La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

#151
io penso che possiamo discutere fino alla morte del significato di scienza e filosofia..ma, sinceramente poco importa, se arrivati nel 2008, dopo che la scienza e la medicina hanno pienamente dimostrato la loro importanza nello sviluppo della nostra societa', si arrivi ad offendere dei docenti in questo modo...la trovo una cosa veramente incivile e vergognosa, sia dal punto di vista umano che culturale...

#152
da Vita, settimanale europeo esclusivamente dedicato al volontariato e al non profit, a proposito de La Sapienza
http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=88692

la stessa università aveva deciso, nel 2003, di conferire a un altro papa, Giovanni Paolo II, la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Il 17 maggio, alla vigilia del suo 83esimo compleanno, e in occasione delle celebrazioni per i 700 anni di fondazione della Sapienza, Wojtyla la ricevette con solenne atto accademico nell'aula Paolo VI in Vaticano. Quel 17 maggio, dopo le allocuzioni del rettore dell'Ateneo, Giuseppe D'Ascenzo, e del preside della Facoltà di giurisprudenza, Carlo Angelici, e la Laudatio del professor Pietro Rescigno, ordinario di diritto civile, Giovanni Paolo II pronunciò la sua Lectio magistralis. L'Osservatore Romano del 18 maggio 2003 dedicò ben quattro pagine all'avvenimento, pubblicando integralmente anche tutti i testi dei professori D'Ascenzo, Angelici e Rescigno. Alla cerimonia - dicono le cronache dell'epoca, meno di cinque anni fa - parteciparono numerose autorità civili (come il presidente del Consiglio Berlusconi, quello della Corte costituzionale, Riccardo Chieppa, e il governatore di Bankitalia, Antonio Fazio), ed ecclesiastiche, a cominciare proprio dal cardinale decano Ratzinger.

La decisione della Sapienza venne motivata dal fatto che il Pontefice «ha contribuito e contribuisce all'affermazione universale dei diritti dell'uomo, della giustizia e della pace e nei rapporti tra le persone e i popoli». Nessuno, allora, ebbe niente da ridire.

Non solo, ma nessuna voce si sollevò neppure dopo aver letto la lectio di Giovanni Paolo II; che conteneva alcuni passaggi - specie sulla tutela dell'embrione e il rispetto della vita dal concepimento al tramonto - che probabilmente farebbero venire l'orticaria a molti critici "laici" di questi giorni. Ecco che cosa disse allora, tra le altre cose, Wojtyla: «...ho ritenuto che facesse parte del mio ministero dare largo spazio all'affermazione dei diritti umani, per la stretta connessione che essi hanno con due punti fondamentali della morale cristiana: la dignità della persona e la pace. È Dio infatti che, creando l'uomo a sua immagine e chiamandolo ad essere suo figlio adottivo, gli ha conferito una dignità incomparabile».
E ancora: «Nel corso del mio servizio come Successore di Pietro ho sentito il dovere di insistere con forza su alcuni di questi diritti che, affermati teoricamente, risultano spesso disattesi sia nelle leggi che nei comportamenti concreti. Così, sono ritornato più volte sul primo e più fondamentale diritto umano, che è quello alla vita. Infatti la vita umana è sacra e inviolabile dal suo concepimento al suo naturale tramonto (...) In particolare, ho insistito sul fatto che l'embrione è un individuo umano e, come tale, è titolare dei diritti inviolabili dell'essere umano. La norma giuridica, pertanto, è chiamata a definire lo statuto giuridico dell'embrione quale soggetto di diritti che non possono essere disattesi né dall'ordine morale né da quello giuridico».

Anche qui, nessuno ebbe niente da ridire.
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#153
Non parlo di complotti, ma di spettacolarizzazione di un caso gonfiato ad arte, deformando la verita' per una migliore riuscita dello spettacolo.

Non e' quello che spesso succede? Non siamo mica un paese serio

#154
Mercury ha scritto:da Vita, settimanale europeo esclusivamente dedicato al volontariato e al non profit, a proposito de La Sapienza
http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=88692

la stessa università aveva deciso, nel 2003, di conferire a un altro papa, Giovanni Paolo II, la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Il 17 maggio, alla vigilia del suo 83esimo compleanno, e in occasione delle celebrazioni per i 700 anni di fondazione della Sapienza, Wojtyla la ricevette con solenne atto accademico nell'aula Paolo VI in Vaticano. Quel 17 maggio, dopo le allocuzioni del rettore dell'Ateneo, Giuseppe D'Ascenzo, e del preside della Facoltà di giurisprudenza, Carlo Angelici, e la Laudatio del professor Pietro Rescigno, ordinario di diritto civile, Giovanni Paolo II pronunciò la sua Lectio magistralis. L'Osservatore Romano del 18 maggio 2003 dedicò ben quattro pagine all'avvenimento, pubblicando integralmente anche tutti i testi dei professori D'Ascenzo, Angelici e Rescigno. Alla cerimonia - dicono le cronache dell'epoca, meno di cinque anni fa - parteciparono numerose autorità civili (come il presidente del Consiglio Berlusconi, quello della Corte costituzionale, Riccardo Chieppa, e il governatore di Bankitalia, Antonio Fazio), ed ecclesiastiche, a cominciare proprio dal cardinale decano Ratzinger.

La decisione della Sapienza venne motivata dal fatto che il Pontefice «ha contribuito e contribuisce all'affermazione universale dei diritti dell'uomo, della giustizia e della pace e nei rapporti tra le persone e i popoli». Nessuno, allora, ebbe niente da ridire.

Non solo, ma nessuna voce si sollevò neppure dopo aver letto la lectio di Giovanni Paolo II; che conteneva alcuni passaggi - specie sulla tutela dell'embrione e il rispetto della vita dal concepimento al tramonto - che probabilmente farebbero venire l'orticaria a molti critici "laici" di questi giorni. Ecco che cosa disse allora, tra le altre cose, Wojtyla: «...ho ritenuto che facesse parte del mio ministero dare largo spazio all'affermazione dei diritti umani, per la stretta connessione che essi hanno con due punti fondamentali della morale cristiana: la dignità della persona e la pace. È Dio infatti che, creando l'uomo a sua immagine e chiamandolo ad essere suo figlio adottivo, gli ha conferito una dignità incomparabile».
E ancora: «Nel corso del mio servizio come Successore di Pietro ho sentito il dovere di insistere con forza su alcuni di questi diritti che, affermati teoricamente, risultano spesso disattesi sia nelle leggi che nei comportamenti concreti. Così, sono ritornato più volte sul primo e più fondamentale diritto umano, che è quello alla vita. Infatti la vita umana è sacra e inviolabile dal suo concepimento al suo naturale tramonto (...) In particolare, ho insistito sul fatto che l'embrione è un individuo umano e, come tale, è titolare dei diritti inviolabili dell'essere umano. La norma giuridica, pertanto, è chiamata a definire lo statuto giuridico dell'embrione quale soggetto di diritti che non possono essere disattesi né dall'ordine morale né da quello giuridico».

Anche qui, nessuno ebbe niente da ridire.
cvd
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#155
Infatti IN QUELLA OCCASIONE l'"etichetta" accademica era perfettamente rispettata:

- se l'universita' conferisce una laurea il laureando espone la SUA tesi
in una lectio magistralis

Diversa e' la lectio magistralis dell'inaugurazione dell'AA

Qualcuno dei docenti firmatari della lettera, a quanto ne so, aveva addirittura suggerito che se si voleva invitare il papa a parlare sarebbe stato meglio fare come per GPII...

#156
ma credo che ci sia molta differenza tra Giovanni Paolo II e Ratzinger...questo è il papa che più si batte contro la libertà di ricerca...Giovanni Paolo II ha fatto grandi battaglie, etiche, ma sempre restando sul piano dei principi...

#157
Marylu81 ha scritto:ma credo che ci sia molta differenza tra Giovanni Paolo II e Ratzinger...questo è il papa che più si batte contro la libertà di ricerca...Giovanni Paolo II ha fatto grandi battaglie, etiche, ma sempre restando sul piano dei principi...
:shock: :shock: :? :roll: pensare che questo papa si batte contro la libertà di ricerca significa non aver mai letto o ascoltato un suo discorso in merito.... uno può apprezzare o meno questo papa come uomo, può credere che sia una personalità meno brillante o magari più rigida di quello prima, ma quello che hai scritto non tiene conto che i due papi hanno condotto le stesse identiche battaglie sugli stessi identici principi, anche perchè ricordo che questo papa era il braccio destro di quello di prima...i principi della chiesa sono identici da 2000 anni, possono usare termini diversi ma il succo è sempre quello e giovanni paolo II diceva le stesse identiche cosa di questo, modi diversi stesso contenuto sopratutto riguardo alla libertà della ricerca...poi uno può condividerli o meno, queste sono scelte personali
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#158
Kalimeroxxx ha scritto: :shock: :shock: :? :roll: pensare che questo papa si batte contro la libertà di ricerca significa non aver mai letto o ascoltato un suo discorso in merito.... uno può apprezzare o meno questo papa come uomo, può credere che sia una personalità meno brillante o magari più rigida di quello prima, ma quello che hai scritto non tiene conto che i due papi hanno condotto le stesse identiche battaglie sugli stessi identici principi, anche perchè ricordo che questo papa era il braccio destro di quello di prima...i principi della chiesa sono identici da 2000 anni, possono usare termini diversi ma il succo è sempre quello e giovanni paolo II diceva le stesse identiche cosa di questo, modi diversi stesso contenuto sopratutto riguardo alla libertà della ricerca...poi uno può condividerli o meno, queste sono scelte personali
Hai ragione sul fatto che questo papa e quello precedente seguono la stessa condotta.
Ma da qui a dire che i principi della Chiesa sono identici da 2000 anni, mi sembra come minimo un po' azzardato. :roll:
Non vorrai ridurre a zero la storia della chiesa e della teologia cristiana?

#159
guarda che non sono solo mie idee personali...dalla lettera di Marcello Cini (ma forse qualcuno di voi l'ha gia' letta..)

"...Consideriamole partendo proprio dal testo della lectio magistralis del professor Ratzinger a Ratisbona...In essa viene spiegato chiaramente che la linea politica del papato di Benedetto XVI si fonda sulla tesi che la spartizione delle rispettive sfere di competenza fra fede e conoscenza non vale più: «Nel profondo.., si tratta - cito testualmente - dell'incontro tra fede e ragione, tra autentico illuminismo e religione. Partendo veramente dall'infima natura della fede cristiana e, al contempo, dalla natura del pensiero greco fuso ormai con la fede, Manuele II poteva dire: Non agire "con il logos" è contrario alla natura di Dio. Qui mi interessa, però, il fatto che da questo incontro tra fede e ragione segue una concezione delle scienze come ambiti parziali di una conoscenza razionale più vasta e generale alla quale esse dovrebbero essere subordinate. «La moderna ragione propria delle scienze naturali - conclude infatti il papa - con l'intrinseco suo elemento platonico, porta in sé un interrogativo che la trascende insieme con le sue possibilità metodiche. Essa stessa deve semplicemente accettare la struttura razionale della materia e la corrispondenza tra il nostro spirito e le strutture razionali operanti nella natura come un dato di fatto, sul quale si basa il suo percorso metodico. Ma la domanda {sui perché di questo dato di fatto) esiste e deve essere affidata dalle scienze naturali a altri livelli e modi del pensare - alla filosofia e alla teologia. Per la filosofia e, in modo diverso, per la teologia, l'ascoltare le grandi esperienze e convinzioni delle tradizioni religiose dell'umanità, specialmente quella della fede cristiana, costituisce una fonte di conoscenza; rifiutarsi a essa significherebbe una riduzione inaccetabile del nostro ascoltare e rispondere». il disegno mostra che nel suo nuovo ruolo l'ex capo del Sant'uffizio non ha dimenticato il compito che tradizionalmente a esso compete. Che è sempre stato e continua a essere l'espropriazione della sfera del sacro immanente nella profondità dei sentimenti e delle emozioni di ogni essere umano da parte di una istituzione che rivendica l'esclusività della mediazione fra l'umano e il divino. Un'appropriazione che ignora e svilisce le innumerevoli differenti forme storiche e geografiche di questa sfera così intima e delicata senza rispetto per la dignità personale e l'integrità morale di ogni individuo."

#160
fedelyon ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto: i due papi hanno condotto le stesse identiche battaglie sugli stessi identici principi, anche perchè ricordo che questo papa era il braccio destro di quello di prima...i principi della chiesa sono identici da 2000 anni, possono usare termini diversi ma il succo è sempre quello e giovanni paolo II diceva le stesse identiche cosa di questo, modi diversi stesso contenuto sopratutto riguardo alla libertà della ricerca...poi uno può condividerli o meno, queste sono scelte personali
Hai ragione sul fatto che questo papa e quello precedente seguono la stessa condotta.
Ma da qui a dire che i principi della Chiesa sono identici da 2000 anni, mi sembra come minimo un po' azzardato. :roll:
Non vorrai ridurre a zero la storia della chiesa e della teologia cristiana?
che la storia del cristianesimo sia lunga e accidentata non lo nega nessuno, ci sono state le riforme monastiche, c'è stato lo scisma d'oriente, la controriforma, la propaganda della fede con i missionari nella americhe etc etc... i concetti di ateismo e agnosticisto sono senza dubbio moderni... ma non mi sembra che negli ultimi 2 secoli certe posizioni di principio siano andate vicino ad altre correnti religiose o si siano ribaltate.
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#161
alessia275 ha scritto:Sarà... ma ho avuto modo di studiare tutti e quattro i suddetti sia sui libri di filosofia che su quelli di scienze
Questo non rende, però, i loro ruoli, interscambiabili. :roll:
Einstein è stata la più grande mente del '900 regalandoci una visione del mondo totalmente nuova, permettendoci di affrontare lo studio dell'infinitamente grande e dell'infinatamente piccolo e preoccupandosi,
Per fare questo ha utilizzato gli strumenti propri della fisica teorica.
Ribadisco, i contatti tra una disciplina e l'altra esistono e sono continui e in diverse direzioni.
Però il linguaggio, gli strumenti, le metodologie sono diversi.

#162
Mercury ha scritto:ma non mi sembra che negli ultimi 2 secoli certe posizioni di principio siano andate vicino ad altre correnti religiose o si siano ribaltate.
Per citarne una, ben meno di due secoli fa c'è stato il Concilio Vaticano secondo. ;)

#163
fedelyon ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto: :shock: :shock: :? :roll: pensare che questo papa si batte contro la libertà di ricerca significa non aver mai letto o ascoltato un suo discorso in merito.... uno può apprezzare o meno questo papa come uomo, può credere che sia una personalità meno brillante o magari più rigida di quello prima, ma quello che hai scritto non tiene conto che i due papi hanno condotto le stesse identiche battaglie sugli stessi identici principi, anche perchè ricordo che questo papa era il braccio destro di quello di prima...i principi della chiesa sono identici da 2000 anni, possono usare termini diversi ma il succo è sempre quello e giovanni paolo II diceva le stesse identiche cosa di questo, modi diversi stesso contenuto sopratutto riguardo alla libertà della ricerca...poi uno può condividerli o meno, queste sono scelte personali
Hai ragione sul fatto che questo papa e quello precedente seguono la stessa condotta.
Ma da qui a dire che i principi della Chiesa sono identici da 2000 anni, mi sembra come minimo un po' azzardato. :roll:
Non vorrai ridurre a zero la storia della chiesa e della teologia cristiana?
io ho scritto PRINCIPI e quelli sono identici, trovano origine da uno stesso testo il VANGELO e sono immutabili....
la storia e il percorso storico della chiesa sono cose diverse...non confondiamo i principi cristiani con i comandamenti o i precetti .... :wink:
Ultima modifica di Kalimeroxxx il 21/01/08 13:56, modificato 1 volta in totale.
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#164
Ricordiamoci che Ratzinger ha ribadito il suo atteggiamento "chiuso", mettendo in discussione le cellule staminali e anche l'evoluzione biologica. La teoria di Darwin «non è verificata scientificamente», e il solo approccio scientifico «non è sufficiente a spiegare l’origine della vita». Lo ha scritto in un libro che raccoglie gli atti di un convegno svoltosi a Castel Gandolfo lo scorso settembre...

#165
Marylu81 ha scritto:guarda che non sono solo mie idee personali...dalla lettera di Marcello Cini (ma forse qualcuno di voi l'ha gia' letta..)
ho letto la lettera ...ho letto anche il discorso del papa tanto contestato a ratisbona...e il fatto che cini sostenga quello che hai sostenuto tu 2 post fa non lo rende più veritiero, non perchè cini non capisca un tubo o altro, ma semplicemente perchè con i due papa sono si cambiati i modi e le espressioni, ma l'idea alla base è identica, come dimostrano tutti gli atti emanati motu proprio....
poi se non ho capito male sei cattolica quindi immagino che avrai conoscenza degli atti dei pontefici in tema scientifico....mentre dubito che cini abbia letto uno solo dei suddetti testi, ma questa è solo una mia misera opinione che può benissimo essere del tutto errata :roll: non conoscendo cini direi che l'ho sparata :wink:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo