia ha scritto: Il problema vero è che l'italiano medio è piuttosto ipocrita e tende a criticare in pubblico ciò che invece fa tranquillamente in privato.
E' vero o no che ogni volta si sente dire che nessuno guarda questo o quel programma spazzatura? Caso strano però poi lo stesso programma spazzatura magari ha fatto 15 milioni di telespettatori...non verrete a dirmi che in Italia ci sono 15 milioni di casalinghe over 60 con la sola licenza elementare?
Sono d'accordo :wink:
E infatti i dati Audipress di riviste come Chi o DiPiù non sono così netti.
- Aspettando Godot -

#35
ela78 ha scritto:
rananera ha scritto:
non siamo un campione casuale del popolo italiano?
patto...ma scherzi?
allora...ragioniamo...
usiamo internet non solo per mandare mail (quanti italiani lo fanno? meno di quanto si creda)
usiamo internet per scrivere in un forum (checcheè se ne dica...cosa ancora abbastanza rara)
usiamo internet per parlar di mobili, costosi (questo ci mette immediatamente in una fascia di popolazione che è già meno "media").
dovessi guardare il titolo di studio, la posizione sociale-lavorativa degli utenti...anche qui ne verrebbe fuori un'altra bella scrematura che ci porterebbe ad essere ancora meno italianimedi...

noi qui non siamo affatto un campione veritiero dell'italiano medio.
siamo, quasi, un'elite, nel bene e nel male...
insomma...non contiamo un caxxo.
rana ha ragione, non rappresentiamo un campione veritiero...
chi sono i potenziali acquirenti di queste "marche"? il più delle volte ragazzini, gli stessi che hanno assunto a modello di vita i vari Costantino/Tarincone/Fratelli/Isolani ecc... chi sono quelli che leggono i giornali di spetteguless o spazzatura che dir si voglia? casalinghe, pensionate di livello culturale medio/basso (dovuto agli anni in cui sono cresciute per carità... es. mie nonne, 5^elem una, 3^elem l'altra....), con molto tempo libero e la tv come compagan (ricordiamoci che la tecnologia ha liberato il tempo per le donne lavoratrici, ma anche alle pensionate! :wink: o casalinghe...), tv che proprina queste cose, ma è il pubblico che le vuole, los tesso pubblico che da 60 anni segue sentieri, febbre d'amore, beautiful ecc...

ma la storia si ripete, un anno fa era Kate Moss oggi è il rumeno.. .qual è la differenza? la prima ha fatto danni solo a lei... sicuri?
eppure continua a girare così... allora addio Lancome, addio Vogue e capi firmati da stilisti che ingaggiano la Moss come modella.... o no?
Quoto Kik per sintetizzare.

Per questa frase che ho sottolineato, ma chi glieli da ai ragazzini i soldi per comprare queste cose?
Gli stessi che gli danno i soldi per andare ad osannare i vari Corona & Co. nelle discoteche e locali vari.

Pattonaglia ha scritto:
"Poi non stupiamoci/indignamoci se un amico o parente di una delle vittime di questo relitto umano un giorno lo affiancherà mentre andrà alla sua bella sfilata e gli sparerà a bruciapelo!"

Lo skifo ulteriore è che, se succede, sicuramente questo poi si farà i suoi anni di galera al contrario dell'altro escremento circolante....

Ke società di merd@ :x
Dio mi guardi da chi porta la cravatta i giorni di lavoro....!!! (il nonno di un mio amico) :D

Da 90 anni, sempre......W gli alpini!

#36
pattonaglia ha scritto:siamo proprio sicuri di essere (noi forummisti) una specie di elite del popolo italiano?
Se così fosse, seguendo il ragionamento da ultimo di Ela, la fetta di popolazione su cui potrebbe fare presa quel tipo di pubblicità è sarebbe anche quella economicamente meno agiata, quindi con meno soldi da spendere in cazzçte....mentre invece sappiamo bene che la pubblicità in generale è sempre mirata alla fascia di mercato con maggior disponibilità.
Se sarà il teenager a volere i jeans del rom, sarà comunque la sua mammina o il suo paparino a pagarli...
i dati sui telespettatori arrivano dall'Auditel, che ha installato in casa di un "campione rappresentativo" (scelto in modo casuale e anonimo) della popolazione italiana una trappoletta detto "meter" che rileva l'ascolto dei canali sulle tv di quella casa.

Sul fatto che la fascia di popolazione con minore istruzione e potere d'acquisto sia meno propensa a spendere in caz.zate... non sono del tutto convinta... nel tipico "basso" napoletano (abitazione popolare per eccellenza) la mega-tv a colori 99 canali anche negli anni 70 non mancava mai.
Maggior propensione a spendere non è uguale a maggior disponibilità di denaro... ne maggior disponibilità di denaro è uguale a maggior propensione a spendere... Zio Paperone insegna :lol:

Oggi come oggi quanti sono i genitori che accompagnano i figli di 17 anni a comprare gli abiti?
A quanto ammonta oggi la "paghetta" settimanale di un adolescente? :roll:
Ultima modifica di Mercury il 19/11/07 15:55, modificato 1 volta in totale.
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#37
pattonaglia ha scritto:Senza nessun intento polemico, sia chiaro....mi conoscete abbastanza per sapere che non sono un provocatore.
Premesso questo, siamo proprio sicuri di essere (noi forummisti) una specie di elite del popolo italiano?
Se così fosse, seguendo il ragionamento da ultimo di Ela, la fetta di popolazione su cui potrebbe fare presa quel tipo di pubblicità è sarebbe anche quella economicamente meno agiata, quindi con meno soldi da spendere in cazzçte....mentre invece sappiamo bene che la pubblicità in generale è sempre mirata alla fascia di mercato con maggior disponibilità.
Se sarà il teenager a volere i jeans del rom, sarà comunque la sua mammina o il suo paparino a pagarli...
Il problema vero è che l'italiano medio è piuttosto ipocrita e tende a criticare in pubblico ciò che invece fa tranquillamente in privato.
E' vero o no che ogni volta si sente dire che nessuno guarda questo o quel programma spazzatura? Caso strano però poi lo stesso programma spazzatura magari ha fatto 15 milioni di telespettatori...non verrete a dirmi che in Italia ci sono 15 milioni di casalinghe over 60 con la sola licenza elementare?
Tornando al titolo del topic....i colpevoli siamo noi!
STRAQUOTO. Purtroppo (x la situazione, intendo).
Stavo scrivendo l'altro post, e l'ho visto ora.
Dio mi guardi da chi porta la cravatta i giorni di lavoro....!!! (il nonno di un mio amico) :D

Da 90 anni, sempre......W gli alpini!

#38
Mercury ha scritto: A quanto ammonta oggi la "paghetta" settimanale di un adolescente? :roll:
Di preciso non lo so.
Però, adolescenti lo siamo stati tutti e anche qui nel forum se ne è spesso parlato di quello che si è fatto e non fatto.
Io con la mia paghetta dell'epoca, circa 50/60 mila lire a settimana (dovevo mangiarci a mezzogiorno quando facevo il tempo prolungato) facevo la formichina che risparmiava risparmiava per poi riuscire a comprarsi il tanto sospirato cd.
Adesso, evidentemente, oltre ad avere paghette ben più alte (so di ragazzi che prendono anche 500 euro al mese di "paghetta" :shock: ) le spendono diversamente.
Probabile che si comprino le mutande di Corona o i jeans del rom.
E la fascia dei ragazzi, si sa, è quella che spendazza di più.

#39
chicca.v
no no no ...io mi rifiuto, ma davvero non possiamo fare niente per impedire questo schifo?????
e cosa si puo' fare?? già certi programmi non li guardo apposta per protesta...ma tutti gli altri che li guardano fanno audience.
non compro neanche la roba che mettono in vendita quei cretini...ma gli altri si!
quanti saremo a fare così in italia...in minoranza sicuramente!!

non c'è nessuno che ha idea di come fermare questa ondata di schifezze??

ps:guardo solo i tg (e non è che siano meglio ultimamente di un giornale da 4 soldi che parla di gossip)

#40
innazitutto vorrei incoronare rananera "il grillo parlante" = la coscienza del forum!
ti vorrei ringraziare pubblicamente per la tua capacità di farci pensare, riflettere e confrontarci qui, in un forum di arredamento. Sto parlando sul serio...
concordo con te-voi... l'unica cosa che posso suggerire (oltre a molto di quello che avete detto) è: cerchiamo di insegnare ai nostri figli i fondamentali valori dell'essere uomini/donne. E, credetemi - chi ha figli adolescenti mi capirà - non è facile!!!
D'altra parte ogni società ha il suo apice e il suo declino... noi ci siamo già?
PS: mia figlia di 14 anni ha una "paghetta" di 15 € a settimana con cui deve anche pranzare nei giorni in cui ha rientro; con i prezzi dei pasti (di qui) ce la può fare e può anche essere un po' la formichina... per qualche suo piccolo sfizio.
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

http.//arredamentoedintorni.forumcommunity.net/

#41
Lestat ha scritto:
rananera ha scritto:
noi qui non siamo affatto un campione veritiero dell'italiano medio.
siamo, quasi, un'elite, nel bene e nel male...
insomma...non contiamo un caxxo.
Vuoi dire che in giro c'e' di peggio?? :shock:
Peggio?
Non ne hai un'idea!!!
In giro c'è talmente tanto peggio che non te lo puoi nemmeno immaginare!! :shock: :?
'Io non sono grassa...è la stanza che è stretta'

#42
rananera ha scritto:
non siamo un campione casuale del popolo italiano?
patto...ma scherzi?
allora...ragioniamo...
usiamo internet non solo per mandare mail (quanti italiani lo fanno? meno di quanto si creda)
usiamo internet per scrivere in un forum (checcheè se ne dica...cosa ancora abbastanza rara)
usiamo internet per parlar di mobili, costosi (questo ci mette immediatamente in una fascia di popolazione che è già meno "media").
dovessi guardare il titolo di studio, la posizione sociale-lavorativa degli utenti...anche qui ne verrebbe fuori un'altra bella scrematura che ci porterebbe ad essere ancora meno italianimedi...

noi qui non siamo affatto un campione veritiero dell'italiano medio.
siamo, quasi, un'elite, nel bene e nel male...
insomma...non contiamo un caxxo.
Verissimo!

E poi.....pensate anche un'attimo....quanti di noi hanno detto "io non lo comprerò mai"? (vabè, io non l'ho detto....provvedo ora!! :wink: io a corona, al rom eccecc gli darei fuoco!! :? )
in fondo su tutti gli utenti del forum....quanto saremo? un 1%....và...mettiamoci dentro anche tutti quelli che più o meno conosciamo (o semplicemente di cui ci siamo fatti un'idea leggendo i vari post)....arriveremo si e no ad un 10% degli iscritti!!!!
...per cui in questo 3d non siamo assolutamente rappresentativi!!!
'Io non sono grassa...è la stanza che è stretta'

#43
ma il target non è chi verametne paga, ma su chi fa presa...su questa si basano TUTTI i modelli econimoci-marketing....

quindi il target sono ragazzini, che a loro volta convinceranno i genitori, non sarà mai (o quasi) il contrario...

non ho neppure detto che il 100% dei potenziali acquirenti siano persone over 60 con livello basso di istruzione, ma che la maggioranza...e che non credo che la popolazione internettiana di un formu d'arredamento possa essere un campione attendibile di riscontro della popolazione italiana :wink:
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
Immagine

Immagine

#44
a parte il fatto che 'sto discorso del target di shoppingatori è completamente da rifare...
come sapete partecipo da sempre alle indagini di mercato...ai vari test pubblicitari ecc..
mi pagano sotto varie forme (non in natuuuura ahiiiimè), e mi diverto pure...
bhe la cosa assurda è che gli over 60 non son praticamente MAI intervistati.
...il mercato è miope...anzi...è proprio cccciecato.
mio padre da quando è in pensione va a far moooolta più spesa di me...mia madre ha possibilità economiche mmmmmolto diverse dalle mie e questo le permette di spendere almeno il triplo della mia spesa settimanale (ok, a volte forse sfora il quintuplo, 'nnnaggialllei)...ma non viene mai calcolata nelle varie indagini di mercato perchè, probaiblmente, stando a chi organizza queste cose, lei e i suoi coetanei non rappresentano l'italiano medio (chè per esser tale deve esser medio anche d'età).
balle...il concetto stesso di media va ampliato e riconsiderato, ormai non son certo più i laureati ad aver stipendi più alti e maggiori possibilità di spesa...(anzi) :roll:

il problema è che il target medio italiano...fa cacare.
in qualsiasi modo lo si volgia conteggiare...ahimè.



p.s. ranagrillo? uhllallà ne sono onorata ma mi diverto solamente ad aver frequenti scambi d'opinione su tutto...ormai i divani e i modelli di cucine non mi bastan più.
sono insaziabileeeeeeeeeeeeeeee :twisted:

#45
Ranaaaaaaaaaa ma i tuoi alunni sono cosi? :shock: :shock:

Da corriere.it di oggi:

Le ragazzine e il sesso: a 12 anni senza limiti
Alla domanda «Cosa vuoi fare da grande?» al primo posto la velina, al secondo «Non so»

ROMA — L’allarme è stato come un fascio di luce che acceca: ci sono baby squillo sulle strade. Ce l’hanno messe i loro coetanei, per pagare debiti del gioco d’azzardo. Giuliano Amato, ministro dell’Interno, ha lanciato un sasso, l’altro giorno. E adesso rischia di venire giù una montagna. Perché quella del titolare del Viminale è la punta dell’iceberg. Ma basta fermarsi un attimo e scoprire che l’infanzia più tradizionale, ormai, non riesce a superare le classi elementari. Perché: c’erano una volta i bambini. E le bambine che giocavano con le bambole. Avevano dodici-tredici anni. E la Società italiana di pediatria (la Sip) li interrogava con domande tipo: che giornali girano in casa tua? Usi il computer? Qual è l’avvenimento che ti ha colpito di più quest’anno? L’ultima ricerca fatta così è datata 2003: non serviva più a niente. Non di certo a fotografare la realtà. E adesso a leggere l’ultima ricerca della Società dei pediatri presieduta da Pasquale Di Pietro, quella del 2006, vengono i brividi. Proprio oggi che anche in Italia celebriamo la Giornata dell’Infanzia. Il campione: 1.251 bambini tra i 12 e i 14 anni. Una domanda. Una delle tante del questionario: «Hai mai visto un tuo amico ubriaco?». Sì, dice il 37,4% del campione. Non solo, l’8,4% aggiunge: spesso. Un’altra domanda: conosci qualcuno tra i tuoi amici che ha fumato una canna? E questa volta è quasi uno su due (44,3%) a rispondere un tondo: sì. Un altro esempio? Tre ragazzini su quattro non esitano a confessare di fare cose che loro stessi definiscono rischiose, come ubriacarsi, appunto, bere liquori, prendere farmaci, uscire da soli la sera tardi, avere rapporti sessuali non protetti. Già: hanno rapporti sessuali frequenti, i nostri ex bambini.

Modelli educativi
Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra dell'età evolutiva, non ha dubbi: «L'anticipazione delle tappe dello sviluppo è dovuta ai modelli educativi. Come dire? Sono stati mamma e papà che hanno voluto che succedesse, si sono dati da fare per diversificare il modello culturale che loro avevano ricevuto. Hanno accelerato le capacità di socializzazione dei loro figli. Hanno tolto loro il senso di colpa, il senso della paura. Basta provare, per credere. Basta entrare in una qualsiasi seconda media d'Italia e capire che è impossibile far sentire in colpa questi ragazzi o mettere loro in qualche modo paura». Succede così anche nella seconda media statale di Gela, Sicilia? «I ragazzi sono molto decisi, è vero», garantisce Ela Aliosta, preside della scuola media alle soglie della pensione. Sono quarant'anni che la signora Aliosta ha a che fare con i ragazzi delle medie. Dice adesso: «Sono cambiati. E molto. Fisicamente, prima di tutto: un tempo le femmine arrivavano ragazzine in terza media. Oggi assomigliano a donne già quando entrano in prima. Soprattutto per come si vestono, si truccano, si pettinano i capelli. Con la complicità dei genitori, è ovvio».

«Faccio la velina»
Oppure la cubista, la show girl, la ballerina. Alla più tradizionale delle domande: «Cosa vuoi fare da grande?», le bambine intervistate dalla Società dei pediatri hanno infatti messo al primo posto: voglio fare il «personaggio famoso». E fino a qui non sarebbe una scoperta sensazionale. È che però, tolta questa prospettiva, rimane il vuoto: al secondo posto delle preferenze delle bambine c'è, infatti, un disarmante: «Non lo so». «Ho dodici anni faccio la cubista mi chiamano principessa», è il titolo del libro di Marida Lombardo Pijola, una giornalista-mamma che non a caso ha gettato scompiglio tra mamme e papà. Ha scoperchiato il mondo delle discoteche pomeridiane, lasciando disorientati nugoli di genitori davanti a frasi di bambine come: «Se fai la cubista sei una donna. Non più una ragazzina. Con i clienti della disco treschi soltanto se ti va. E puoi farti pagare...». Non è fantasia. È qualcosa che da noi è arrivato da pochissimi anni, probabilmente importato ancora una volta dagli Stati Uniti. Era del 2003 «Thirteen, 13 anni», il film-choc ambientato a Los Angeles con protagoniste due ragazzine (tredicenni, appunto) che vivono vite sempre più pericolose tra sesso promiscuo, droga, fumo, alcol, piccoli furti, accenni di "censured". «Sono vent'anni che insegno nella scuola media di Centocelle, a Roma», dice Margherita D'Onofri, insegnante di scienze. E spiega: «Soltanto negli ultimi anni, però, ho visto cambiare gli atteggiamenti durante i campi scuola, ovvero quelle gite che consentono ai ragazzi di dormire fuori dalla propria città. Adesso anche nelle prime classi stanno svegli tutta la notte e si mescolano dentro le stanze. Fino a poco tempo fa non succedeva
Lestat's pics http://www.flickr.com/photos/31059646@N05/

Se moriro', sara' di tagliata al rosmarino e di Rock n' Roll