Si è vero il parto è un momento delicato ed anche intimo, ma è un evento talmente straordinario che vale la pena raccontarlo!
Al nono mese avevo una panza spropositata per la mia mini-altezza, e quindi le mie giornate passavano tra il divano e il letto, lente e solitarie perché non ce la facevo più a stare a casa (quasi tutti i nove mesi ho dovuto fare attenzione, non a letto ma a riposo). La mattina stesa sul mio divano incomincio a sentire qualche dolore…..capperi, ma manca ancora una settimana buona! Mi tranquillizzo, ma dopo 1 ora sento un altro dolore….mmmhhh….decido che il parto è vicino e quindi non mangio (polla) alle 16 i dolori erano ogni 15 mn, chiamo il gine che mi dice di andare al ps. Arrivo, mi visitano, mi dicono tranquilla, torna domani mattina………va bè, me ne torno in macchina, faccio il giro del parcheggio, mi si rompono le acque sul sedile, riscendo al ps, brancolo a gambe larghe verso l’entrata con un gruppo di operai che applaude e sghignazza ……alle 18 mi ricoverano. Era già passata l’ora di cena e quindi non mangio (polla polla polla mi potevo portare un panino!). La notte è lunga, le contrazioni arrivano ogni cinque min all’una di notte. Mi portano in sala parto, e li passo la notte in piedi spingendo il muro , l’unica posizione in cui resisto al dolore …….la mia bimba nasce alle 6,00 di mattina dell’11 luglio 2003, pesa 2580 e resta in incubatrice 2 ore prima di poterla finalmente stringere fra le mie braccia. E’ imbronciata mentre mi guarda dall’incubatrice con i pugnetti stretti e gli occhioni sgranati, è bellissima io piango per un’eternità e ho l’impressione di aver fatto un miracolo. La stessa impressione ce l’ho ogni volta che la guardo sorridere, piangere, ridere, dormire e quando mi abbraccia e mi bacia dicendo che mi vuole bene.
#16
la nostra casetta
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The Sisterhood of the Calf....37