La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#151
Occielo, ma cosa c'entra? Anche io, dovendo scegliere fra nonni e altri surrogati di cure parentali, sceglierei il nido.
E non a scopo ricreativo come faceva qualcuno, per qualche oretta al giorno tanto per svago... ma per tutta la giornata lavorativa.
Scusate ma l'esempio non regge.
Immagine

Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#152
Genova - Io, madre del piccolo Greghor, nell’arco di pochi minuti sono riuscita a sistemare il mio adorato figlioletto in una bella struttura scolastica, non lontana da Piazza Principe. L’ideale, visto che tra treni metropolitani, autobus di linea e metro, difficoltà a portare il pargolo a scuola, non ne avrei avute. Uso il condizionale perché non ho nessun bambino e la mia disperata ricerca di un posto in una scuola comunale genovese è una bugia. Piccola sicuramente, ma strumento utile per capire cosa accade quando una madre clandestina telefona o si presenta nei vari distretti scolastici per chiedere che suo figlio venga accolto tra i banchi di scuola.

Dunque, con tanto di passaporto dimenticato, senza permesso di soggiorno, senza identità certa o comprovata, io, Myriam Sputtin, ho varcato la soglia di un cancello di una direzione territoriale, sono salita al primo piano e ho chiesto informazioni. Più che parlare mi sono trascinata in un linguaggio a dir poco improvvisato e per alcuni tratti quasi teatrale. Mi sono finta semplicemente ucraina.

Infreddolita, sono stata accolta a braccia aperte. Mi hanno fatto accomodare e, con l’ausilio della gestualità, mi hanno chiaramente invitato a ripresentarmi la settimana prossima. Ma la signora in questione, alla fine, non mi ha mandata via a mani vuote. Così, con fare dolce e cortese, la gentile impiegata ha lasciato intendere che - pur non avendo nessuna identità - io in città non avrei avuto difficoltà nel trovare un posto dove mandare mio figlio a scuola. A meno che, le liste di attesa non siano già complete.

Sono le 14. Non mi arrendo e non intendo aspettare lunedì per avere conferme delle notizie appena ricevute. Inizio a tempestare i centralini di alcune scuole materne comunali. Qui il personale conferma esattamente quanto detto dalla signora. E mentre il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, avverte il sindaco di Milano Letizia Moratti: «Se i piccoli extracomunitari figli di clandestini non verranno subito ammessi negli asili comunali, niente contributi statali», Genova risponde con una gara di solidarietà nei confronti del «mio» piccolo Greghor.

«Parli pure con la signora. E qualora la scuola scelta fosse per la signora Sputtin troppo lontana dalla propria abitazione, cercheremo di trovarle una soluzione più consona», precisa una voce gentile dall’altra parte della cornetta. Attaccata al mio telefonino, questa volta ne ho detta un’altra di bugia. Mi sono finta un’amica italiana di Myriam Sputtin, l’ucraina in cerca di sistemazione per il suo bambino, e ho chiesto chiarimenti. Apriti cielo. Una valanga di informazioni, di cortesia e una vera e propria gara di solidarietà nei confronti di questa mia «amica immaginaria» a cui tutti avrebbero voluto trovare una soluzione. Addirittura c’è chi mi invita ad andare direttamente nel proprio ufficio per risolvere la questione. Purché ci vada anche io: «Con lei la signora Myriam potrebbe sentirsi al sicuro e a suo agio», conclude la voce amica. C’è chi infine mi spiega che per la mia amica c’è anche la possibilità di riempire in sede una dichiarazione Isee (che non deve ritirare neanche al Caf), e dichiarare che è senza reddito. Così facendo si ha diritto all’acquisizione di cinque punti per la graduatoria nella lista di attesa.

Non ci sto. Continuo a chiamare e mi accerto ulteriormente. E alla fine scopro che io, clandestina, ho diritto, visto che non ho reddito, non ho lavoro, casa e quant’altro, anche alla eventuale esenzione della quota fissa d’iscrizione (che ruota intorno ai diciotto euro). Chi invece lavora e possiede un reddito familiare superiore ai 35mila euro, l’iscrizione la paga, i buoni pasto anche. E soprattutto non ha diritto ad alcun punteggio. Zero punti in graduatoria.

Dunque, riassumendo, mi ripresento: sono Myriam Sputtin. Sono ucraina. Sono una clandestina. Non possiedo documenti e foglio di soggiorno. Ho a carico un figlio di appena tre anni e senza nessuna fatica, nell’arco di pochi minuti, l’ho già sistemato in un asilo comunale genovese. Ho cinque punti di accredito, diverse agevolazioni e non pago l’iscrizione. Non è male alla fine quest’Italia.

#153
eh...non è male no...
per loro.
per me è sempre "più male" invece :?
Le tue amiche hanno avuto a disposizione una scelta in più, si sono organizzate ed hanno superato la "seccatura"
certo luna...le mie amiche si sono...come dici? organizzate, sìsì..
due han smesso di lavorare rinunciando a comrpar casa e rimanendo in affitto in microcase...la terza, più forutnata, ha incastrato la nonna, povera donna...dopo anni di lavoro era in pensione da 1 anno...era pronta a godersi un pochino la vita mica nulla di che eh...un po' di relax senza orari...mica viaggi chissàdove..
e invece no...la nonna (non certo giovanepensionata, anzi), si ritrova a puntar la sveglia ogni mattina, all'alba, per andare a prendere il nipotino o per fermarsi da lui nella stagione fredda...

fanculo...personalmente questo tipo d'organizzazione vorrei poterlo evitare :?

comunque, come ho già detto più volte...per me il discorso immigrazione ed assistenza è davvero troppo doloroso, sìsì, avete letto bene..
mi ci inxazzo talmente tanto...mi tocca inghiottire amaro talmente tanto e con una tale costanza...da starci fisicamente male...
quindi, come peraltro già detto altre volte...
cari i miei luna o robimy...non accetto, anzi...NON ACCETTO PREDICHE
da chi non è in trincea al mio fianco.
io vivo in guerra e sono in prima linea...io sento i fishci della pallottole che mi sfiornao il cranio...OGNI SANTO GIORNO...
per voi forse son talmente lontane da sembrar botti di capodanno o pittoreschi fuochi d'artificio...
ma vi assicuro...sono pallottole....e sono pericolose...prima o poi lo saranno anche per voi.
ma a quel punto...sarà davvero troppo tardi.
per tutti.

#154
Rana mi viene quasi da ridere. Ma che trincea d'egitto qui, in Italia, dove puoi comodamente sceglierti computer, arredamento, autobus o macchina.Non saranno ormai grandi comodità ma se tu, persona normale, come me e Roby, parli di trincea mi suona davvero ridicolo. abiti in Iraq per caso? e pensi che serva a qualcosa sputare rabbia controu n qualche facile bersaglio invece di promuovere diritti e parità per i bambini che vivono al tuo fianco? Penso che questo nno faccia altro che far aumentare la rabbia, la difficoltà della convivenza e faccia solo inasprire e chiudere le potenzialità di vita.

#155
abiti in Iraq per caso
bhe sì, effettivamente spesso lo penso...
soprattutto quando mi accorgo che la zona dove abito di notte è diventata marocco e non più italia, soprattutto quando cerco di andare al mercato ma devo far lo slalom tra i senegalesi che spacciano ad ogni ora del giorno...
o anche solo, in alcune zone di milano, dove anche solo far lezione è un dramma....perchè l'80% dei ragazzini che ho in classe non parla una parola di italiano...

te dove vivi?
io abito all0'estero.
questa non è mica italia.

#156
Io non abito in centro a Milano come Rana...abito in periferia di una città di provincia, eppure...eppure...persino qui, pian piano, si inizia alle volte a percepire la sensazione di non sentirsi quasi in Italia.

Ed è una sensazione che a me non piace affatto.

#157
no vabbè lalu...se abitassi in centro a milano...manco io avrei il problema...(o comunque lo avrei in maniera ridotta 8) )

#158
rananera ha scritto:
abiti in Iraq per caso
bhe sì, effettivamente spesso lo penso...
soprattutto quando mi accorgo che la zona dove abito di notte è diventata marocco e non più italia, soprattutto quando cerco di andare al mercato ma devo far lo slalom tra i senegalesi che spacciano ad ogni ora del giorno...
o anche solo, in alcune zone di milano, dove anche solo far lezione è un dramma....perchè l'80% dei ragazzini che ho in classe non parla una parola di italiano...

te dove vivi?
io abito all0'estero.
questa non è mica italia.
E' Italia. e non serve a nulla rimpiangere i buoni vecchi tempi passati come le vecchie beghine. Anche perchè pure loro si lamentavano dei tempi passati e del mondo cambiato troppo in fretta. Visto che i tuoi ragazzini non parlano italiano a scuola, visto che molti non sono andati a scuola e spacciano in giro, tu che fai? Togli loro la possibilità di un percorso di inserimento ulteriore? E poni ancora più barriere ? Ti ricordo chegli immigrati di 100 anni fa, considerati mascalzoni ignoranti, delinquenti, violenti anche nel caso nno lo fossero, si sono poi quasi perfettamente integrati tant'è che adesso italiani, russi, cinesi o neri sono considerati il popolo americano. e problemi ce ne sono ancora moltissimi, ma la separazione non fa che accentuarli. mi spiace ma non penso che allontanare i bimbi dell'asilo dal tuo quartiere farà cessare lo spaccio nelle strade.

#159
rananera ha scritto:no vabbè lalu...se abitassi in centro a milano...manco io avrei il problema...(o comunque lo avrei in maniera ridotta 8) )
bè centro per dire che comunque abiti in una grande città :wink:

#160
rananera ha scritto:comunque, come ho già detto più volte...per me il discorso immigrazione ed assistenza è davvero troppo doloroso, sìsì, avete letto bene..
mi ci inxazzo talmente tanto...mi tocca inghiottire amaro talmente tanto e con una tale costanza...da starci fisicamente male...
quindi, come peraltro già detto altre volte...
cari i miei luna o robimy...non accetto, anzi...NON ACCETTO PREDICHE
da chi non è in trincea al mio fianco.
io vivo in guerra e sono in prima linea...io sento i fishci della pallottole che mi sfiornao il cranio...OGNI SANTO GIORNO...
per voi forse son talmente lontane da sembrar botti di capodanno o pittoreschi fuochi d'artificio...
ma vi assicuro...sono pallottole....e sono pericolose...prima o poi lo saranno anche per voi.
ma a quel punto...sarà davvero troppo tardi.
per tutti.
vedi rana...questo tuo discorso potrebbe anche avere un minimo di senso (forse) se tu fossi nata e cresciuta nel tuo appartamentino noir senza avere i privilegi che hai senza avere opportunita e vie di uscita...
invece no! tu l appartamento noir te lo sei andata a cercare, comprato e pagato in contanti proprio li...in quella zona...a marakesh insomma....e visto che sia tu che il tessoro siete giocatori di borsa quindi non stolti, qualche calcolo prima lo avrete fatto...o no?!
se la cosa vi e' convenuta e allora...ma di che cacchio ti lamenti?
bah...io ti adoro ma proprio non ti capisco
ps: e se l unica qui che mi fa davvero sfavare quando inizia queste pippe
with love
:wink:
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#161
Ti ricordo chegli immigrati di 100 anni fa, considerati mascalzoni ignoranti, delinquenti, violenti anche nel caso nno lo fossero, si sono poi quasi perfettamente integrati
luna...se stai parlando dei nostri bisnonni..ti ricordo che loro si son fatti un cuxo a capanna lavorando all'estero ma senza sfruttare praticamente nessuno dei privilegi che qui vengono elargiti a piene mani a chiunque...



dammi...il perchè, ahimè, l'ho già spiegato...
-è la mia zona, rimango e combatto (permettetemi almeno di ricordare a voi che state lontani che qui c'è una guerra, son volontaria, ok, ma mica voglio morir dimenticata!)
-essendo la mia zona è anche vicino alla mia famiglia, ai miei affetti e ai miei luoghi di riferimento (i pochi che ancora resistono)
-non potrei mai vivere fuori milano...purtroppo però mi servono ancora un po' di anni per, eventualmente, deporre le armi, arrendermi e scappare più in centro...questa zona quindi, con questa metratura e a questo prezzo...era la cosa/casa più vicina al centro che potessi permettermi senza fare un mutuo (cosa per me fondamentale).
-ammetto anche d'aver un po' toppato le stime tragiche...ho peccato di ottimismo...vivevo a due fermate di metro più in là...mi parevan poche...non pensavo che avrebbero fatto così la differenza...
solo vivendo qui mi sono accorta del tipo di querra in corso, lo ammetto..pensavo fosse più una..scaramuccia...
invece stan lavorando all'atomica... :?

#162
Federinik ha scritto:nessuna mamma casalinga manda il figlio al nido, non ne conosco e se ce n'è qualcuna lo dica! E' una cosa che serve solo ed esclusivamente a chi lavora.
Mia sorella è casalinga e mio nipote (a 16 mesi) ha iniziato ad andare al nido :wink:
I motivi sono molteplici: primo fra tutti il fatto che mia sorella la pensi come RobyMi sul fatto che il nido è un'esperienza importantissima per lo sviluppo e la socializzazione del bambino.
Secondo: il bambino è un piccolo terremoto vivente quindi mia sorella è libera di "tirare il fiato" almeno alla mattina (che poi tirare il fiato :roll: quando il bambino non c'è ne approfitta per fare le commissioni o le pulizie :lol: )
Immagine
Immagine
REBECCA psw: polpetta

#163
Nevermore ha scritto:
RobyMI ha scritto: Per cortesia .... non diciamo sciocchezze ... e visto che ti consideri cittadino a pieno titolo di un paese ricco di storia, cultura ed arte .... fai una cortesia .... sopratutto a te stesso ..... lavora affinchè il tuo senso civico possa essere degno di tanta ricchezza.
Gianbattista tappati la bocca quando mi parli!!!
se rispondo "va bene" ... ti metti più tranquillo vero?















(un vero signore ..........)

#164
rananera ha scritto:
Ti ricordo chegli immigrati di 100 anni fa, considerati mascalzoni ignoranti, delinquenti, violenti anche nel caso nno lo fossero, si sono poi quasi perfettamente integrati
luna...se stai parlando dei nostri bisnonni..ti ricordo che loro si son fatti un cuxo a capanna lavorando all'estero ma senza sfruttare praticamente nessuno dei privilegi che qui vengono elargiti a piene mani a chiunque...



dammi...il perchè, ahimè, l'ho già spiegato...
-è la mia zona, rimango e combatto (permettetemi almeno di ricordare a voi che state lontani che qui c'è una guerra, son volontaria, ok, ma mica voglio morir dimenticata!)
-essendo la mia zona è anche vicino alla mia famiglia, ai miei affetti e ai miei luoghi di riferimento (i pochi che ancora resistono)
-non potrei mai vivere fuori milano...purtroppo però mi servono ancora un po' di anni per, eventualmente, deporre le armi, arrendermi e scappare più in centro...questa zona quindi, con questa metratura e a questo prezzo...era la cosa/casa più vicina al centro che potessi permettermi senza fare un mutuo (cosa per me fondamentale).
-ammetto anche d'aver un po' toppato le stime tragiche...ho peccato di ottimismo...vivevo a due fermate di metro più in là...mi parevan poche...non pensavo che avrebbero fatto così la differenza...
solo vivendo qui mi sono accorta del tipo di querra in corso, lo ammetto..pensavo fosse più una..scaramuccia...
invece stan lavorando all'atomica... :?
Anche il senegalese che ti vende un misero accendino si fa il "censured" e abita in un appartamento in una stanza con altri senegalesi con un padrone di casa che vuole un affitto. si fanno il "censured" e per fortuna loro l'italia non è come l'america di 100 anni fa dove i poveri vivevano segregati senza diritti alcuni, come del resto i poveri operai sfruttati prima della nascita dei sindacati. In Italia e nelle nostre condizioni, loro si fanno il "censured", molti italiani non accetterebbero di fare i loro lavori. Sfruttamento di privilegi? Si parla di diritti acquisiti da un paese democratico. i privilegi in italia marciano su altre vie e sono più subdoli. Ohh bella, non sapevo che i poveri senegalesi mi stessero sfruttando.

#165
rananera ha scritto:dammi...il perchè, ahimè, l'ho già spiegato...
-è la mia zona, rimango e combatto (permettetemi almeno di ricordare a voi che state lontani che qui c'è una guerra, son volontaria, ok, ma mica voglio morir dimenticata!)
-essendo la mia zona è anche vicino alla mia famiglia, ai miei affetti e ai miei luoghi di riferimento (i pochi che ancora resistono)
-non potrei mai vivere fuori milano...purtroppo però mi servono ancora un po' di anni per, eventualmente, deporre le armi, arrendermi e scappare più in centro...questa zona quindi, con questa metratura e a questo prezzo...era la cosa/casa più vicina al centro che potessi permettermi senza fare un mutuo (cosa per me fondamentale).
-ammetto anche d'aver un po' toppato le stime tragiche...ho peccato di ottimismo...vivevo a due fermate di metro più in là...mi parevan poche...non pensavo che avrebbero fatto così la differenza...
solo vivendo qui mi sono accorta del tipo di querra in corso, lo ammetto..pensavo fosse più una..scaramuccia...
invece stan lavorando all'atomica... :?
quel che dicevo io, hai fatto i tuoi calcoli, ha sbagliato qualche stima, ma continui a seguire il tuo piano, hai delle opportunita e vie d'uscita...
certo ti dispiace perche sei sentimentalmente legata alla "tua" zona ma...sorry...non era l isola felice che pensavi da bambina...
per il resto concordo con cio che scrive Luna
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always