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#16
dipende molto dall'attività e da che idee hai tu...un mio amico ha preso i vecchi terreni ormai semi abbandonati di suo padre e adesso ha riportato le viti a produzione, ha in mente di farci una cantina, e con il tempo anche un agriturismo....è felice, lavora come un matto, ma è pieno di entusiasmo, la fidanzata è felice per lui ed ha un suo lavoro...

da figlia di padre iperimpegnato, onestamente usciva presto la mattina e tornava di sera tardi, molto spesso saltavano pure i weekend eppure so che non avrei potuto avere padre migliore, certo lui è stato bravo ( a volte mi portava con se a lavoro), ma il tempo in cui non c'era non è mai stato pesante :wink:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#17
bertok ha scritto:se il mutuo lo paga l'azienda e non tu direttamente si può fare.
Ma solo se poi l'introito per certo aumenta...non avere sabato e domenica per 1500 euro non ne vale la pena
Sei proprio come ti immaginavo!
http://album.alfemminile.com/album/see_343116/Casa.html
psw:casa

http://album.alfemminile.com/album/see_ ... monio.html
psw:20080411
[img]http://img175.ImageShack/img175/901/cipollinoliberosf6.gif[/img]

#18
claretta ha scritto:Ciao....
visto che cerchi pareri femminili... eccomi qua :wink:

Io ho diversi amici agricoltori.... si spaccano la schiena, hanno pochi giorni di riposo e a volte quando li invito a cena puzzano ancora di stalla (:lol:) ma....

- le loro mogli sono casalinghe, anzi.... li aiutano nella loro attività
- a entrambi (marito e moglie) piace da morire la vita che fanno e non la cambierebbero mai con una vita da impiegati o altro
- sono persone estremamente felici.... e mai stressate (nonostante abbiamo la schiena a pezzi)
Il mio ex moroso faceva (tra l'altro) il contadino. Scelta imposta dalla famiglia per mandare avanti l'azienda agricola, era tutto fuorché felice :?

A parte questo, penso che la cosa fondamentale, soprattutto se vuoi iniziare un'attività imprenditoriale, sia l'entusiasmo, la convinzione e la motivazione.
I tuoi amici Claretta sicuramente l'hanno scelto di fare i contadini, per questo sono felici :wink:

Invece mi sembra che a nicola questo entusiasmo e questa convinazione manchino :?

Quindi nicola io ci penserei su molto bene, parlandone anche con la moglie e poi, nel caso, seguirei i consigli che ti hanno dato gli esperti del settore, steve e ing :wink: .

#19
Nella scelta di subentrare in azienda, non sottovaluterei nemmeno la necessità di una personalità con buone doti decisionali e predisposizione anche al rischio, che da quanto dici, non hai. Scusa se lo dico in modo così crudo, ma temo che fare l'imprenditore (agricolo) e dormire sonni tranquilli sià già difficile di per sè, se poi non si hanno sufficienti motivazioni personali o semplicemente il carattere giusto, penso sia ancora più difficile, non solo il lavoro, ma anche il poter vivere bene... entro un pò nel personale: tua moglie che ne pensa? ti sosterrebbe in qualche modo?

A parte ciò, per come la vedo io, se "attualizzato" il settore agricolo ha larghe potenzialità di sviluppo... poi, dipende anche dalla zona dove vivi...
"Non sono complicato, ma contengo una dozzina di anime semplici insieme". (G. Bufalino)

#22
claretta ha scritto:Ciao....
visto che cerchi pareri femminili... eccomi qua :wink:

Io ho diversi amici agricoltori.... si spaccano la schiena, hanno pochi giorni di riposo e a volte quando li invito a cena puzzano ancora di stalla (:lol:) ma....

- le loro mogli sono casalinghe, anzi.... li aiutano nella loro attività
- a entrambi (marito e moglie) piace da morire la vita che fanno e non la cambierebbero mai con una vita da impiegati o altro
- sono persone estremamente felici.... e mai stressate (nonostante abbiamo la schiena a pezzi)


Credo che la valutazione che devi fare debba andare ben aldilà del discorso economico.... la tua vita e il tuo lavoro si fonderanno in una cosa unica....

In bocca al lupo..... e parlane con tua moglie.... prendetevi magari del tempo per pensarci


:wink:


P.S.
Io, personalmente, un pensierino ce lo farei.... poi dipende dall'attività.... se dovessi macellare delle bestie assolutamente no.... se dovessi fare la raccolta dello zafferano... quasi quasi :wink: :wink:

straquoto... al giorno d'oggi può essere una scelta difficile in quanto le alternative per quadagnare la stessa cifra standosene "comodi" in ufficio ci sono. Un mio carissimo amico (30 anni) ha deciso di fondare una cooperativa agricola con lo scopo di recuperare ragazzi socialmente disagiati (con problemi a rapportarsi con gli altri... lo scopo è quello di dargli uno "spazio loro"). Lui è laureato in scienze naturali ed ha unito questa sua passione a questo lavoro: l'attività principale è reintegrare la razza del maiale nero in Italia. Nel frattempo osserva, sperimenta, fa esperienza nel settore... Ha poi integrato altre cose: pecore, produzione di formaggio, etc etc... è ancora all'inizio (poco più di 3 anni), le spese sono tante, il mazzo pure, esistono pochissimi giorni di ferie, l'odore ti si pianta adosso... ma lui è contento come una pasqua perchè fa quello che gli piace!

:wink:
Immagine

commenti qui

#23
Ka ha scritto:Nella scelta di subentrare in azienda, non sottovaluterei nemmeno la necessità di una personalità con buone doti decisionali e predisposizione anche al rischio, che da quanto dici, non hai. Scusa se lo dico in modo così crudo, ma temo che fare l'imprenditore (agricolo) e dormire sonni tranquilli sià già difficile di per sè, se poi non si hanno sufficienti motivazioni personali o semplicemente il carattere giusto, penso sia ancora più difficile, non solo il lavoro, ma anche il poter vivere bene... entro un pò nel personale: tua moglie che ne pensa? ti sosterrebbe in qualche modo?

A parte ciò, per come la vedo io, se "attualizzato" il settore agricolo ha larghe potenzialità di sviluppo... poi, dipende anche dalla zona dove vivi...
condivido Ka
devi essere molto motivato per intraprendere questo tipo di attività

#24
Nicola ha scritto:Grazie a tutti.
tienici informati su che direzione prenderà la tua vita! :wink:
http://photobucket.com/guestlogin?album ... 13/bertok/

#26
Nicola ha scritto:Attendo molte risposte da parte di donne, per sapere cosa ne pensano di un marito che si dedica anima e corpo al lavoro e sacrifica la famiglia, cioe' la moglie e i figli, stando con loro poco tempo.
Io conosco un ragazzo che ha messo su un'officina meccanica, a casa ha una moglie e due figli ( il secondo nato qualche mese fa'),lavora dalla mattina alle 8.00 fino a sera, se non spesso, a notte per poter consegnare le auto il giorno dopo....la moglie la vede poco e figli ancora meno perche' quando torna a casa stanno gia' dormendo.
A volte la moglie piange perche' e' sola e ha bisogno di lui, come credo sia normale!
Ma allora...vale proprio la pena????? Io vedo il mio datore di lavoro....soldi soldi ma poi quando se li gode se arriva alla mattina e va via alla sera e il sabato e la domenica e' in ufficio per prendersi avanti con il lavoro??
Io sono dell'idea che i soldi non fanno la felicita'!
Io valuterei effettivamente quanto vale la pena prendere in mano la ditta!
Tuo papa' per il lavoro sacrificava la famiglia?
Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma!

#27
miky ha scritto:
Nicola ha scritto:Attendo molte risposte da parte di donne, per sapere cosa ne pensano di un marito che si dedica anima e corpo al lavoro e sacrifica la famiglia, cioe' la moglie e i figli, stando con loro poco tempo.
Io conosco un ragazzo che ha messo su un'officina meccanica, a casa ha una moglie e due figli ( il secondo nato qualche mese fa'),lavora dalla mattina alle 8.00 fino a sera, se non spesso, a notte per poter consegnare le auto il giorno dopo....la moglie la vede poco e figli ancora meno perche' quando torna a casa stanno gia' dormendo.
A volte la moglie piange perche' e' sola e ha bisogno di lui, come credo sia normale!
Ma allora...vale proprio la pena????? Io vedo il mio datore di lavoro....soldi soldi ma poi quando se li gode se arriva alla mattina e va via alla sera e il sabato e la domenica e' in ufficio per prendersi avanti con il lavoro??
Io sono dell'idea che i soldi non fanno la felicita'!
Io valuterei effettivamente quanto vale la pena prendere in mano la ditta!
Tuo papa' per il lavoro sacrificava la famiglia?
Dipende cosa vuol dire per te sacrificare la famiglia.

#28
Per me sacrificare la famiglia vuol dire:
- arrivare a casa tardi e trovare gia' i figli a letto
- mandare la moglie e i figli in vacanza da soli
- non andare (faccio un esempio qualunque) alla recita del figlio o a parlare con gli insegnanti quando necessita perche' puo' sembrare una cosa superflua
- non poter passare la domenica con la moglie e i figli perche' il lavoro viene prima di tutto
- seguire le passioni dei figli
- non uscire qualche sera con la compagna perche' si finisce a straore
- sacrificare le proprie passioni per il lavoro
- ....
Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma!

#29
Ti rispondo anch'io, come donna, figlia di agricoltori e con azienda agricola che esiste ancora (lo dico perchè papà non c'è e benchè io e la sorella facciamo altro, l'azienda esiste e rende ancora).
Io un pensiero ce lo farei e serio, soprattutto se il lavoro che fai ti appassiona poco.
Tieni conto che come agricoltore giovane hai la possibilità di accedere a finanziamenti per l'imprenditoria (almeno fino all'anno scorso). Inoltre secondo me è davvero una scelta di vita, e non credo che occorra sempre spaccarsi la schiena. Mio padre si era creato un'azienda zootecnica che funzionava benissimo e con poco lavoro.
Dal punto di vista famigliare, io sono stata educata lavorando tutte le estati, aiutando quando potevo e nella vita mi è servito tantissimo, anche a raggiungere obiettivi completamente diversi.
mamma di Lorenzo (gennaio 2010) e Costanza (settembre 2012)