Claudia81 ha scritto:sarà che poi io vivo in campagna e non in città... ho l'orto, le galline e tutto un po'
idem.... la penso proprio come te
Moderatore: Steve1973
non ho figli e non me li immagino sempre con il biberon, ma credo che per i primi anni di vita forse hanno bisogno di non essere sballottati tra nonne, tate, asili e magari per loro è meglio stare con la madre....sempre che la non ci siano altre necessità...dammispazio ha scritto:.............
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la cosa che mi fa piu sbarellare e' che quando le donne che non hanno figli pensano a come sara la loro vita con figli...se li immaginano con il pannolino ed il biberon ad vitae eternam.... xo poi nessuno si secchi se ve li chiamano bamboccioni
Parlando di interessi volevo fare riferimento anche al semplice leggere un libro, che magari può essere una stupidaggine per gli altri ma che ultimamente non riesco a fare perchè se devo lavorare e gestire tutto il resto, la sera crollo... e poi per esempio non posso leggere nei mezzi pubblici perchè vomito ...dammispazio ha scritto:altra cosa che non capisco e' quali asono tutti questi interessi ai quali vi dedichereste se non doveste lavorare
le passioni di solito, quelle vere, prendono il sopravvento, e, nella migliore delle ipotesi in realta, alla fine si finisce anche con il guadagnarci (soldoni, concretizzandole)
di quali passioni parlate?
certo che esistono mamme dementi, come esistono lavoratrici dementi e mamme intelligentissime che non vedono i figli come loro appendici e sanno trasmettergli cose importanti e valori anche se non lavorano...dammispazio ha scritto:inoltre...mamme casalinghe dementi (o lobotizzate come scriveva qualcuna) esistono eccome, si vedono all entrata dell asilo (essi xche li portano anche se non lavorano...strano eh?!?!) ed all uscita mentre si gongolano che la figlioletta, trascinata 3 volte la settimana a danza dopo 7 ore di materna, stia imparando il plie....
si tratta sempre e comunque di una scelta personale o comunque di una idea, che poi non è detto che vivendo la nuova situazione non si possa cambiare idea...io non ho mai dato grande importanza a mantenere un punto anche se ci si rende conto di aver cambiato idea...dammispazio ha scritto:infine...aspettate di aver trascorso nove mesi con la panza, almeno sei facendo la cara mucchina, attraversato le varie tempeste ormonali, vegliato notti intere, visto i capelli sfibrarsi, il "censured" aumentare le ciocce cadere, il marito non aiutare come e quanto pensavate, esservi praticamente collocate in una posizione di svantaggio nei confronti del mondo lavorativo per dire...che non sareste mai frustrate a stare a casa tutto il giorno...
ma io non devo aspettare 10anni, ma 4anni e mezzoAnna73 ha scritto: Scusa Claudia, non voglio sembrare impicciona ma permettimi una cosa
Tu hai fatto tutti i tuoi bei calcoli per finire di pagare il mutuo - fare un figlio - smettere di lavorare quando avrai 31 anni.
E se nel frattempo succede qualcosa, un imprevisto? Non voglio fare l'uccello del malaugurio (toccatina) ma metti che il tuo compagno ti molla, da sola ti ritroveresti con un mutuo da pagare (oppure dovreste vendere la casa), riusciresti a farcela da sola?
Quello su cui vorrei farti riflettere è questo: da quando ti conosco hai sempre detto che non sei soddisfatta del tuo lavoro, che ti pagano una miseria ecc....
Non credi sarebbe + sensato cercare un altro lavoro, provare a cambiare la tua vita ADESSO piuttosto che dire:"ok tra 10 anni smetto di lavorare"?
Sarà che sono abbastanza fatalista ma mi vengono in mente quelle persone che si ammazzano per una vita aspettando solo la pensione (per fare giardinaggio e coltivare i famosi interessi che lavorando non si ha il tempo di coltivare)..... poi 2 mesi dopo la pensione zac! un bell'ictus e ti saluto e hanno buttato via una vita intera
dato che io sarò l'unica che potrà dar loro da mangiare, direi che non hanno sceltafedelyon ha scritto:Chissà se loro vorranno stare a casa con te.Claudia81 ha scritto: poi non voglio cambiare lavoro, ma proprio stare a casa coi miei figli.
come faccio a non dire che dammi è la mia preferita? I' t vurria vasà!dammispazio ha scritto:.............
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la cosa che mi fa piu sbarellare e' che quando le donne che non hanno figli pensano a come sara la loro vita con figli...se li immaginano con il pannolino ed il biberon ad vitae eternam.... xo poi nessuno si secchi se ve li chiamano bamboccioni
altra cosa che non capisco e' quali asono tutti questi interessi ai quali vi dedichereste se non doveste lavorare
le passioni di solito, quelle vere, prendono il sopravvento, e, nella migliore delle ipotesi in realta, alla fine si finisce anche con il guadagnarci (soldoni, concretizzandole)
di quali passioni parlate?
inoltre...mamme casalinghe dementi (o lobotizzate come scriveva qualcuna) esistono eccome, si vedono all entrata dell asilo (essi xche li portano anche se non lavorano...strano eh?!?!) ed all uscita mentre si gongolano che la figlioletta, trascinata 3 volte la settimana a danza dopo 7 ore di materna, stia imparando il plie....
infine...aspettate di aver trascorso nove mesi con la panza, almeno sei facendo la cara mucchina, attraversato le varie tempeste ormonali, vegliato notti intere, visto i capelli sfibrarsi, il "censured" aumentare le ciocce cadere, il marito non aiutare come e quanto pensavate, esservi praticamente collocate in una posizione di svantaggio nei confronti del mondo lavorativo per dire...che non sareste mai frustrate a stare a casa tutto il giorno...
Io, ad esempio, ho scelto la prima ipotesilalu ha scritto: Per assurdo chiedo, meglio un lavoro gratificante, appagante e magari inerente ai propri studi per x euro al mese o un lavoro per nulla appagante (non parlo di situazioni tragiche, semplicemente di un lavoro che si fa perchè si deve senza trarne soddisfazioni) che però di euro mensili te ne frutta il doppio?
Stando a quello che ho letto molti di voi sceglierebbero la prima ipotesi, immagino.
Ecco vedi, chiarito il punto che se io potessi vivere facendo a meno di lavorare probabilmente sarei la persona più felice del mondo, in seconda analisi, visto che purtroppo lavorare mi tocca, quali sono le caratteristiche principali che guardo per l'eventuale scelta di un lavoro?piulia73 ha scritto:Io, ad esempio, ho scelto la prima ipotesilalu ha scritto: Per assurdo chiedo, meglio un lavoro gratificante, appagante e magari inerente ai propri studi per x euro al mese o un lavoro per nulla appagante (non parlo di situazioni tragiche, semplicemente di un lavoro che si fa perchè si deve senza trarne soddisfazioni) che però di euro mensili te ne frutta il doppio?
Stando a quello che ho letto molti di voi sceglierebbero la prima ipotesi, immagino.
E tra i parametri non tieni conto del fatto che stare tutto il giorno dietro ad una scrivania è ben diverso dal sollevare pesi in mezzo a una strada o stare tutto il giorno con degli anziani?lalu ha scritto: Maggior tornaconto economico con minor sbattimento possibile e minor numero di ore lavorative possibili.
per me nella voce "minor sbattimeno possibile" è incluso anche il fattore fatica fisica ovviamente.fedelyon ha scritto:E tra i parametri non tieni conto del fatto che stare tutto il giorno dietro ad una scrivania è ben diverso dal sollevare pesi in mezzo a una strada o stare tutto il giorno con degli anziani?lalu ha scritto: Maggior tornaconto economico con minor sbattimento possibile e minor numero di ore lavorative possibili.
Il tipo di lavoro non ha alcun valore? Il fatto che possa avere un'utilità sociale che non sia solo il tornaconto economico non è un parametro valido?
ma io rispetto iltuo punto di vista, ci mancherebbe!lalu ha scritto:Ecco vedi, chiarito il punto che se io potessi vivere facendo a meno di lavorare probabilmente sarei la persona più felice del mondo, in seconda analisi, visto che purtroppo lavorare mi tocca, quali sono le caratteristiche principali che guardo per l'eventuale scelta di un lavoro?piulia73 ha scritto:Io, ad esempio, ho scelto la prima ipotesilalu ha scritto: Per assurdo chiedo, meglio un lavoro gratificante, appagante e magari inerente ai propri studi per x euro al mese o un lavoro per nulla appagante (non parlo di situazioni tragiche, semplicemente di un lavoro che si fa perchè si deve senza trarne soddisfazioni) che però di euro mensili te ne frutta il doppio?
Stando a quello che ho letto molti di voi sceglierebbero la prima ipotesi, immagino.
Maggior tornaconto economico con minor sbattimento possibile e minor numero di ore lavorative possibili.
Io attualmente faccio un lavoro che in molti mi invidiano (ma non dal lato economico penso e spero) perchè è creativo, variegato...ho avuto anche delle "soddisfazioni" in campo lavorativo.
"Soddisfazioni" messo tra virgolette perchè non me ne frega una beata mazza di avere soddisfazioni in tal senso, perchè ripeto, per me la vita vera, le vere soddisfazioni vanno cercate altrove.
io invece da un lato invidio chi come te si alza la mattina e non pensa "che giornata di merd@ che mi aspetta, perchè non vinco al superenalotto?" (forse perchè non lo gioco? vabbè questo è un altro discorso )piulia73 ha scritto:ma io rispetto iltuo punto di vista, ci mancherebbe!lalu ha scritto:Ecco vedi, chiarito il punto che se io potessi vivere facendo a meno di lavorare probabilmente sarei la persona più felice del mondo, in seconda analisi, visto che purtroppo lavorare mi tocca, quali sono le caratteristiche principali che guardo per l'eventuale scelta di un lavoro?piulia73 ha scritto: Io, ad esempio, ho scelto la prima ipotesi
Maggior tornaconto economico con minor sbattimento possibile e minor numero di ore lavorative possibili.
Io attualmente faccio un lavoro che in molti mi invidiano (ma non dal lato economico penso e spero) perchè è creativo, variegato...ho avuto anche delle "soddisfazioni" in campo lavorativo.
"Soddisfazioni" messo tra virgolette perchè non me ne frega una beata mazza di avere soddisfazioni in tal senso, perchè ripeto, per me la vita vera, le vere soddisfazioni vanno cercate altrove.
Però ci sono persone, come me (e come Anna, dammi, ecc.) a cui piace lavorare.. Io poi sono fortunata perchè il mio lavoro è la mia passione..anzi, sto scoprendo di recente che di avere passione anche per quello che avevo sempre considerato il risvolto negativo del mio lavoro (l'insegnamento) Certo, per fare questo lavoro ho fatto sacrifici, ho lavorato gratis per 18 mesi, con un bimbo piccolo (1 anno), un affitto da pagare ed un marito con stipendio basso, ho fatto tanta gavetta e non è ancora finita...ma io non mollerei MAI.