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#46
io lavoro in un'agenzia immobiliare.

e devo essere sincera..mi spiace seriamente leggere tutte queste cose.


cioè..

penso sia facile parlare..ma fidatevi che non è così tutto facile per chi ci lavora dentro.

la mia è un'agenzia diciamo molto conosciuta.

lavoriamo al 90% su case con incarichi in esclusiva...perchè?

perchè ci spendiamo su molti soldi..perchè facciamo un sacco di pubblicità privata..paghiamo un franchising (parecchio alto) e penso che sia logico che se ho a disposizione 160 righe cioè circa 9 annunci...dia la priorità a chi mi ha dato più fiducia...senza il rischio che io ci spenda cmq e alla fine mi venga fatta una chiamata "ho già venduto grazie e arrivederci".


sul discorso preciso..


TUTTI I GIORNI tramite una banca dati di richieste di gente che è entrata in una dei nostri uffici faccio 3 ore minimo di telemarketing..

casa per casa..

proponendo ai clienti (entrati da noi perchè consapevoli di ottenere un servizio) specifiche soluzioni (solo doppi servizi - solo ultimo piano - box indispensabile - solo tripla esposizione.......)

e da lì vengono fuori gli appuntamenti!!

permettete che se io ...scusate il termine ...mi faccio un "censured" tanto per riuscire a fissare quel appuntamento...e poi..a casa piaciuta si vuole scavalcare il tutto per nn pagare mi girano?!

#47
iltonto ha scritto:
Penny01 ha scritto:Per quanto riguarda le provvigioni, credo che nessuno paghi più il 3%, nè venditori nè compratori.

non credo proprio che sia come dici tu
ovviamente lo smaliziato cercherà sempre di contrattare la commissione
(alla quale ricordo nuovamente che va aggiunta l'iva, quindi nel tuo caso avrai pagato l'1,5 % + IVA)
ma la maggioranza pagherà tutto o quasi
Tra amici e conoscenti che hanno comprato/venduto casa negli ultimi due anni non conosco nessuno che abbia pagato la provvigione piena.
L'IVA l'ho pagata, certo!

Quando mi sono informata con diverse agenzie per la vendita della mia ex casa, nessuna aveva obiettato alla riduzione (o eliminazione) della provvigione (sul contratto, per iscritto).

Penny

#48
margot606 ha scritto:permettete che se io ...scusate il termine ...mi faccio un "censured" tanto per riuscire a fissare quel appuntamento...e poi..a casa piaciuta si vuole scavalcare il tutto per nn pagare mi girano?!
L'importante è essere trasparenti con i clienti e proporre contratti che non abbiano clausole vessatorie o trucchetti nascosti.
Le agenzie che mi hanno sottoposto dei contratti diversi da quello approvato dalla camera di commercio della mia provincia le ho escluse a priori.
Purtroppo nel mondo delle agenzie ci sono troppi personaggi troppo furbi o troppo impreparati e bisogna tenere gli occhi ben aperti. Purtroppo la presenza di gente così va a discapito di chi lavora seriamente.

Penny

#49
a cmq basandomi su fatti e non su dicerie..noi in tutti gli anni (l'ufficio è qui da 14 anni) abbiam sempre chiesto il 3%

e la gente lo paga...anche senza problemi perchè cmq contenti e consapevoli del servizio offerto.

qualche sconto..ogni tanto lo facciamo..ma si aggira sul 0,5 1% massimo.

#50
Penny01 ha scritto: Quando mi sono informata con diverse agenzie per la vendita della mia ex casa, nessuna aveva obiettato alla riduzione (o eliminazione) della provvigione (sul contratto, per iscritto).

Penny
per quanto riguarda la vendita
in base anche all'affollamento di operatori nella tua zona
è sicuramente più facile "strappare" sconti
tanto si rifaranno sul compratore, che avrà sicuramente più difficoltà a trattare
soprattutto se è realmente interessato a QUELLA casa

#51
margot606 ha scritto:a cmq basandomi su fatti e non su dicerie..noi in tutti gli anni (l'ufficio è qui da 14 anni) abbiam sempre chiesto il 3%

e la gente lo paga...anche senza problemi perchè cmq contenti e consapevoli del servizio offerto.

qualche sconto..ogni tanto lo facciamo..ma si aggira sul 0,5 1% massimo.

beh....permettimi: "contenti" proprio no ! :wink:

uno può essere al limite soddisfatto di aver pagato una congrua commissione
ma il 3% + iva ribadisco che sia TUTT'ALTRO che congrua
con tutti il CENSURED che puoi farti
con tutti gli investimenti pubblicitari
con il tempo perso per gli appuntamenti che vuoi
il 3% + iva è semplicemente sproporzionato

poi visto che sei nel settore, avrai sicuramente notato l'incremento smisurato della concorrenza
soprattutto grazie al boom (bolla ?) immobiliare degli ultimi anni
ti sei chiesta come mai ?
son tutti felici di farsi un CENSURED solo per raccogliere pochi spiccioli ?

se rileggi i miei post sopra, vedrai che non giustifico comportamenti scorretti degli acquirenti/venditori
ed io stesso ho appena pagato uno sproposito pur di non comportarmi scorrettamente
nonostante l'invito della controparte che conoscevo personalmente ma....ecco...insomma....proprio felice di aver buttato x.xxx euro...beh questo proprio no eh !

#52
margot606 ha scritto:a cmq basandomi su fatti e non su dicerie..noi in tutti gli anni (l'ufficio è qui da 14 anni) abbiam sempre chiesto il 3%

e la gente lo paga...anche senza problemi perchè cmq contenti e consapevoli del servizio offerto.

qualche sconto..ogni tanto lo facciamo..ma si aggira sul 0,5 1% massimo.
Io non mi baso su dicerie, visto che sono stata coinvolta direttamente in una vendita ed in un acquisto in tempi molto recenti, come pure persone con cui sono molto in confidenza.
Probabilmente su immobili di piccolo taglio c'è meno possibilità di contrattazione che su immobili di valore più alto e, oltre a tutto, nella zona in cui abito io ci sono più agenzie immobiliari che macellai, quindi se vogliono sopravvivere, devono darsi una regolata.

Penny

#53
Nessuno dice che non debba essere pagata la commissione per un servizio svolto, e non sto neanche a dire se è tanto o poco, dico solo che una volta scaduto il contratto di mediazione io posso vendere a chi voglio e se mi metti una clausola che mi impedisce di farlo sine die è una clausola vessatoria e in quanto tale nulla.
Questa era la domanda iniziale del post, e questo è quello che dico da tre pagine.

Quanto poi debba essere lungo il termine non lo so, non c'è una legge che lo stabilisce e quindi ci si rifà alle convenzioni, stabilite dalle camere di commercio
Utente gemellata con Abigaille e Boo

#54
per me il 3% invece purtroppo è necessario

perchè da li il titolare scorpora la percentuale a sua volta per il responsabile...per chi ha preso la casa in vendita..per chi l'ha venduta ..e in certi casi anche per la segretaria..se ha una quota oltre agli in genere 800 euro o 700 di fisso.


magari ok per un 2, 2,5% ma di meno no...

non si riuscirebbe a far fronte a tutte le spese..e sarebbe fallimento :?

io nn voglio andar contro a nessuno.

esprimo solo sinceramente quello che penso.

no me ne vogliate! :(

#55
A parte che il discorso è OT, ma una percentuale di provvigione fissa, che non tiene conto del valore dell'immobile, è poco sensata. Su un immobile da 200.000 euro sarebbero 6.000 euro su uno da 400.000 sarebbero ben 12.000 e certo non è che vendere l'immobile più grande comporti un doppio carico di lavoro per l'agente, il titolare, la segretaria, il ragazzino che distribuisce volantini etc etc etc


Penny

#56
a ok quel discorso lo posso anche capire..e infatti maggiormente qualche sconto è applicato a chi vende una casa di grande valore.

però è difficile fare un discorso così..perchè tutto è relativo.

spesso e volentieri il valore della casa è 100 ma il venditore ne vuole 150..e li la cosa diventa mooooolto più complicata..

diciamo che ogni singolo caso è a se.

cmq fine ot

#57
Se la conclusione del contratto preliminare è stata per qualche motivo nascosta all'agente immobiliare dalle parti contraenti il termine per la prescrizione inizierà a decorrere da quando effettivamente il mediatore ne è venuto a conoscenza. ( Cass. Civ. 13 febbraio 2002, n. 2071). Nella conclusione di contratti di compravendita immobiliare il termine si ritiene in ogni caso conosciuto dal momento dell'effettuazione della trascrizione del contratto nei registri immobiliari.

#58
mery75 ha scritto:Se la conclusione del contratto preliminare è stata per qualche motivo nascosta all'agente immobiliare dalle parti contraenti il termine per la prescrizione inizierà a decorrere da quando effettivamente il mediatore ne è venuto a conoscenza. ( Cass. Civ. 13 febbraio 2002, n. 2071). Nella conclusione di contratti di compravendita immobiliare il termine si ritiene in ogni caso conosciuto dal momento dell'effettuazione della trascrizione del contratto nei registri immobiliari.
Nella sentenza che citi si parla di contratto preliminare concluso in concomitanza del contratto di mediazione e non effettuato alla sua scadenza.
Il punto era, dopo quanto tempo scaduto il contratto di mediazione le parti possono concludere un contratto senza che questo rientri nella mediazione?
Risposta: la legge non stabilisce un termine per cui come sempre in questi casi ci si rifà agli usi e alle consuetudine applicate dalle camere di commercio.
Se all'interno del contratto c'è una clausola che prevede l'esclusività con l'agenzia senza che vi sia un termine la clausola è nulla.
Utente gemellata con Abigaille e Boo

#59
da http://www.mt.camcom.it/sez1108940400/s ... trollo.doc

Altro aspetto particolare, emerso dall’esame dei formulari è stato quello della previsione dell’obbligo del pagamento della penale, quando il contratto di compravendita immobiliare si è concluso, con persone presentate e/o indicate dall’agenzia, dopo la scadenza del contratto di mediazione.
Tale clausola può essere considerata vessatoria, per la sua estrema genericità, in relazione all’indeterminatezza del periodo di tempo successivo alla scadenza del contratto di mediazione nell’arco del quale il contratto di compravendita immobiliare può essere concluso. Infatti, una clausola siffatta, può avere una giustificazione qualora vi sia l’intento elusivo del committente, diretto a far scadere il contratto di mediazione per evitare il pagamento della provvigione. Ma, naturalmente, una tale previsione se pur legittima, deve essere meglio articolata con l’obbligo posto a carico dell’agente di comunicare al venditore/committente tutti i nominativi di coloro che hanno ispezionato l’immobile e, soprattutto, deve precisare tassativamente l’ambito temporale con l’indicazione di un limite rigoroso.
A titolo esemplificativo, qualora sia stato conferito un incarico della durata di mesi sei per la vendita di un immobile, il venditore, sarà obbligato al pagamento di una penale nel caso in cui, scaduto il contratto di intermediazione, si concluda la vendita – con soggetto presentato dall’agenzia – entro un termine espressamente indicato che, nel caso di specie, potrebbe essere ragionevolmente determinato in tre mesi. Inoltre, risulta vessatorio, perché manifestamente eccessivo l’importo della penale che nella maggior parte dei formulari esaminati, è quantificato in misura pari al corrispettivo dovuto a titolo di provvigione, in contrasto con quanto disposto dall’art. 1469bis 3° c. n. 6.
Pertanto, la “penale” che come detto non deve essere manifestamente sproporzionata dovrà essere determinata in base alla pregnanza degli obblighi imposti a ciascun contraente e non commisurata semplicisticamente, in maniera predeterminata, alla provvigione.
Utente gemellata con Abigaille e Boo

#60
L'articolo 1755 del codice civile stabilisce che il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti se l'affare è concluso per effetto del suo intervento. Ai fini di una eventuale provvigione, quindi, nessuna rilevanza, assumono i fatti eventualmente addotti ove l'affare venga comunque concluso. La Corte di Cassazione ha stabilito (con decisione Cass. civ., sez. III, 11 aprile 2003, n. 5762) che il diritto del mediatore alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell'affare sia in rapporto causale con l'attività intermediatrice, essendo sufficiente che il mediatore abbia messo in relazione tra loro acquirente e venditore, in modo che la conclusione dell'affare possa ricollegarsi all'opera da lui svolta, anche se la conclusione è avvenuta dopo la scadenza dell'incarico, senza che le determinazioni interne di una delle parti possano essere ritenute idonee ad incidere sul nesso causale; l'accertamento del nesso causale costituisce apprezzamento di fatto, riservato al giudice di merito e sottratto al sindacato di legittimità se congruamente motivato. Sempre in tema di provvigioni la stessa Corte ha ritenuto di pronunciarsi nel senso che la semplice attività consistente nel reperimento e nell'indicazione dell'altro contraente, o nella segnalazione dell'affare, legittima il diritto alla provvigione, sempre che l'attività costituisca il risultato utile di una ricerca fatta dal mediatore, poi valorizzata dalle parti. Cass. civ., sez. III, 17 maggio 2002, n. 7253