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#61
casimira ha scritto:
silbhe ha scritto: siamo tutti bravi a parlare, a discettare e a fare castelli di parole....Dovremmo trovarci in una situazione di quelle di cui parliamo...e poi discutere. Così non ha molto senso, a mio avviso.
ma bisogna cercare di avere un'opinione... non penso accadrà mai, ma se per assurdo ci fosse un referendum che rimette in discussione l'aborto che si fa? votano solo quelle che hanno scelto se abortire o meno nella loro vita?
Quoto.
Fino a prova contraria ci hanno dotato, chi più chi meno, di intelletto.
E trovo normale che ognuno si faccia un'opinione della cosa.

Non è che devo provare tutto nella vita prima di poterne parlare... :roll: :roll:

#62
Anna73 ha scritto: Se invece un genitore decide di abortire (decisione che peraltro non penso nessuno prenda a cuor leggero), non capisco come puoi pensare di intrometterti e rianimare, contro il parere dei genitori, quel feto :?
Cosa ne sarà poi di quel bambino (ammesso e non concesso che sopravviva)? Chi si prenderà cura di lui?

a questo punto si dovrebbe vietare l'aborto, che senso ha far abortire per poi rianimare?
c'è qualcosa che mi sfugge in tutta questa storia...........

#63
al di là della decisione personalissima e già ampiamente discussa su down, malformazioni eccetra.... io su una cosa non sono assolutamnete d'accordo con Cla...il figlio è di entrambi i genitori...che cosa vuol dire che lui ha fatto solo l'1%??? crediamo ancora all'incidente? (% moooolto più bassa di quella che vogliono farci credere)...
no perchè se sono arrivata ad essere incinta è perchè con lui ne ho parlato, ne abbiamo discusso, la decisione l'abbiamo rpesa in due, in due abbiamo aspettato il risultato del test, delle beta, la prima ecogradfia... oppure crediamo verametne che al padre di tutto questo non gliene freghi nulla?

che poi sia la donna a portare fisicamente il peso pe ri nove mesi è un dettaglio, perchè anche se non l'ho mai sperimentato in rpima, ma credo che molte potrebbero confermare, credete verametne che durante quei nove mesi per ui non cambi nulla? forse non avrà i peidi gonfi, non avrà nausee e tutto il resto... ma ne è verametne fuori? se sì la colpa è di lei...

e se in una situazione in cui ci sarebbe da decidere aborto si/no i due avessero divergenze di opinioni...forse il problema è a monte.... :wink:
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#64
ela78 ha scritto:che poi sia la donna a portare fisicamente il peso pe ri nove mesi è un dettaglio
:shock: :?
Peccato che il lui in questione in quei nove mesi può fare le valigie e sparire, lei no. :roll:

#65
ela78 ha scritto:al di là della decisione personalissima e già ampiamente discussa su down, malformazioni eccetra.... io su una cosa non sono assolutamnete d'accordo con Cla...il figlio è di entrambi i genitori...che cosa vuol dire che lui ha fatto solo l'1%??? crediamo ancora all'incidente? (% moooolto più bassa di quella che vogliono farci credere)...
no perchè se sono arrivata ad essere incinta è perchè con lui ne ho parlato, ne abbiamo discusso, la decisione l'abbiamo rpesa in due, in due abbiamo aspettato il risultato del test, delle beta, la prima ecogradfia... oppure crediamo verametne che al padre di tutto questo non gliene freghi nulla?

che poi sia la donna a portare fisicamente il peso pe ri nove mesi è un dettaglio, perchè anche se non l'ho mai sperimentato in rpima, ma credo che molte potrebbero confermare, credete verametne che durante quei nove mesi per ui non cambi nulla? forse non avrà i peidi gonfi, non avrà nausee e tutto il resto... ma ne è verametne fuori? se sì la colpa è di lei...

e se in una situazione in cui ci sarebbe da decidere aborto si/no i due avessero divergenze di opinioni...forse il problema è a monte.... :wink:
Quanto mi fa piacere leggere queste cose scritte da una donna... :wink:

E, per inciso, è (fortunatamente) esattamente il pensiero di mia moglie.

#66
fedelyon ha scritto:
ela78 ha scritto:che poi sia la donna a portare fisicamente il peso pe ri nove mesi è un dettaglio
:shock: :?
Peccato che il lui in questione in quei nove mesi può fare le valigie e sparire, lei no. :roll:
Pensa che lei può decidere in autonomia di far sparire il bambino che porta dentro...
e senza fare le valigie... :roll: :roll: :roll:

#67
Steve1973 ha scritto:
fedelyon ha scritto:
ela78 ha scritto:che poi sia la donna a portare fisicamente il peso pe ri nove mesi è un dettaglio
:shock: :?
Peccato che il lui in questione in quei nove mesi può fare le valigie e sparire, lei no. :roll:
Pensa che lei può decidere in autonomia di far sparire il bambino che porta dentro...
e senza fare le valigie... :roll: :roll: :roll:
appunto.... poi fede il discorso era un altro... :wink:
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#68
Steve1973 ha scritto:
fedelyon ha scritto:
ela78 ha scritto:che poi sia la donna a portare fisicamente il peso pe ri nove mesi è un dettaglio
:shock: :?
Peccato che il lui in questione in quei nove mesi può fare le valigie e sparire, lei no. :roll:
Pensa che lei può decidere in autonomia di far sparire il bambino che porta dentro...
e senza fare le valigie... :roll: :roll: :roll:
Questo è un gioco di parole, Steve...
La realtà conferma che molti padri sono inseminatori irresponsabili che spesso si accorgono di questo strada facendo, col crescere di una panza che li mette in fuga.
Se "Dio" vuole che il figlio sia handicappato il fenomeno si amplifica ancora di più.
E non è il caso di raccontarsi favole.....
Forza Daniel!

#69
riffa&raffa ha scritto:Questo è un gioco di parole, Steve...
La realtà conferma che molti padri sono inseminatori irresponsabili che spesso si accorgono di questo strada facendo, col crescere di una panza che li mette in fuga.
Se "Dio" vuole che il figlio sia handicappato il fenomeno si amplifica ancora di più.
E non è il caso di raccontarsi favole.....
Esattamente. :?

#70
ela78 ha scritto:che poi sia la donna a portare fisicamente il peso pe ri nove mesi è un dettaglio
:shock: :?


Non trascurabile pero'.... e neppure completamente privo di rischi.

Per questo comunque la decisione insindacabile deve essere della donna. Che coinvolgera' il padre, se ha accanto un uomo degno di questo nome, oppure decidera' da sola

#71
che discorso difficile, l'aborto chiama in campo tutto il nostro essere, fede, ragione, etica, paure, rimpianti...
bha invidio tutti quelli che hanno idee chiare ...io non ne ho e come cattolica questo non mi fa onore...
capisco benissimo quello che dice steve, mio padre dice anche di peggio... sono due uomini cattolici e di forte moralità..
io propongo loro e a tutti quelli che si riconoscono in queste affermazioni o in simili solo i miei dubbi...
umanamente non me la sentirei di dire ad una bambina di 13 anni di tenere il frutto di una violenza magari esercitata dal padre, molto probabilmente la gravidanza sarebbe ancor più devastante ...
non me la sentirei di dire ad una donna di tenere il frutto di una violenza di gruppo
non so se sceglierei di morire per mettere al mondo un figlio quando magari a casa ne ho 2 che hanno bisogno di me...
questi sono i miei dubbi le mie incertezze...
poi ne ho altre, se sapessi che il bimbo che aspetto fosse totalmente incapace di avere una qualsiasi vita autonoma, se sapessi che a quel bimbo l'unica vita che gli si prospetta è quella di un vegetale che farei? Se decidessi di tenerlo alla mia morte cosa sarebbe di quel bimbo????
Credo anch'io che quel feto sia un bambino, credo anch'io che dare e togliere la vita spetti a Dio, ma i problemi che ho esposto prima sono così enormi che la domanda me la pongo e invidio steve perchè è così sicuro nella sua scelta ( e non lo dico in senso ironico credimi)
poi ci sono i casi in cui un figlio arriva quando non si vuole :roll: io lo terrei? Magari senza padre, soldi, o magari in un momento non" giusto"...? A questo rispondo in modo meno traumatico come ogni adulto le conseguenze di un atto sessuale mi sono note, quindi date le premesse ritengo sia giusto evitare di trovarsi in certe situazioni, l'aborto non è un contraccettivo e di questo sono fermamente convinta e non lo deve essere per nessuno indipendentemente dalla religione o dalle convinzioni di ognuno....
poi c'è il padre....decidere senza di lui ? Assurdo se si valuta una situazine di coppia normale, assurdo se il padre è una persona che vuole essere il padre, ma ci sono cmq situazioni in cui il padre e la madre non hanno la stessa idea , possono parlare, confrontarsi, ma se alla fine non arrivano alla stessa decisione che fare? In questo caso onestamente credo che la scelta ultima non possa essere che quella della donna, proprio e solo per quel fatto fisico che impedisce ad altri di decidere di te e del tuo corpo
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#72
Kalimeroxxx ha scritto:che discorso difficile, l'aborto chiama in campo tutto il nostro essere, fede, ragione, etica, paure, rimpianti...
bha invidio tutti quelli che hanno idee chiare ...io non ne ho e come cattolica questo non mi fa onore...
capisco benissimo quello che dice steve, mio padre dice anche di peggio... sono due uomini cattolici e di forte moralità..
io propongo loro e a tutti quelli che si riconoscono in queste affermazioni o in simili solo i miei dubbi...
umanamente non me la sentirei di dire ad una bambina di 13 anni di tenere il frutto di una violenza magari esercitata dal padre, molto probabilmente la gravidanza sarebbe ancor più devastante ...
non me la sentirei di dire ad una donna di tenere il frutto di una violenza di gruppo
non so se sceglierei di morire per mettere al mondo un figlio quando magari a casa ne ho 2 che hanno bisogno di me...
questi sono i miei dubbi le mie incertezze...
poi ne ho altre, se sapessi che il bimbo che aspetto fosse totalmente incapace di avere una qualsiasi vita autonoma, se sapessi che a quel bimbo l'unica vita che gli si prospetta è quella di un vegetale che farei? Se decidessi di tenerlo alla mia morte cosa sarebbe di quel bimbo????
Credo anch'io che quel feto sia un bambino, credo anch'io che dare e togliere la vita spetti a Dio, ma i problemi che ho esposto prima sono così enormi che la domanda me la pongo e invidio steve perchè è così sicuro nella sua scelta ( e non lo dico in senso ironico credimi)
poi ci sono i casi in cui un figlio arriva quando non si vuole :roll: io lo terrei? Magari senza padre, soldi, o magari in un momento non" giusto"...? A questo rispondo in modo meno traumatico come ogni adulto le conseguenze di un atto sessuale mi sono note, quindi date le premesse ritengo sia giusto evitare di trovarsi in certe situazioni, l'aborto non è un contraccettivo e di questo sono fermamente convinta e non lo deve essere per nessuno indipendentemente dalla religione o dalle convinzioni di ognuno....
poi c'è il padre....decidere senza di lui ? Assurdo se si valuta una situazine di coppia normale, assurdo se il padre è una persona che vuole essere il padre, ma ci sono cmq situazioni in cui il padre e la madre non hanno la stessa idea , possono parlare, confrontarsi, ma se alla fine non arrivano alla stessa decisione che fare? In questo caso onestamente credo che la scelta ultima non possa essere che quella della donna, proprio e solo per quel fatto fisico che impedisce ad altri di decidere di te e del tuo corpo
Noi avrei saputo dirlo meglio :oops: :oops:
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The Sisterhood of The Calf 38

#73
gebo ha scritto:
ela78 ha scritto:che poi sia la donna a portare fisicamente il peso pe ri nove mesi è un dettaglio
:shock: :?


Non trascurabile pero'.... e neppure completamente privo di rischi.

Per questo comunque la decisione insindacabile deve essere della donna. Che coinvolgera' il padre, se ha accanto un uomo degno di questo nome, oppure decidera' da sola
di tutto il mio discorso avete estrapolato questa frase che eprò non letta nel contesto in cui è stata scritta non ha senso, non quello che gli ho dato io.

io non parlao di situazioni estreme, ma della normalità, e rispondevo a cla che poneva come dogma assoluto il fatto che l'uomo inteso come maschio non debba MAI interessarsi di quest'argomento, che questa decisione spetti SOLO ed UNICAMENTE alla donna..
ecco per me in una relazione, in un rapporto di coppia, normale e stabile è un'assurdità.

ovvio che poi ci siano casi estremi, casi diversi eccetra... ma per favore se volete fare delle polemiche è un conto, ma mettermi in bocca cose che non ho detto non va bene.
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#74
Lettera Aperta a Giuliano Ferrara:

"Caro Perrino,
io vorrei scrivere a Ferrara ma siccome non so come raggiungerlo e non credo che lui abbia tempo per aprire la mia mail, scrivo a voi di Affaritaliani sperando che dalle vostre pagine video il messaggio arrivi prima, forte e chiaro.
Nella odierna polemica di Ferrara con il ministro Turco, egli afferma che: "Il ministro dovrebbe domandarsi, … perchè la signora che ha deciso di abortire non abbia incontrato sulla sua strada procedure, strutture e persone in grado di spiegarle bene che non era sola, che la comunità si associava a lei per ascoltarla, aiutarla a superare il suo rifiuto di maternità con argomenti solidali di tipo scientifico, assistenziale e psicologico."

Il nascituro era affetto dalla sindrome Klinefelter che ha un quadro clinico complesso ma certamente non tragico come molte malattie genetiche; comunque spesso associata a disturbi caratteriali con livello intellettivo di regola inferiore al normale.
Io sono un'esperta in materia un po' perché, come dice mio padre e tutti quelli che mi conoscono, caratterialmente sono tanto rompicoglioni ma soprattutto perché, a causa di un parto andato male, ho avuto una paralisi cerebrale che risulta in un livello intellettivo al di sotto delle mie aspettative. Non che io sia proprio "tonta" ma insomma non riesco a gestire contemporaneamente molte variabili quando devo articolare un discorso o un ragionamento. Sono una persona semplice che capisce l'essenziale.

Da esperta posso assicurare a Ferrara che persone con handicap, al di là dell'esistenza di strutture assistenziali, sono sole, sono umanamente sole, non hanno con chi compartire la propria esistenza malandata. Noi, handicappati italiani, siamo fortunati perché gli italiani sono brava gente e in molti batte un cuore caldo: siamo il paese più solidale al mondo e sono milioni le persone che fanno volontariato partendo dalle più varie motivazioni.

Ma anche il migliore tra i volontari non riuscirà mai a raggiungere con noi la prossimità dell'amore che quello vero è senza motivo. La nostra vita, per farla breve Ferrara mio caro, è amara. E soli sono i nostri genitori ed amara è la loro vita: il rifiuto della maternità di quella signora è più che comprensibile.

Insomma io credo che Ferrara, anche se ha dei coglioni molto piccoli e delle mammelle molto grosse, non possa veramente aprir bocca sulla scelta della signora di abortire perché non sa di cosa sta parlando. Se volesse imparare per poter parlare con cognizione di causa, potrebbe prendermi in affido temporaneo, farmi vivere con lui, insegnarmi il mestiere di giornalista (a me piace molto scrivere), darmi da mangiare; insomma avermi sul gobbo per un paio d'anni almeno. Alla fine credo che diventerà così competente che senza dubbio potrà riuscire un ottimo ministro della sanità, un carismatico ed intelligente membro della comunità che si associa alle persone che vivono nel dolore e parla anche in loro nome.
Per il momento però stia zitto.

Cordiali saluti
Olga Andreoli
(scritto con mio papà)




A QUESTO PUNTO VORREI ANCHE FAR NOTARE LA MWERAVIGLIOSA UMANITà DI GIULIANO FERRARA (A CUI IL PROBLEMA DEVE STARE SINCERAMENTE A CUORE) NELLA RISPOSTA FORNITA ALLA PORTATRICE DI HANDICAP TRAMITE IL SITO "AFFARI ITALIANI"

" Ore 13:31 - Affari Italiani contatta Giuliano Ferrara per avere una risposta alla lettera che Olga Andreoli ha scritto al direttore de Il Foglio. Impegnato, forse, nella preparazione della raccolta firme per la sua lista, non dimostra molta voglia di parlare.
"Sto lavorando, non ho tempo. Di che cosa si tratta?", chiede Ferrara. Il tema è quello dell'aborto. Olga scrive: 'Alla nascita ho avuto una paralisi cerebrale...'. "Quindi? Era meglio se non fossi nata? E' questo il punto?", domanda il direttore de Il Foglio.
Proviamo a rispondere sempre con le parole di Olga: 'Ferrara non sa di cosa parla perché...'.

"Arrivederci".

Ore 13:33 - Ferrara attacca il telefono e chiude la comunicazione.



Ecco....
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#75
RIPORTO l'intervista al professore di Genetica dell'università San Raffaele di Milano, Edoardo Boncinelli:


"Mettere al mondo un figlio malato è come infliggere una tortura a lui e a chi gli sta intorno" Edoardo Boncinelli, genetista e professore all’Università San Raffaele di Milano, interviene nel dibattito sull'aborto.
Olga, una ragazza handicappata ha scritto a Ferrara sull'aborto: "Alla nascita ho avuto una paralisi cerebrale... Ferrara non sa di cosa parla... per ora stia zitto"
"E' un terreno molto scivoloso. Di fronte al caso di malattie genetiche come quella di Olga sono possibili due atteggiamenti: quello di chi non c'è passato direttamente e tende a considerarli con distacco o quello di chi è coinvolto. Solo avere un malato in casa rende consapevoli di ciò che vuole dire. Una cosa deve essere chiara: mettere al mondo un figlio malato è come infliggere una tortura a lui e a chi gli sta intorno".

Aggiunge: "Parlo in primis da scienziato. Ho assistito a dei casi che nessuno ha visto".

Come si stabiliscono i casi di gravidanza a cui si deve porre fine? E come si arriva a dare un limite alla casistica?
"La visione moderna delle cose, in campo scientifico, è sempre basata su una casistica. I principi generali sono ciechi e sordi. Bisogna giudicare caso per caso. Poi, ci sono malattie ereditarie note da 30, 40, 50 anni o anche scoperte da poco che presentano un quadro così drammatico su cui è molto difficile intervenire".

Il criterio corretto sarebbe...
"La scienza dovrebbe procedere per analisi dei casi specifici. In genere però vengono studiati dei protocolli di riferimento in base ai quali si sceglie una via piuttosto che un'altra".

"Il vero problema è: si vuole vivere e basta o vivere bene? La civiltà e la scienza hanno lavorato per la seconda ipotesi. E' anche vero che la scienza non può essere interpellata solo per dirimere le questioni e tirare fuori le castagne dal fuoco. Poniamoci il primo quesito. Capiamo davvero e poi agiamo con coerenza".

Come giudica Giuliano Ferrara?
"Ferrara è un gran furbo. Non so nemmeno se ci crede in quello che dice. Il fatto è che al momeno gli serve per la campagna elettorale e sa che è un argomento ancora caro a tanta gente".
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