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#46
rananera ha scritto:mmmah..
sarà che sono in fase poco pietosa...
ma coi tempi che corrono direi che chi non sa difendersi da una semplice offesa...avrà ben altri porblemi che quelli delle offese che colpiscon nel vivo.
è la legge della giungla...bisogna imparare a sopravvivere, a tutto, anche alle offese.
la repsonabilità di chi è dici?
ad un primo sguardo mi verrebbe da direun buon 70% a chi la fa e il resto a chi la riceve...
ma a ben vedere...facciamo un 50% e 50%...sono ottimista, volgio ampio spazio di manovra da entrambe le parti.
8)
:roll:
oggi non c'acchiappiamo proprio :lol: :lol: :lol:
E' mica così facile difendersi dalle offese, eh?
E poi parlare di giungla proprio nel forum di arredamento.it, cazzarola.... :lol: :lol: :lol:
Forza Daniel!

#47
prima pagina
post di rana+post di difra
mix dei 2 post :arrow: lì sto io

trovo che nel politicamente corretto ci siano degli aspetti quasi immorali...

:arrow: kali vai a vedere il mio post nel topic di chi cercava l'avvocato
c'è posta per te :wink:

#48
piera-bl ha scritto:prima pagina
post di rana+post di difra
mix dei 2 post :arrow: lì sto io

trovo che nel politicamente corretto ci siano degli aspetti quasi immorali...

:arrow: kali vai a vedere il mio post nel topic di chi cercava l'avvocato
c'è posta per te :wink:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: rispondo alla tua posta rimanendo in IT ( per una volta 8) )
il più delle volte l'offesa è un'arma che si rigira contro colui che l'ha pronunciata, perchè anche per offendere ci vuole un minimo di abilità, altrimenti è come gridare al cielo, il cielo è troppo in alto non ti sente neppure o al limite ne sorride ( p.s. piera non leggere la risposta in chiave autocelebrativa :lol: :lol: :lol: :lol: :wink: )
Ultima modifica di Kalimeroxxx il 14/02/08 11:12, modificato 1 volta in totale.
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#49
mi piace questo topic perchè ci vedo un confronto costruttivo :roll: bha sperem di non svaccarlo :lol: :lol: :lol: :lol:

cmq vi faccio un esempio lontano nel tempo, poco noto nella realtà odierna, e ancora molto sentito almeno dai nostri padri o meglio die nonni...

la resistenza e la guerra civile dopo il 25 aprile ossia dopo la fine della 2 guerra mondiale...
di solito a scuola è un periodo che non si studia ( non ci si riesce mai) nè abbiamo nozioni vaghe da racconti e altro....eppure sono eventi giustificativi del nostro oggi...

cmq tornando IT scrivere di resistenza e scrivere la verità ossia anche i lati oscuri di una guerra civile che ha visto compiere nefandezze tali da rimanere scioccati ancora oggi è vista come una cosa censurabile, immonda...giovani che dei fatti reali poco sanno se non nulla sono i primi ad urlare indignati contro quei pochissimi storici che hanno deciso di raccontare la storia in tutte le sue parti....idem si potrebbe dire per eventi quali le foibe la cui realtà è stata negata fino a pochissimi anni fa...
ecco partendo da questi esempi...storici quindi teoricamente meno esposti a diventare scuse di polemica...mi chiedo perchè OGGI non si possa dire una verità senza sentirsi tacciati di revisionismo o peggio fascismo o non so cos'altro...perchè dire non mi piace o non è stata una cosa buona ancora oggi viene letto come un appoggio immediato a tesi diverse, all'altro estremo :?: Tutto questo non è un esempio di quanto il nostro stato sia poco libero, poco maturo, poco democratico?
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#50
siamo partiti dal chiederci se veramente siamo liberi di trattare qualunque argomento e con modalità anche di leggerezza e ironia...

siamo arrivati a parlare di offesa...

nel mezzo c'è la variegata umanità di chi sa proporsi anche nel primo modo... chi così così... chi per nulla!

io, nonostante l'età sono ancora nella fase di capire!
Per carattere, per educazione, per mio vissuto personale (ad esempio vivere in una piccola provincia e in un piccolo paese)...

credo che le persone siano fondamentalmente "buone" e con qualità valide (anche minime) ma che spesso la vita le abbia portate a soffocarle!
per questo cerco sempre di capire se dietro gli atteggiamenti di chiusura aggressione e maleducazione ci sia altro...
di solito (ma CHIARO non sempre) è così: è la paura e l'incapacità di essere sè stessi perchè in sè stessi non si crede.

E di solito la mia reazione è di dispiacere, di compassione (nel suo significato greco di patire insieme, soffrire insieme)!

Certo non combatto contro i mulini a vento e le offese degli sconosciuti o gratuite mi scivolano addosso senza tracce ma...

ma se considero quella persona come una persona che "vale" ecco.. la mia reazione è cercare COMUNQUE il dialogo...
anche attraverso l'adattamento delle mie normali modalità di approccio!
ho visto che alla fine qualcosa se ne "ricava" sempre: almeno di arricchimento mio personale, se non di cambiamento di atteggiamento!

forse non sono arrivata ancora allo strappo....
:lol: :roll:
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

http.//arredamentoedintorni.forumcommunity.net/

#51
Kalimeroxxx ha scritto:mi piace questo topic perchè ci vedo un confronto costruttivo :roll: bha sperem di non svaccarlo :lol: :lol: :lol: :lol:

cmq vi faccio un esempio lontano nel tempo, poco noto nella realtà odierna, e ancora molto sentito almeno dai nostri padri o meglio die nonni...

la resistenza e la guerra civile dopo il 25 aprile ossia dopo la fine della 2 guerra mondiale...
di solito a scuola è un periodo che non si studia ( non ci si riesce mai) nè abbiamo nozioni vaghe da racconti e altro....eppure sono eventi giustificativi del nostro oggi...

cmq tornando IT scrivere di resistenza e scrivere la verità ossia anche i lati oscuri di una guerra civile che ha visto compiere nefandezze tali da rimanere scioccati ancora oggi è vista come una cosa censurabile, immonda...giovani che dei fatti reali poco sanno se non nulla sono i primi ad urlare indignati contro quei pochissimi storici che hanno deciso di raccontare la storia in tutte le sue parti....idem si potrebbe dire per eventi quali le foibe la cui realtà è stata negata fino a pochissimi anni fa...
ecco partendo da questi esempi...storici quindi teoricamente meno esposti a diventare scuse di polemica...mi chiedo perchè OGGI non si possa dire una verità senza sentirsi tacciati di revisionismo o peggio fascismo o non so cos'altro...perchè dire non mi piace o non è stata una cosa buona ancora oggi viene letto come un appoggio immediato a tesi diverse, all'altro estremo :?: Tutto questo non è un esempio di quanto il nostro stato sia poco libero, poco maturo, poco democratico?

trovo che questo sia vero sull'ampia scala dello stato ma che man mano le relazioni si restringono (cioè dalla società si va ai rapporti personali) le cose si invertano: certo è chiaro che ci scegliamo gli amici e la cerchia di conoscenze ma io (soprattutto quando ho lavorato nel tuo stesso ambiente kali) ho trovato una enorme capacità di mettere in discussione tutto!
Forse un ruolo fondamentale lo riveste la cultura (intesa non solo come percorso scolastico e di studio ma anche di ricerca personale di cultura e di approfondimento) e la capacità di astrarre e di parlare oggettivamente senza riportare tutto al soggettivo.
L'esempio che fai, secondo me è emblematico e su quello delle foibe mi sento toccata nel profondo!
Il problema di fondo rimane - forse - la non capacità di critica ma il far assurgere a VERITA' quello che ci fa comodo pensare! e dal quale è difficile se non impossibile deviare, perchè significa rimettersi in discussione (e nel caso citato prendere in considerazione di ripensare anche al proprio schieramento intransigente).

E spesso si sentono solo le voci di chi urla più forte! PER PAURA!
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

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#52
io sono per la verità assoluta. deve essere ricordato tutto, perchè solo sapendo tutto ci si può confrontare veramente.

e siccome ho questa attitudine, come dissi già il "giorno della memoria", cerco di informarmi a tutto tondo, su tutte le miserie di questo essere così imperfetto che siamo... quello che ne è conseguito è la convinzione che non esistano popoli buoni e popoli cattivi (e spesso viene fatta questa distinzione :? ) ma solo uomini. poi se la giornata non gira bene... un pò di sfiducia che cambieremo mai
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#53
difra non sono d'accordo sul fatto che le voci che urlano di più lo fanno per paura (sempre se ho capito bene quello che hai scritto :roll: ): spesso chi urla di più lo fa solo per un'arroganza e una prepotenza innate che non hanno origini compatibili (mi riallaccio anche al tuo post precedente).
Sull'incapacità di affrontare con oggettività momenti storici non credo che sia un qualcosa che capita solo oggi e solo in Italia...
The sisterhood of The Calf 40

#54
stef è vero che non capita solo qui, ma noi qui siamo :lol: :lol: :lol:
Estraendo il concetto
possibile che anche la verità a volte faccia così tana paura da non poter essere detta?
Ma è paura od ignoranza?????
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#56
Intendevo dire che il fatto che capiti un po' ovunque è sintomo del fatto che l'incapcità dell'uomo (soprattutto quando è in gruppo e soprattutto se deve esprimere quella che sarà considerata come l'opinione del gruppo) ad affrontare gli argomenti considerandone tutte le sfaccettature è connaturata nell'uomo stesso.
Per rispondere alla tua domanda credo che sia paura di veder crollare determinate certezze.
The sisterhood of The Calf 40

#57
Perchè chi offende e prova gusto nel mortificare gli altri è un piccolo, permaloso, narcisista frustrato con una sensibilità a senso unico, la sua.
riffa...cvd...siamo davvero agli opposti..
secondo me chi offende, lo fa bene e ci prende...deve necessariamente avere una sensibilità vastisssima ed empatica.
ecchecaxxo...non è poi così semplice colpir sul vivo una persona che non sia, che so, un familiare che si conosce da sempre (e anche in quel caso...bisogna esser bravini per prender la mira perbene).
E' mica così facile difendersi dalle offese, eh?
riffa...proprio tu mi vieni a parlar di cose facili o difficili? :wink:
ci son cose che vanno imparate, punto.
non sempre son facili, anzi...quelle indispensabili son proprio le più rognose.
ma crescere, diventare adulti, imparare a relazionarsi con chiunque...è anche questo: imparare ad essere impermeabili alle offese, di fatto...neutralizzandole.

#58
Kalimeroxxx ha scritto: vi sembra che ci siano argomenti sui quali non si possa fare critica costruttiva, perchè altrimenti si viene tacciati di razzismo, fascismo, comunismo, capitalismo ( :roll: ), oscurantismo, etc...etc...etc...?
Secondo voi siamo prigionieri delle lezioni storiche senza averle ben assimilate, oppure no?
I termini sopra finiscono in "ismo", e fanno bene rima con isterismo e fanatismo.
Sono al 90% riferiti alla politica e al 10% alla religione: due temi che toccano le persone molto da vicino, due temi sui cui molti (e mi metto tra questi, per manifesta ignoranza) parlano a sproposito.
Sperare che la maggior parte delle persone, i cittadini, il cosiddetto "uomo della strada" o "la casalinga di Voghera" abbia una sufficiente cultura storica per conoscere nel dettaglio quei temi è dura... sia perchè a scuola in storia te li spiegano per sommi capi, sia perchè le persone sono portate a vivere nel "qui e ora" senza tanto interrogarsi sul percorso che ci ha portati dove siamo.
Diventa molto semplice parlare per luoghi comuni, e il luogo comune estremizza sempre l'aspetto negativo o positivo di una cosa... fa sempre effetto dire che la destra è nazi-fascista, i comunisti son dalla parte dei lavoratori e la Chiesa odia i divorziati. La si prende per buona, dimenticando che queste entità hanno fatto ANCHE qualcosa di positivo o negativo. E si butta via il bambino con l'acqua sporca.

Il nascondere aspetti "scomodi" della storia, e giocare a "chi strilla di più la vacca è sua" dimostra che mai come nell'ultimo secolo il concetto di media e propaganda è stato fondamentale per favorire a scapito di molti l'interesse economico e politico di pochi, con le leve del potere ben salde tra le mani.
Kalimeroxxx ha scritto:Si può scherzare a cuor leggero o ci sono argomenti che ancora non vanno affontati con ironia?
Qualche giorno fa una presentatrice ( o similaria) tedesca è stata licenziata perchè in diretta per esortare un giocatore ha usato il motto presente nei campi di concentramento...il lavoro rende liberi....si capiva benissimo che dicendo quella frase non pensava lontanamete ad hitler e all'olocausto.
Mi hai dato un'idea meravigliosa :) prendo il primo venerdì -tipico giorno in cui la gente frigge per svignarsela dopopranzo- in cui succede un casino in ufficio e lancio questa battuta ai miei colleghi. Voglio vedere cosa mi rispondono :lol: :lol: :lol: :lol:
Kalimeroxxx ha scritto:Si può esprimere la propria opinione liberamente oppure no?

Naturalmente, io esprimo liberamente la mia opinione.
Però poi devo fare i conti con chi la pensa diversamente da me (perchè davvero ci crede, o perchè in qualche modo gli conviene), altrettanto libero di esprimere la sua, e magari non potendo far leva su argomenti di concreto peso, passa al contrattacco con la forza dell'emotività, dell'offesa gratuita, del luogo comune etc etc.
L'occhio superficiale raramente distingue la differenza :?
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#59
rananera ha scritto:
Perchè chi offende e prova gusto nel mortificare gli altri è un piccolo, permaloso, narcisista frustrato con una sensibilità a senso unico, la sua.
riffa...cvd...siamo davvero agli opposti..
secondo me chi offende, lo fa bene e ci prende...deve necessariamente avere una sensibilità vastisssima ed empatica.
ecchecaxxo...non è poi così semplice colpir sul vivo una persona che non sia, che so, un familiare che si conosce da sempre (e anche in quel caso...bisogna esser bravini per prender la mira perbene).
E' mica così facile difendersi dalle offese, eh?
riffa...proprio tu mi vieni a parlar di cose facili o difficili? :wink:
ci son cose che vanno imparate, punto.
non sempre son facili, anzi...quelle indispensabili son proprio le più rognose.
ma crescere, diventare adulti, imparare a relazionarsi con chiunque...è anche questo: imparare ad essere impermeabili alle offese, di fatto...neutralizzandole.

rana sono d'accordo se però dividiamo tra offesa stupida (la parola offensiva, il commento scontato, la battuta riciclata) e la vera staffilata!
In questo secondo caso pochi sanno farlo: perchè questo passa attraverso un processo che parte dall'intelligenza della persona (gli stupidi non sanno colpire!) la capacità di analisi dell'altro e la capacità di "prendere la mira perbene"...
Di fronte alle offese del primo tipo... "non ti curar di loro ma guarda e passa"...
Nel secondo caso...ecco io queste persone le "ascolto" (e mi fanno pensare oltre a darmi un sonoro sciaff in faccia e nel cuore) perchè c'è comunque la capacità di raziocinio, sensibilità e analisi!

per cui ogni vostra "offesa" in questo senso è e sarà ben accolta!
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

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#60
bhe difra...pensaci bene allora...
gli offensivi astuti in pratica ti fanno un servizio.
ti indicano dove sei traballante, ti fan notare un tuo tallone d'achille che magari non pensavi fosse tale.
gli offensivi astuti saranno la tua cartina di tornasole per capire dove sei debole e dove costruire una bella corazza d'autostima indistruttibile (n.b. sì, io sono stata tanto offesa, grazie a Dio) :wink:
cron