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#616
Sandra75 ha scritto: Per me gran parte dei problemi dei ragazzini di oggi è dovuto al fatto che le madri erano a lavoro mentre loro venivano cresciuti da nonni/asili/babysitter/ecc.
ci sarebbe da ribattere al tuo post parola per parola, ma non ho tempo (SOB... sono una sciagurata mamma al lavoro :oops: mentre mio figlio sta diventando un piccolo teppista al nido)

direi che basta riportare la frase sopra.... siamo alla follia pura

ciao
album casetta w_i_p:
http://album.alfemminile.com/album/see_ ... ucina.html psw: mp

commenti: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... sc&start=0

#617
moon ha scritto:
lalu ha scritto:
Federinik ha scritto:
E sul fatto che si tenda a privilegiare le mamme nei vari posti di lavoro ci sarebbe da aprire un capitolo.

Vedo lo studio dove lavora il mio ragazzo per esempio.

Se lui e il suo collega hanno bisogno di un paio d'ore di permesso per fare l'esame del sangue piuttosto che per qualsiasi altra cosa ovvio che non possono negarlo ma comunque la mettono giù pesante.
Pare che per una loro assenza di qualche ora lo studio vada in crisi.

Le colleghe mamme sono sempre "giustificate" ad ogni assenza perchè hanno i bambini piccoli.

Echissenefrega!
adesso però stiamo rasentando l'assurdo :shock: non dimentichiamoci che ci sono delle leggi in Italia che permettono a una madre (O A UN PADRE!!) di assentarsi per malattia del figlio, così come a uno studente per sostenere un esame ecc ecc
ovvio che ci sono delle leggi, però la realtà negli studi, in moltissimi perlomeno, sappiamo tutti qual'è, non nascondiamo la testa sotto la sabbia per favore. :?

io ho lavorato per diversi anni in uno studio dove avevo colleghi uomini, padri e non, e colleghe donne, madri e non.

bè, le mamme avevano sempre una "corsia preferenziale", e non parlo di motivi di un certo rilievo che sono giustamente tutelati dalla legge.

Parlo delle piccolezze quotidiane, dal ritardo perchè il bimbo quella mattina non voleva andare all'asilo piuttosto che il privilegio di poter scegliere le ferie ecc. ecc.

Io questo non lo trovo giusto.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#618
lalu ha scritto:n.

bè, le mamme avevano sempre una "corsia preferenziale", e non parlo di motivi di un certo rilievo che sono giustamente tutelati dalla legge.

Parlo delle piccolezze quotidiane, dal ritardo perchè il bimbo quella mattina non voleva andare all'asilo piuttosto che il privilegio di poter scegliere le ferie ecc. ecc.

Io questo non lo trovo giusto.
Guarda, mi sa che ti stai malamamente arrampicando sugli specchi.
Visto che pensi che le madri hanno una corsia preferenziale dilla tutta, com'erano i loro salari?
Avevano ruoli di responsabilità? Possibilità di avanzamento di carriera?

#619
fedelyon ha scritto:
lalu ha scritto:n.

bè, le mamme avevano sempre una "corsia preferenziale", e non parlo di motivi di un certo rilievo che sono giustamente tutelati dalla legge.

Parlo delle piccolezze quotidiane, dal ritardo perchè il bimbo quella mattina non voleva andare all'asilo piuttosto che il privilegio di poter scegliere le ferie ecc. ecc.

Io questo non lo trovo giusto.
Guarda, mi sa che ti stai malamamente arrampicando sugli specchi.
Visto che pensi che le madri hanno una corsia preferenziale dilla tutta, com'erano i loro salari?
Avevano ruoli di responsabilità? Possibilità di avanzamento di carriera?
eravamo tutti sulla stessa barca, nè più nè meno, anzi, per dirla tutta forse queste mamme erano tra quelle con il salario maggiore.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#620
fedelyon ha scritto:
lalu ha scritto:n.

bè, le mamme avevano sempre una "corsia preferenziale", e non parlo di motivi di un certo rilievo che sono giustamente tutelati dalla legge.

Parlo delle piccolezze quotidiane, dal ritardo perchè il bimbo quella mattina non voleva andare all'asilo piuttosto che il privilegio di poter scegliere le ferie ecc. ecc.

Io questo non lo trovo giusto.
Guarda, mi sa che ti stai malamamente arrampicando sugli specchi.
Visto che pensi che le madri hanno una corsia preferenziale dilla tutta, com'erano i loro salari?
Avevano ruoli di responsabilità? Possibilità di avanzamento di carriera?
oh cavolo!
da me ci sono mamme che hanno fatto supercarriera e con stipendi da favola... (non sono l'A.D. ma quasi....)
ma e' ovvio che devono essere disposte a orari assurdi e sicuramente ad avere + palle degli uomini (ma qui e' un discorso uomini e donne e non uomini e mamme)

poi ci sono le mamme che stanno a casa per ogni malattia del bimbo...
che e' giusto perche' il bimbo vuole la mamma e permettersi una baby sitter non e' da tutti, ma come fai a queste donne a dare un lavoro di responsabilita'? (e quindi stipendio adeguato)

guarda io vorrei mantenere il mio lavoro, il mio stipendio e avere un figlio, ma sono la prima a dire che non potrei dare la stessa disponibilita' di orari che do adesso... e allora faccio una scelta POTENDOSELO PERMETTERE...

sto a casa...

magari poi un lavoretto vicino a casa lo trovo anche ... (mi realizzo meno ma almeno le donne lavoratrici del forum sono + contente... 8) )

ma sto partendo iniziando a pensare al peggio cosi' da essere preparata a fronteggiare gli imprevisti (es. una separazione)

p.s. ovvio che poi ci sono realta' lavorative dove le donne (e non solo le mamme) sono in condizioni pessime, ma io ti parlo di una realta' dove la situazione e' abb. felice (ho lavorato in altre aziende e credo di poter fare paragoni)
SSSil

#621
Federinik ha scritto:Massimo rispetto per chi vuole stare a casa, ma continuo ad essere perplessa da molti dei vostri discorsi (il mio intervento si è perso pagine e pagine fa).
1- Voi dite "potendo permetterselo", facendo riferimento a uno stipendio del partner sufficiente per due. Ecco a me questa cosa lascia perplessa. Per me il "permetterselo" comunque implica che io possa badare a me stessa con i miei mezzi (risparmi, rendite). Non vivrei tranquilla con lo stipendio di mio marito, non fa per me. Cosa accadrebbe se questa fonte di reddito venisse meno, per separazione o altri motivi? Me la sentirei di uscire dal mondo del lavoro per fare affidamento solo su qualcun altro? Al momento no.
2 - Stare a casa per se stesse è sicuramente un grande privilegio, su cui farei un pensierino vincendo alla lotteria. Ma deve essere una scelta maturata per se, come essere umano (come diceva Rana). Stare a casa per i figli resta sempre una scelta per me pericolosa, per genitore e prole. Potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio.
Quoto!

Io son di quelle "sciagurate" ( :wink: :) ) che starebbero a casa anche senza figli! Proprio perchè sarebbe una scelta maturata per me, come essere umano, appunto, che dopo anni di lavoro ha voglia di fare altro e si sentirebbe realizzata anche in tante altre cose....non ultima probabilmente lo studio e l'approfondimento degli interessi.
E, si, mi farei "mantenere" dal marito...però in effetti ho tralasciato un paio di particolari....ovvero che la casa che stiamo per comperare è frutto di soldi MIEI per i 2/3 (ma quando sento il moroso che dice "casa SUA" mi arrabbio moltissimo perchè per me è casa NOSTRA!!) e che sicuramente in caso di tracollo finanziario o matrimoniale avrei un, diciamo, buon paracadute! (e con questo non voglio assolutamente dire di essere migliore o peggiore di chi si affiderebbe in toto al consorte!)

Pero, ribadisco, sono scelte...non peggiori nè migliori di tutte le altre...solo diverse!
'Io non sono grassa...è la stanza che è stretta'

#622
farabj ha scritto:
fedelyon ha scritto:
lalu ha scritto:n.

bè, le mamme avevano sempre una "corsia preferenziale", e non parlo di motivi di un certo rilievo che sono giustamente tutelati dalla legge.

Parlo delle piccolezze quotidiane, dal ritardo perchè il bimbo quella mattina non voleva andare all'asilo piuttosto che il privilegio di poter scegliere le ferie ecc. ecc.

Io questo non lo trovo giusto.
Guarda, mi sa che ti stai malamamente arrampicando sugli specchi.
Visto che pensi che le madri hanno una corsia preferenziale dilla tutta, com'erano i loro salari?
Avevano ruoli di responsabilità? Possibilità di avanzamento di carriera?
oh cavolo!
da me ci sono mamme che hanno fatto supercarriera e con stipendi da favola... (non sono l'A.D. ma quasi....)
ma e' ovvio che devono essere disposte a orari assurdi e sicuramente ad avere + palle degli uomini (ma qui e' un discorso uomini e donne e non uomini e mamme)

poi ci sono le mamme che stanno a casa per ogni malattia del bimbo...
che e' giusto perche' il bimbo vuole la mamma e permettersi una baby sitter non e' da tutti, ma come fai a queste donne a dare un lavoro di responsabilita'? (e quindi stipendio adeguato)
Oh allora ci capiamo!

Ci sono mamme in carriera e mamme no.
Le prime hanno scelto di dare la loro priorità al lavoro e le altre hanno deciso di darla invece ai figli.
Nessuno sta dicendo che ci sia un meglio e un peggio, io dico che non si può avere tutto dalla vita e si devono fare delle scelte.
Non si può pretendere di essere libere di seguire come si vorrebbe i propri figli e al contempo dedicarsi anima e corpo al lavoro.

O fai bene una cosa o fai bene l'altra, per me e sottolineo per me.

In alternativa le puoi fare entrambe, certo, ma non al 100%.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#623
Sandra75 ha scritto:Premesso che non ho letto tutti gli interventi, visto anche che il post è stato aperto mesi e mesi fa.
Dico la mia, a rischio pubblico linciaggio.
Per me gran parte dei problemi dei ragazzini di oggi è dovuto al fatto che..
Perchè all'inizio il bimbo è piccolo e ha bisogno della mamma a tempo pieno. C'è chi dice che i bambini che vanno al nido sono più svegli. La verità è che quelli che stanno con la mamma sono più sereni, meno stressati. Comunque chi non può farne a meno deve ricorrere per forza al nido, ovvio.
Per questo farei una legge ... perchè una volta sta male, un'altra proprio non ci vuole entrare nel nido, un'altra fai tardi perchè ha vomitato, ecc. E a lungo andare sul posto di lavoro notano che hai altre priorità e vieni discriminata. E non è giusto.
Se invece puoi startene a casa a crescere una persona felice negli anni più importanti della sua vita, TU SEI PIU TRANQUILLA, il bambino anche e tutto lo stato godrebbe dei benefici di avere una generazione di bambini che fanno i bambini e non i pacchi postali, che sono stressati prima ancora di entrare alle elementari.
Io ho un bimbo di 21 mesi, sono casalinga e mamma a tempo pieno e vengo vista o come una martire o come una sfruttatrice di marito lavoratore o come una comoda.
La verità è che sto facendo il lavoro più importante del mondo: LA MAMMA.
Sandra
Mh, non la penso così, ma d'altro canto preciso che non considero affatto le mamme full time persone che si cullano nel loro ruolo eleggendolo come incompatibile con qualsiasi altra cosa, e alle spalle di un marito. Per carita', è una decisione condividibilissima e con intenti sicuramente piu generosi che egoisti, ma c'è anche un eccesso di "ansia" materna,dietro. Per quanto riguarda lo stress dei bimbi, io all'ingresso alle elementari, dove il pargolo deve per forza uscire dalla fortezza casalinga, vedo quei bambini dotati di mamma full time andare in crisi (vomitini, mal di pancia, capricci frutto di una reale sofferenza) mentre i bimbi che hanno fatto l'asilo sono piu flessibili. Apprezzo le mamme cxasalinghe, anche se sto uscendo fuori tema, che comunque mandano i figli all'asilo.
Io credo che esista una via di mezzo: sparire da casa 12 ore al giorno non è bello, ma volerci stare anche 24 ore su 24 non porta per forza un risultato eccezionale. Lavorare, si puo' :wink:

#624
guendalina.exe ha scritto:
Sandra75 ha scritto:Premesso che non ho letto tutti gli interventi, visto anche che il post è stato aperto mesi e mesi fa.
Dico la mia, a rischio pubblico linciaggio.
Per me gran parte dei problemi dei ragazzini di oggi è dovuto al fatto che..
Perchè all'inizio il bimbo è piccolo e ha bisogno della mamma a tempo pieno. C'è chi dice che i bambini che vanno al nido sono più svegli. La verità è che quelli che stanno con la mamma sono più sereni, meno stressati. Comunque chi non può farne a meno deve ricorrere per forza al nido, ovvio.
Per questo farei una legge ... perchè una volta sta male, un'altra proprio non ci vuole entrare nel nido, un'altra fai tardi perchè ha vomitato, ecc. E a lungo andare sul posto di lavoro notano che hai altre priorità e vieni discriminata. E non è giusto.
Se invece puoi startene a casa a crescere una persona felice negli anni più importanti della sua vita, TU SEI PIU TRANQUILLA, il bambino anche e tutto lo stato godrebbe dei benefici di avere una generazione di bambini che fanno i bambini e non i pacchi postali, che sono stressati prima ancora di entrare alle elementari.
Io ho un bimbo di 21 mesi, sono casalinga e mamma a tempo pieno e vengo vista o come una martire o come una sfruttatrice di marito lavoratore o come una comoda.
La verità è che sto facendo il lavoro più importante del mondo: LA MAMMA.
Sandra
Mh, non la penso così, ma d'altro canto preciso che non considero affatto le mamme full time persone che si cullano nel loro ruolo eleggendolo come incompatibile con qualsiasi altra cosa, e alle spalle di un marito. Per carita', è una decisione condividibilissima e con intenti sicuramente piu generosi che egoisti, ma c'è anche un eccesso di "ansia" materna,dietro. Per quanto riguarda lo stress dei bimbi, io all'ingresso alle elementari, dove il pargolo deve per forza uscire dalla fortezza casalinga, vedo quei bambini dotati di mamma full time andare in crisi (vomitini, mal di pancia, capricci frutto di una reale sofferenza) mentre i bimbi che hanno fatto l'asilo sono piu flessibili. Apprezzo le mamme cxasalinghe, anche se sto uscendo fuori tema, che comunque mandano i figli all'asilo.
Io credo che esista una via di mezzo: sparire da casa 12 ore al giorno non è bello, ma volerci stare anche 24 ore su 24 non porta per forza un risultato eccezionale. Lavorare, si puo' :wink:
come ho scritto prima, sempre avuto i genitori lavoratori, sempre andata all'asilo, eppure io ero una di quelle con i vomitini e i mal di pancia, per cui vedi, tutto è relativo :wink:
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#625
[quote="Federinik"]sì sto seguendo il topic e vi leggo.

Massimo rispetto per chi vuole stare a casa, ma continuo ad essere perplessa da molti dei vostri discorsi (il mio intervento si è perso pagine e pagine fa).
1- Voi dite "potendo permetterselo", facendo riferimento a uno stipendio del partner sufficiente per due. Ecco a me questa cosa lascia perplessa. Per me il "permetterselo" comunque implica che io possa badare a me stessa con i miei mezzi (risparmi, rendite). Non vivrei tranquilla con lo stipendio di mio marito, non fa per me. Cosa accadrebbe se questa fonte di reddito venisse meno, per separazione o altri motivi? Me la sentirei di uscire dal mondo del lavoro per fare affidamento solo su qualcun altro? Al momento no.
2 - Stare a casa per se stesse è sicuramente un grande privilegio, su cui farei un pensierino vincendo alla lotteria. Ma deve essere una scelta maturata per se, come essere umano (come diceva Rana). Stare a casa per i figli resta sempre una scelta per me pericolosa, per genitore e prole. Potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio.[/quote]



quotissimo

#626
Sandra75 ha scritto:Premesso che non ho letto tutti gli interventi, visto anche che il post è stato aperto mesi e mesi fa.
Dico la mia, a rischio pubblico linciaggio.
Per me gran parte dei problemi dei ragazzini di oggi è dovuto al fatto che le madri erano a lavoro mentre loro venivano cresciuti da nonni/asili/babysitter/ecc.
Se uno decide di fare un figlio (che non è come comprarsi un paio di scarpe nuove, da sfoggiare con le amiche e appena ci fa il callo le riponiamo in una scarpiera), deve metterci in conto che la propria vita deve NECESSARIAMENTE subire un cambiamento. Positivo, ovviamente, giacchè uno ha SCELTO di fare un figlio e quindi lo desiderava, desiderava avere un altro esserino in casa. E questo esserino ha dei bisogni, delle necessità, delle richieste che siamo noi genitori a dover soddisfare. Se non ho intenzione di crescerlo, un figlio, perchè lo faccio? Se la mia vita è completa così com'è, con lavoro, compagno, viaggi, divertimenti, ecc, perchè complicarsela con un figlio?
Quindi la premessa è che uno decide di averlo e quindi di cambiare la propria Vita.
Quindi poi non puoi prendere e tornare a lavorare con gli stessi ritmi di prima, come se niente fosse.
Lavorare è ok, mi piace, mi manca anche un po', ma non farei mai più di un part-time, ma dopo i 3 anni.
Perchè all'inizio il bimbo è piccolo e ha bisogno della mamma a tempo pieno. C'è chi dice che i bambini che vanno al nido sono più svegli. La verità è che quelli che stanno con la mamma sono più sereni, meno stressati. Comunque chi non può farne a meno deve ricorrere per forza al nido, ovvio.
Per questo farei una legge che da 3 anni di maternità retribuita alle donne. E dopo i 3 anni il part-time d'obbligo, il full time solo a richiesta della donna stessa (che può sceglierlo per motivi economici o di carriera).
Se ogni madre avesse il diritto di fare la madre a tempo pieno per i primi 3 anni del bimbo, molti problemi sparirebbero, perchè il bambino ha bisogno del punto di riferimento, dello sguardo rassicurante della mamma, di stare a casa e non sballottato tra i nonni o i nido, correndo in giro per la città perchè il genitore ha solo 10 minuti per "depositarlo" da una parte prima di correre al lavoro.
E diciamoci la verità: quando hai un bimbo piccolo e sei al lavoro ti capita di dover chiedere mille permessi perchè una volta sta male, un'altra proprio non ci vuole entrare nel nido, un'altra fai tardi perchè ha vomitato, ecc. E a lungo andare sul posto di lavoro notano che hai altre priorità e vieni discriminata. E non è giusto.
Se invece puoi startene a casa a crescere una persona felice negli anni più importanti della sua vita, tu sei più tranquilla, il bambino anche e tutto lo stato godrebbe dei benefici di avere una generazione di bambini che fanno i bambini e non i pacchi postali, che sono stressati prima ancora di entrare alle elementari.

Io ho un bimbo di 21 mesi, sono casalinga e mamma a tempo pieno e vengo vista o come una martire o come una sfruttatrice di marito lavoratore o come una comoda.

La verità è che sto facendo il lavoro più importante del mondo: LA MAMMA.

Sandra
in generale non concordo con nulla di quello che hai scritto, e nel particolare 3 anni di maternità mi sembra veramente una FOLLIA :shock: :shock: :shock: :?
Ultima modifica di Kalimeroxxx il 22/01/08 16:47, modificato 1 volta in totale.
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#627
più che altro, 3 anni di maternità e poi part-time, più che follia, mi sembra UTOPIA :lol:
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#628
Sandra75 ha scritto:Per questo farei una legge che da 3 anni di maternità retribuita alle donne. E dopo i 3 anni il part-time d'obbligo, il full time solo a richiesta della donna stessa (che può sceglierlo per motivi economici o di carriera).
Se ogni madre avesse il diritto di fare la madre a tempo pieno per i primi 3 anni del bimbo, molti problemi sparirebbero, perchè il bambino ha bisogno del punto di riferimento, dello sguardo rassicurante della mamma, di stare a casa e non sballottato tra i nonni o i nido, correndo in giro per la città perchè il genitore ha solo 10 minuti per "depositarlo" da una parte prima di correre al lavoro.
E diciamoci la verità: quando hai un bimbo piccolo e sei al lavoro ti capita di dover chiedere mille permessi perchè una volta sta male, un'altra proprio non ci vuole entrare nel nido, un'altra fai tardi perchè ha vomitato, ecc.
allora io ti dico solo questo, al lavoro non troppo tempo fa mi hanno prospettato di andare a pulire i cessi per vendicarsi del fattoc he avevo richiesto un po' (giorni, in un periodo molto tranquillo oltretutto) della famosissima maternità facoltativa.
inoltre mi è stato detto che finchè ho dei diritti, come questo della apsettativa e quello di poter stare a casa pagata se il bambino non sta bene, praticamente per loro è come se non ci fossi.
questo me lo ha detto la mia capa, che sottolineo che è una donna!
trai tu le conclusioni

#629
lalu ha scritto:più che altro, 3 anni di maternità e poi part-time, più che follia, mi sembra UTOPIA :lol:
no no utopia magari è una cosa che uno si augurerebbe praticamente impossibile da realizzare, ma cmq la vorresti...questa invece è follia pura :? :shock: :shock:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#630
Kalimeroxxx ha scritto:
lalu ha scritto:più che altro, 3 anni di maternità e poi part-time, più che follia, mi sembra UTOPIA :lol:
no no utopia magari è una cosa che uno si augurerebbe praticamente impossibile da realizzare, ma cmq la vorresti...questa invece è follia pura :? :shock: :shock:
a me piacerebbe anche, oddio, 3 anni mi paiono tanti, ma sul part time d'accordissimo, ma è appunto utopico al duemila per mille!
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!