Crisi del latin lover
L'analisi del «Times» sui maschi italiani: sempre meno seduttori, non si staccano dalla gonna di mamma
LONDRA - I maschi italiani sono in crisi di identità. Cresciuti con il mito del latin lover che faceva strage di cuori fra le turiste straniere e godeva della fama di gran seduttore, oggi si ritrovano ad ammirare Casanova decisamente agé come Silvio Berlusconi (71 anni e fascino indiscusso)
o, peggio ancora, ormai passé come Marcello Mastroianni (eroe della Dolce Vita felliniana). Non solo. Sbavano dietro alle ragazze nude sulle copertine delle riviste, ma sono tenuti «sotto schiaffo» in casa da mogli e compagne. Mogli e compagne che, oltretutto, non sarebbero più nemmeno in grado di soddisfare a letto se, come ha confermato una ricerca presentata a un recente congresso medico di Roma, 6 donne italiane su 10 si lamentano della loro vita sessuale (e, secondo lo sessuologa Chiara Simonelli, i dati reali sarebbero pure più bassi). Insomma, altro che gigolò. La colpa di tutto questo? Manco a dirlo, della mamme italiche, colpevoli di tirar su i figli come degli smidollati, attaccati alle loro gonne e viziati oltre misura. A fare a pezzi il mito del maschio tricolore ci ha pensato il londinese Times che, approfittando dell’arrivo di Fabio Capello a Londra per dare il via ufficiale alla sua avventura come ct dell’Inghilterra, ha indagato sugli uomini di casa nostra, con tanto di test finale riservato alle donne inglesi per calcolare quanto di «italiano» ci sia nei loro partner. Quasi fosse una malattia.
LA MAMMA DI CAPELLO - Eppure, malgrado questo ritratto assai poco confortante, gli uomini di casa nostra continuano ad andare in giro per il mondo ostentando sicurezza e superiorità. Il motivo? Secondo quelli che stanno sull’isola, perché «così dice mammà». Sono loro, infatti, le mamme, ad avere un ruolo immanente (e ingombrante) nella vita dei figli e Fabio Capello non fa eccezione. Lui, che pure viene considerato l’emblema del nuovo «italian man»; che è sposato da 40 anni con la stessa donna (la signora Laura); che ascolta Bach e il jazz e colleziona opere d’arte; che legge i filosofi e va a messa tutte le domeniche, e che passa le vacanze esplorando i siti archeologici in Tibet e Colombia anziché a rimorchiare ragazze sulle spiagge. Ma anche lui ha una mamma, la signora Evelina, che ancora si preoccupa per lui. Una donna forte e dai modi spicci, che a precisa domanda sul nuovo lavoro del figlio, non si è fatta problemi nel rispondere che avrebbe preferito se Fabio fosse rimasto in Italia: «Se vinci va tutto bene, ma se perdi ti tagliano la gola. Anche se ormai è grande e in grado di decidere da solo, una mamma è sempre una mamma e poi Fabio è un così caro ragazzo».
ALLA FACCIA DELL'INTIMITA' - Un «ragazzo» – come perfidamente rileva il giornale – di 61 anni, mentre lei ne ha ben 85. Logico, dunque, che gli italiani siano dei «bamboccioni» (per dirla alla Padoa-Schioppa) e che un terzo di loro resti a casa di mamma e papà fin oltre i 30 anni. E che, quando poi si decidono a compiere il grande passo, cerchino di allontanarsi il meno possibile dalle sottane di mammà, con comprensibile fastidio delle neo mogli, che si ritrovano la suocera fra i piedi (spesso ha persino le chiavi di casa) con le scuse più improbabili, alla faccia dell’intimità. Insomma, a dar retta agli inglesi, in Italia vincono le donne, a cui spettano oneri (l’11% del parlamento è «rosa», «un dato inimmaginabile trent’anni fa», ha detto Emma Bonino) e oneri (conciliare con successo famiglia e carriera è un secondo lavoro), ma che sono anche quelle che più si sacrificano nella vita a due. E, tutto sommato, ai maschietti tricolori non va poi così male.
Il "times" ci denigra ancora :-/
#1Lestat's pics http://www.flickr.com/photos/31059646@N05/
Se moriro', sara' di tagliata al rosmarino e di Rock n' Roll
Se moriro', sara' di tagliata al rosmarino e di Rock n' Roll