La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

Re: atto di dolore*

#76
Ciao Mercuy, io ho vissuto una situazione molto simile alla tua. Tre anni e mezzo orsono sembrava che fossi felicemente fidanzata con tanto di progetti matrimoniali ma la stora si interruppe per sua indecisione, per un suo periodo un po' depresso ecc... Anche il mio papà stava male e dopo un mese mezso se n'è andato. Ho affrontato un periodo bruttissimo, da sola e con la speranza che lui tornasse. Non è stato così.
Questo per farti capire che scondo me dovresti concentrare tutte le tue energie su te stessa, curarti anche perchè stai sicuramente vivendo un brutto periodo. Non esistere per lui esisti per te stessa. E poi scusami ma quest'0uomo mi sembra un po' egoista soprattutto se conosce la tua situazione.
P.S. Ti abbraccio forte in bocca al lupo per il papà
vivi e lascia vivere

#77
non leggo tutto e parlo solo del thread...
Ma oggi, guardando i dettagli del messaggio appena ricevuto, ho scoperto che...
era stato inviato identico ad altre 3 destinatarie.
E anche quello di tre giorni fa!
fammi capire (sto troppo ridendo)...
c'è 'sta cosa dei numeri di telefono sotto agli mms???!!!
e lui l'ha mandato UGUALE AD ALTRE?
ma è un grande...e direi che è uscito dal tunnel della depressione.
io ne son felicissima per lui...ehm...tu temo di no eh?! 8) :D



ot, serio, giuro, non polemico, ma è una mia personalissima curiosità..
parli di depressione, dici di aver avuto parecchi amici che ne han sofferto...quindi ne sai sicuramente più di me.
io ho conosciuto poche persone con questo problema...ma qualcuno può dirmi perchè, almeno in genere, 'sta fetente s'attacca solo a gente medioricca? insomma...nel mio piccolo...di poveracci pieni di problemi (anche economici) e depressi non ne ho mai incontrati... :?

#78
esco allo scoperto. per me non è facile, mi sono vergognata moltissimo di questa cosa, ma mi rendo sempre più conto che è una male subdolo e diffusissimo e va combattuto.

io ho sofferto di depressione. per fortuna è stato un periodo breve. mi sono resa conto subito che mi stava succedendo qualcosa di brutto e conoscevo in parte le ragioni, alcune contingenti che hanno scatenato cose che erano già in me da anni.

sono andata da uno specialista ma (vi prego di credermi) era un cretino.

fortunatamente i problemi contingenti si sono risolti e io mi sono sentita meglio. sto lavorando su di me per risolvere i miei problemi, non è facile, ma almeno ora sono consapevole che potrei stare male di nuovo, so che devo stare attenta.

vi prego davvero di credermi se dico che sono finita nelle mani sbagliate, io non ne parlo perchè vivo nella paura di essere presa per una persona debole o che si piange addosso o che si autogiustifica.

ho conosciuto altre persone, come me, normali, che hanno passato momenti duri. è terribile, ti senti tradita da te stessa e ti sembra di vivere avvolta in una tenebra. si sta male DAVVERO.

poi è vero quello che dice cyber... ti sembra di essere l'unica persona con problemi... però quando i problemi riguardano i tuoi cari e sono gravi... sinceramnete del resto del mondo te ne freghi.
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#79
sono andata da uno specialista ma (vi prego di credermi) era un cretino.
ohhh se ti credo... :?

#80
rananera ha scritto:
sono andata da uno specialista ma (vi prego di credermi) era un cretino.
ohhh se ti credo... :?
è stato terribile. quel giorno sono piombata in un dolore sordo. ma poi mi sono incazzata così tanto, mi sono rifiutata di farmi umiliare da un saccente sconosciuto e un pochino della mia risalita è iniziata da lì.
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#81
...se poi penso alle cifre, folli, che han chiesto, per anni, vari luminari del settore ad una mia amica...
oltre alla rabbia mi vien voglia di massacro...(un paio poi...molto, molto, molto poco professionali davvero, anzi...dicaimo pure da denuncia, l'amica è abbastanza gnocca...vi lascio immaginare) :?

#82
ot, serio, giuro, non polemico, ma è una mia personalissima curiosità..
parli di depressione, dici di aver avuto parecchi amici che ne han sofferto...quindi ne sai sicuramente più di me.
io ho conosciuto poche persone con questo problema...ma qualcuno può dirmi perchè, almeno in genere, 'sta fetente s'attacca solo a gente medioricca? insomma...nel mio piccolo...di poveracci pieni di problemi (anche economici) e depressi non ne ho mai incontrati... :?[/quote]

Rana, anche io giuro, seria e non polemica. Anche io ho sofferto di depresione, fortunatamente per pochi mesi. Anche io ho sempre pensato che ne fosse affetta gente medioricca.
Ci sono vari tipi di depresione, fortunatamente la mia era legata ad un episodio (lutto) quindi nmon una vera e propria malattia. Credimi non è piacevole, non dormivo e mangiavo mangiavo . Ne sono uscita da sola a dir la verità non so come, forse continuando a lavorare perchè non potevo permettermi di fermarmi, forse grazie a tant persone che mi vogliono bene e che mi hanno aiutato, ma è stato un incubo.
Ho anche incontrato due volte un dottore che mi ha spiegato tante cose, le differenti tipologie di depressione e mi ha tranquillizato dicendomi che neurologicamente ero normale!!!
Non è una cosa bella
vivi e lascia vivere

#83
rananera ha scritto:ma qualcuno può dirmi perchè, almeno in genere, 'sta fetente s'attacca solo a gente medioricca? insomma...nel mio piccolo...di poveracci pieni di problemi (anche economici) e depressi non ne ho mai incontrati... :?
La depressione è la malattia del benessere, e bisogna essere intelligenti ed avere i mezzi necessari per essere depressi.

La depressione, il senso di inadeguatezza e gli attacchi di panico nascono dalla sbagliata percezione del proprio io, che si basa su regole "imposte da altri" (siano messaggi televisivi, indirizzi impartiti dai genitori, senso di emulazione nei confronti di amici/fratelli maggiori, ecc....) che spingono l'individuo a prendere distacco tra ciò che ritiene essere ed il suo vero io.

Maggiore è il disagio, e meno questo disagio viene percepito, maggiore è l'ansia e l'inadeguatezza.
Non ti sembra nemmeno che ci sia qualcosa di sbagliato, anzi... razionalmente pensi che la tua vida vada tutto bene, che tu sia una persona di successo, che tu abia realizzato ciò che dovevi realizzare, quindi non ti spieghi i motivi...
Ma i motivi sono tutti sepolti dentro di te... quando perdi di vista il vero te stesso puoi avere tutto, ma sarà sempre e comunque una realizzazione effimera, basata su fondamenta virtuali. E quindi continuerà a mancarti il fiato, sempre e comunque. Perchè ti rendi conto, a livello inconscio, di essere spaccato a metà, di poter perdere tutto ciò che "hai" e non riuscire più a vivere con ciò che "sei".

La televisione ha un peso nel presentare falsi modelli e falsi miti, ma di certo hanno ugualmente peso i genitori che ti hanno sempre detto: "Ecco, non vedi come è bravo Luigino? Non vedi che Maria è molto più brava di te? Perchè non sei educato come tuo Fratello? Da grande dovrai fare il dottore!" e tutta questa serie di input che ti alterano la percezione evolutiva...

La mancanza di affermazione del tuo io porta alla debolezza del carattere.
Un carattere sviluppato in un educazione che tende a reprimere la tua natura a favore di indicazioni e suggerimenti esterni tenderà ad essere sempre debole e a cercare altrove le proprie certezze.

Se cominci a fare le cose "per far piacere alla mamma", per "dimostrare agli altri quanto sei bravo", la tua unica forma di appagamento sarà quella di trovare approvazione negli altri.
Se sviluppi un carattere che deve la propria felicità all'approvazione altrui, necessariamente comincerai ad agognare questa approvazione e nel momento in cui cominci a vivere in questo modo è la fine per il discorso che facevo qualche post fa sullo sviluppo dell'"io" narciso.

diventi dipendente da TROPPE variabili, diventi dipendente dal gusto estetico altrui, diventi dipendente dai desideri altrui, da quello che gli altri pensano, da quello che altri ritengono che tu debba essere, diventi dipendente dall'idea che altri hanno di te, cominci a lavorare per fare felici altri, cominci a fare attività che hanno lo scopo di farti bello agli ogli occhi degli altri, cominci a cercare di esaudire i sogni degli altri...

e non ti rendi conto che stai costruendo una realtà effimera, basata su soddisfazioni effimere...
A quel punto, si scatena l'ansia, la depressione, l'attacco di bulimia o di anoressia, il disturbo del sonno, l'attacco di panico...

E' nell'intervallo tra ciò che si siamo e ciò che pensiamo di dover essere che si insidiano le radici dell'ansia e del malessere della nostra vita moderna.

La manipolazione dell'immagine e la conseguente strumentalizzazione del nostro senso di inferiorità sono ciò che porta allo sviluppo di una malattia di questo tipo.

La dicotomia che dovrebbe esistere tra reale e fittizio, oggi è talmente sfumata che la gente non riconosce più il fittizio come tale e tende ad aspirare ad esso, senza rendersi conto che, in quanto irreale, è irrealizzabile.
Cercare la perfezione (sopratutto quella estetica, in una società dell'apparenza come la nostra, ma anche in termini di "avere") e non "accontentarsi" della "normalità" (per quanto bella possa essere), è una delle cause principali del "mal di vivere" che oggi viene chiamato depressione, ansia, attacchi di panico...
Ad esempio l'estetica diventa un valore imprescindibile delle generazioni che fanno di quell'aspetto un mito: migliaia di ragazze e ragazzine affette da disturbi del comportamento, del sonno, dell'alimentazione... centinaia di migliaia di depressi, ansiosi, bulimici, anoressici... SOLO nei paesi iper-sviluppati e iper-informati. Quelli, in teoria, dove nessuno ha il motivo di essere depresso...

Dove non c'è nulla, dove non esiste informazione, dove non esiste la manipolazione dell'immagine e la distorsione degli ideali e degli obiettivi, non esiste il malcontento, e non esiste lo sconforto e l'ansia di vivere.

Pensiamo all'ansia di chi non si riconosce nel cammino che i genitori gli hanno impostato davanti ai piedi. Pensiamo alle bambine depresse o anoressiche a 10 anni perchè i genitori le obbligano a seguire corsi, sport, attività che a loro non interessano.
Divise, strappate tra il senso di colpa e la volontà di assecondare e l'impossibilità di essere se stessi...
Persone che a 30 anni si scoprono essere diverse da ciò che sono, perchè non sono mai potute essere se stesse, a causa della "manipolazione dell'iformazione" attuata dai genitori, dagli amici, dai media...

Insomma, la depressione è la diretta conseguenza del mondo "occidentale" in cui viviamo.

Questo, per quanto riguarda l'ansia e la depressione "esistenziale"... per quelle di origine fisica la causa è la mancanza di specifici neurotrasmettitori, cosa che può avvenire indipendentemente dallo stato socio-culturale dell'individuo.
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#84
del mio posso dire che almeno è costato poco. era quello della asl.

(se uno ha pochi pochi soldi si rivolge per forza al pubblico. comunque per esempio al consultorio con la ginecologa mi trovo benissimo.)
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#85
oh come sono vere le cose che scrive cyber... terribilmente vere.
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#86
Ci sono vari tipi di depresione, fortunatamente la mia era legata ad un episodio (lutto) quindi nmon una vera e propria malattia
rouge...permettimi di dire che la tua quindi non era deprssione, era legittima, sacrosanta, umanissima tristezza, disperazione, rabbia, dolore devastante, chiamalo un po' come meglio credi...ma non depressione :wink:

La depressione è la malattia del benessere, e bisogna essere intelligenti ed avere i mezzi necessari per essere depressi.
cyber...se da un lato posso sposare in pieno questa tua frase...purtuttavia la trovo anche un po' offensiva e limitata...
un po' come dire: siccome sei un poveraccio manco t'accorgi d'esser depresso perchè non sei abbastanza intelligente...
cambiamogli un po' la forma se non proprio la sostanza..
"probabilmente tu, poveraccio senza un centesimo e con problemi più grossi di te sei depresso, sei sfatto, sei distrutto...ma se non vai a lavorare sai che non mangerai...quindi non hai nemmeno tempo per accorgerti dello stato tragico in cui ti trovi."
ecco...forse così 'sta teoria la sento più mia.

#87
La depressione è la malattia del benessere, e bisogna essere intelligenti ed avere i mezzi necessari per essere depressi.
cyber...se da un lato posso sposare in pieno questa tua frase...purtuttavia la trovo anche un po' offensiva e limitata...
un po' come dire: siccome sei un poveraccio manco t'accorgi d'esser depresso perchè non sei abbastanza intelligente...
cambiamogli un po' la forma se non proprio la sostanza..
"probabilmente tu, poveraccio senza un centesimo e con problemi più grossi di te sei depresso, sei sfatto, sei distrutto...ma se non vai a lavorare sai che non mangerai...quindi non hai nemmeno tempo per accorgerti dello stato tragico in cui ti trovi."
ecco...forse così 'sta teoria la sento più mia.[/quote]

in realtà quello che volevo dire è un mix delle due idee, ossia è vero che se il tuo problema principale è rimpire il frigo, non hai tempo per le seghe mentali e quindi hai un rischio minore che la depressione ti "abbatta" rispetto a chi ha molto tempo libero per piangersi addosso.

Ma è anche vero che per avere questo tipo di problemi devi avere un cervello in grado di formulare determinati tipi di pensieri...
Se il massimo della tua aspirazione nella vita è quello di andare a bere con gli amici e poi prendere a calci i cani randagi mentre torni a casa perchè questo è il massimo obiettivo che la tua (limitata) intelligenze ti permette di avere davanti agli occhi, allora non avendo nulla da desiderare non hai nemmeno nulla di cui lamentarti che non hai.

In tutti i posti dove sono stato, la depressione, la droga e l'alcolismo esistevano come realtà solo nelle periferie delle grandi città, dove i contadini/allevatori/poveracci delle campagne che non avevano mai visto un'auto in vita loro vedevano le cose "che avrebbero potuto avere" e allora si deprimevano...
fino a quando erano "ignoranti" non avevano nulla da desiderare e quindi erano felici ;)
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#88
cyber ha ragione... mi ero resa conto anche io che nei paesi poveri non esiste la depressione... come forse non esisteva nelle nostre campagne un secolo fa. (per inciso era un ulteriore cosa per commiserarmi ---> "oh, come sono stupida e cattiva per essere triste quando in Africa i bambini muoiono di fame" :? vabbhe... di solito non sono una persona così sgradevole e meschina)

però la necessità da sola non preserva dalla depressione. nel mio caso contribuiva. vero che sono una persona pessimista di natura.
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#89
cyber---damm a traà...sei stato in postacci nè...
8)
contadini/allevatori/poveracci delle campagne che non avevano mai visto un'auto in vita loro vedevano le cose "che avrebbero potuto avere" e allora si deprimevano...
quindi io guardando raulll bova e sapendo che non lo potrò mai avere...ora dovrei deprimermi?
uhmamma...effettivamente... :? 8)
cyber...mmmmmavààvàvàvàv :D

#90
dovrei quotare gran parte del messaggio di Cyber... sono mali che mi hanno toccato talmente da vicino che ho letto tutto il leggibile sull'argomento... con questo si spiega anche un topic che scrissi mesi fa
http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... epressione
stufa marcia di vedere in fondo al forum degli annunci su sedicenti cure miracolose per la depressione :twisted: gente che ci marcia sulla gente che sta male!?!?! eh no io non ci sto (come diceva Scalfaro!).
io credo di non aver mai fatto i conti con la depressione ma con gli attacchi di panico si, ed è una sensazione talmente orribile in quegli attimi che implori di morire da tanto stai male. E passato l'attacco sei fisicamente un rottame per 2 giorni perchè devi smaltire tutta l'adrenalina che hai in corpo. A me succede in circostanze molto circoscritte, se vedessi che peggiora sarei da un medico domani mattina!
rananera ha scritto:io ho conosciuto poche persone con questo problema...ma qualcuno può dirmi perchè, almeno in genere, 'sta fetente s'attacca solo a gente medioricca? insomma...nel mio piccolo...di poveracci pieni di problemi (anche economici) e depressi non ne ho mai incontrati... :?
è parzialmente vero, per le ragioni dette da Cyber... i primi due (e parlo di ragazzi di 20 anni) erano tutt'altro che figli di famiglie benestanti: uno faceva l'apprendista elettricista e l'altro dipingeva (sia nel senso che era un artista e dipingeva dei quadri stupendi, sia nel senso che per campare faceva l'imbianchino).
Quest'ultimo è un ricordo particolarmente penoso, perchè fu trovato impiccato nel sottoscala dalla sua bimba piccolissima... andò dalla mamma e con tutta l'innocenza dei bimbi chiese "Mamma, perchè papà dorme in piedi?". Credetemi mi viene da piangere anche adesso che lo scrivo e sono passati 10 anni....
Secondo le statistiche le più colpite sono le donne (diciamo 80% donne contro 20% uomini), anche la mia migliore amica è stata in terapia perchè ha accettato di farsi aiutare... del disagio che covava la zia del mio migliore amico invece non se n'è mai accorto nessuno e una bella mattina l'han trovata appesa in cantina. La statistica che potrei fare sui depressi ed ex-depressi che conosco è totalmente rivoltata 80% uomini e 20% donne.... :(
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.