Visto che mia figlia è al suo tredicesimo anno scolastico (+ asilo), sono sempre andata a parlare con gli insegnanti almeno due volte l'anno ed ho quasi sempre partecipato alle riunioni scolastiche, mi sento di fare qualche osservazione.
Premetto che considero il comportamento del padre assolutamente inadeguato, non tanto nei confronti di Elemauli, quanto nei confronti della propria figlia. Anche quando ho avuto qualche dubbio sui comportamenti degli insegnanti, di fronte a mia figlia li ho sempre difesi, perchè non voglio trasformarla in una disadattata che non è in grado di gestirsi situazioni di conflitto che nella vita si presenteranno continuamente. Gli insegnanti, a meno che non siano del tutto imbecilli, devono essere un punto di riferimento per i ragazzi e non è giusto che i genitori mettano in dubbio la loro autorevolezza di fronte a loro.
In alcune situazioni (poche per fortuna) mi sono sentita di esprimere agli insegnanti (nel corso dei colloqui privati) delle perplessità su certe scelte o comportamenti; questo è stato un grosso errore, perchè i docenti, per definizione, non si mettono mai in discussione e ritengono che il loro operato sia sempre ineccepibile; il risultato di questa ricerca di dialogo è stato solamente qualche ripicca nei confronti di mia figlia, che fortunatamente, essendo sempre andata bene a scuola, non ne ha risentito più di tanto, anche se vedersi un 8 in pagella quando si ha la media matematica del 9 non è comunque piacevole. Però this is life ed è meglio impararlo fin da piccoli.
Quindi, a parte il comportamento molto criticabile del padre, vorrei osservare che un insegnante che esce da una classe dopo una verifica (che è un momento scolastico molto importante ed ha anche una rilevanza formale) senza controllare che tutti i bambini abbiano consegnato il loro elaborato mi sembra superficiale e poco organizzato. Ovvio che questo possa anche dare adito al dubbio, da parte del genitore, che una persona poco organizzata la verifica possa anche averla persa (anche se sono certa che non sia così
).
La seconda osservazione è sulla "convocazione" del genitore, che non tiene minimamente conto del fatto che qualcuno possa
veramente avere un impegno specifico o una situazione lavorativa da cui è difficile assentarsi. Quindi il commento dell'amica insegnante è tipico di chi non conosce certe realtà lavorative e, come spesso succede, da parte dei docenti non c'è la minima flessibilità ad andare incontro a chi può avere problemi di tempi ed orari. Tra l'altro, se poi il padre avesse deciso di presentarsi al colloquio, nessuno l'avrebbe avvertito in anticipo che Elemauli non c'era e sarebbe quindi andato per niente, cosa assai irritante.
Un'altra cosa che mi fa un po' pensare è il fatto che il padre si sia rivolto da un'altra insegnante per parlare dell'accaduto. Lo trovo veramente strano e mi chiedo se già in passato non ci fossero state incomprensioni tra insegnante e genitore che hanno fatto degenerare il rapporto.
Penny