Claudia81 ha scritto:

Ambra ha scritto: Se come dici tu, per lui non fosse stato un gran problema, non avrei neanche creato il Topic, visto che, come avete spiegato in molte, la cosa si può risolvere con il rito misto... ma se per lui è un problema entrarci in Chiesa E se per lei troppo importante per poter rinunciare di sposarsi così?

mah... meno male che il problema non si pone più, essendosi lasciati(non è che sono sadica eh!)... ma il dubbio mi è rimasto.

bhè scusa eh... evidentemente lui amava + le sue idee che lei cioè manco entrava a scopo turistico nei luoghi di culto, mi pare un po' troppo arroccato nelle sue convinzioni. poi ok essere coerenti, ma non cercare nemmeno di rivedere le proprie posizioni per cercare di andare incontro all'amato (considerando che il rito misto è un buon compromesso) mi sembra + idiozia che coerenza.

Hai perfettamente ragione... anche se nell'apertura del topic, ho spiegato che forse lui l'avrebbe "accontentata", sposandosi, come voleva lei, in Chiesa.
Ma nei panni di lei, che conosceva PERFETTAMENTE le sue idee... non vi sentireste un pò a disagio a far fare una cosa al vostro amato, che sapete benissimo che lui non vorrebbe MAI e poi MAI fare?

Mettere i propri desideri, davanti al rispetto che si ha per il proprio uomo?
O rinunciare a ciò a cui teniamo, per il suo amore?

E' difficile scegliere...

lavispachiara ha scritto:Cioè si sono lasciati??

Si, ma per altri motivi ovviamente

chiaro che ci si deve confrontare molto. con il confronto si capisce l'entità della richiesta e quanto pesa. poi rimane la consapevolezza

casimira ha scritto:chiaro che ci si deve confrontare molto. con il confronto si capisce l'entità della richiesta e quanto pesa. poi rimane la consapevolezza

Molto saggia.
Il problema è che, se si fossero sposati in Chiesa.. lei da una parte sarebbe stata contenta di realizzare il suo desiderio... ma dall'altra si sarebbe sentita in colpa... sapendo di averlo spinto a fare una cosa che non voleva.
Però come si dice: "per amore questo ed altro", no?

insomma mio marito non è schiacciato dal senso di colpa, abbiamo raggiunto un compromesso. come dicevo ci si confronta e si capisce fino a dove ci si può spingere

casimira ha scritto:insomma mio marito non è schiacciato dal senso di colpa, abbiamo raggiunto un compromesso. come dicevo ci si confronta e si capisce fino a dove ci si può spingere

quoto!
insomma lei poteva sentirsi in colpa se gli avesse chiesto di sposarsi in chiesa con rito cattolico (e quindi di fare anche lui l'eucarestia e tutto quanto)... ma insomma in una coppia bisogna anche trovare dei compromessi, sennò non si va mica avanti

casimira ha scritto:insomma mio marito non è schiacciato dal senso di colpa, abbiamo raggiunto un compromesso. come dicevo ci si confronta e si capisce fino a dove ci si può spingere

Certo certo, questo è ovvio

Ambra ha scritto:

Claudia81 ha scritto: ma i motivi? cioè perchè gli dava fastidio entrare in chiesa?
io non sono poi così cattolica, ma non provo ribrezzo per le chiese o per chi è religioso, anzi! entro in chiesa tranquillamente, anche solo per accendere un cero alle persone che amo o ammirarne le bellezze architettoniche

A questa domanda sinceramente non so risponderti...
hai presente i vampiri con le croci? ecco lui era un pò così

Se come dici tu, per lui non fosse stato un gran problema, non avrei neanche creato il Topic, visto che, come avete spiegato in molte, la cosa si può risolvere con il rito misto... ma se per lui è un problema entrarci in Chiesa E se per lei troppo importante per poter rinunciare di sposarsi così?

mah... meno male che il problema non si pone più, essendosi lasciati(non è che sono sadica eh!)... ma il dubbio mi è rimasto.

urca che bella coppia...
non è che per caso adesso LEI in piena fase di elaborazione del lutto vede nella differenza di culto l'unica causa della rottura??? che magari stava da tutt'altra parte?

Mi pare che il rito religioso possa essere officiato in luoghi diversi da una chiesa (penso ad un prete molto amico dei miei che diceva messa in cima alle montagne)...
se davvero queste due persone avevano visioni della spiritualità così diverse e inconciliabili
se davvero nessuno dei due poteva venire in contro all'altro...
HANNO FATTO BENE A LASCIARSI

scusate eh... mica tutte le coppie sono destinate al per sempre felici e contenti del matrimonio... meglio accorgersene prima, meno dolore per entrambi e rispettive famiglie...

casimira ha scritto:quello che ho fatto. da agnostica ho sposato un credente in Chiesa con rito misto non partecipando all'Eucarestia

su quest'argomento ho solo da quotare Casi all'infinito per la sua grandissima onestà morale e correttezza...

io non sono battezzata e sono cresciuta atea piu' del cane di casa sono stata vicinissima al matrimonio 3 anni fa, ma ovviamente organizzato in comune ,perchè è venuto naturale e scontato così, con una persona credente e praticante. la fede è una cosa così personale, come si fa a pretendere di trascinare dentro il compagno. se me lo chiedessero lo farei anche , ma farei una fatica terribile, probabilmente sarei solo di peso se non potenzialmente offensiva -a meno che non decidessi di spegnere momentaneamente il mio cervello- Voglio dire,si capisce che sei li solo per una formalita', e che poi tornerai a casa credendo quello che ti pare, mi sembra una farsa ridicola che come Chiesa non incoraggerei.
comunque, per il matrimonio eventuale con il mio attuale compagno, si va in comune, per le questioni spirituali, ognuno se la sbrighi come crede,io sono di questo avviso

Scusate, ma laico non è chiunque non sia un prete?

fedelyon ha scritto:Scusate, ma laico non è chiunque non sia un prete?

Oggi il termine sta assumendo il significato di non credente, ateo, agnostico, ma sono concetti diversi. Laico è come dici tu, chi è credente ma non ha preso voti!!!
Quindi se lui è laico, come può sposarsi in chiesa?
Può, eccome

allora io cattolica praticante (soprattutto all'epoca - 1992 - del matrimonio...) provenienza da famiglia profondamente religiosa e profondamente cattolica...

lui ateo

ci siamo sposati in chiesa: nessuno di noi ha imposto qualcosa all'altro, la scelta sua è stata che mentre per lui non era importante il luogo e non era contrario al rito perchè comunque non cambiava nulla per lui, per me sarebbe stato un vero senso di dolore rinunciare a quello in cui credo e credevo con tanta FEDE.

Mercury ha scritto:non è che per caso adesso LEI in piena fase di elaborazione del lutto vede nella differenza di culto l'unica causa della rottura??? che magari stava da tutt'altra parte?

No no, non è affatto così. Ero curiosa di sapere, voi cos'avreste fatto... nient'altro...
Ho cambiato Laico con Ateo... perdonatemi per aver confuso le parole

Scusate, ma non è che se ti sposi in comune, vuol dire che non ami il signore!!!

A mio avviso, se lei è cattolica e lui è ateo, per lui non dovrebbero esserci grandi problemi (insomma, nn crede, quindi un luogo vale l'altro, cosa glie ne importa!?!), x me il problema maggiore sarebbe x lei...

Io anche essendo cattolica, non vorrei il matrimonio in chiesa a queste condizioni...sapendo come la pensa lui, non permetterei che "entrasse" in chiesa non credendo al significato del rito religioso...

E' un pò contorto lo so, spero abbiate capito cosa volevo dire...