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Informazioni sull' acrilico.. a che livello si colloca?

#1
salve,
Sto cercando un po di chiarezza riguardo alle tipologie di materiali coi quali può essere realizzata/trattata una cucina moderna.

E' un mese che giro per showroom e, in base ai miei gusti, mi sono stati proposti i seguenti materiali:

(Confermatemi se ciò che elenco è giusto)

laccato lucido: è certamente il più bello ma anche il più costoso rispetto a tutte le altre alternative, in base al nostro budget lo abbiamo scartato.

polimerico: la via di mezzo tra il laminato e il laccato, potrebbe fare al caso mio, anche se la lucidità è vistosamente minore rispetto al laccato mi sembra migliore del laminato.

laminato lucido su 2 o 4 lati: dovrebbe essere il meno costoso, sui bordi è un po scadente.

acrilico: vistosamente uguale se non migliore rispetto al laccato, prezzo pressappoco uguale al polimerico (ottimo prezzo per il materiale che è!)



A questo punto voi direte: Perchè hai tutti questi dubbi? Vai per l'acrilico!


E invece di dubbi ne ho parecchi, in quanto questo acrilico me lo ha proposto un solo mobiliere, ad altri l'ho addirittura chiesto e non ne conoscevano l'esistenza.
Come mai nessuno conosce questo materiale? E' nuvo?
Mi pare stranissimo che nessuno conosca questo materiale, in quanto alla vista è un laccato, e come costi è un polimerico...
Nessuno lo conosce, costa poco, ed bello.
A voi non vi sembra che qualcosa non torni?
Mi sapete illuminare?

#2
fai da apripista... compra la cucina e tra 6 mesi ci racconti come va... :lol:
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#3
probabilmente quel mobiliere definisce acrilico il polimerico lucido, in parte anche giustamente, infatti il polimerico quando opaco è (al 99%) PVC (polivinilcloruro) mentre quando lucido si usano materie plastiche diverse (mi pare che ora stiano uscendo i PET) mentre prima genericamente si parlava di acrilico....

#4
provetto ha scritto:probabilmente quel mobiliere definisce acrilico il polimerico lucido, in parte anche giustamente, infatti il polimerico quando opaco è (al 99%) PVC (polivinilcloruro) mentre quando lucido si usano materie plastiche diverse (mi pare che ora stiano uscendo i PET) mentre prima genericamente si parlava di acrilico....
è quello che pensavo anch'io... mi è venuto il dubbio quando l'utente ha detto che l'acrilico gli ha fatto un'impressione migliore del polimerico lucido... bhooo...

comunque, su wikipedia c'e' scritto che l'acrilico è un polimerico...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#5
probabilmente quel mobiliere definisce acrilico il polimerico lucido
No.. assolutamente no.. questo ve lo assicuro perchè le cucine erano una accanto all'altra. Il polimerico è leggermete stondato negli angoli, l'altro invece ha un angolo netto; poi si vede proprio la differenza di brillantezza, il polimerico, per quanto buono, si vede che è meno lucente e in certi casi ha anceh una superficie meno "precisa", l'acrilico è come una carrozzeria di una macchina.

#7
allora stiamo parlando di lastre tipo corian lucide, in questo caso la definizione acrilico è giusta, esempio di questo materiale è il parapan,
anche se mi sembra strano che questo materiale costi come un polimerico....

#8
provetto ha scritto: anche se mi sembra strano che questo materiale costi come un polimerico....
infatti.... magari se la giocano con spessori tipo 4/10...
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#10
Io ho visto un campione e mi sembra in tutto e per tutto un polimerico (come scrive mau con un'estetica superiore).
In settimana dovrei saperne di più.
L'amarezza della bassa qualità permane a lungo dopo aver dimenticato la dolcezza del basso prezzo.

#11
provetto ha scritto:MauMTS1000
siccome siamo curiosi... ci dici marca e modello di cucina che usa queste ante in acrilico.
Ciao Provetto, l'Arredo 3 ha la nuova cucina Lux in acrilico e bordo abs, lo definisce sul listino materiale coestruso p.m.m.a. (acrilico). Poi mi sembra che Scavolini abbia prodotto similare, è in uscita anche Record cucine, ma vedrai che a ruota ne seguiranno altre, a detta generale è il prodotto del futuro, poi ti dirò che chi vivrà vedrà.. :lol:

#12
navigando in rete, ho trovato un documento dell Festo che parla di vetro acrilico estruso (comunemente chiamato plexiglass)... a chi interessa: http://www.festool.it/html/Italia/app/rotex/526.pdf

questo mi fa propendere per l'ipotesi che si tratti del noto plexiglass....
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#13
Polimetilmetacrilato
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Il polimetilmetacrilato (in forma abbreviata PMMA) è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile, estere dell'acido metacrilico, noto anche con i nomi commerciali di Plexiglas, Vitroflex, Limacryl, Perspex, e Lucite.

formula di struttura del PMMAChimicamente, è il polimero del metacrilato di metile.

Questo materiale fu sviluppato nel 1928 in vari laboratori e immesso sul mercato nel 1933 dall'industria chimica tedesca Röhm.

Di norma è molto trasparente, più del vetro al punto che possiede caratteristiche di comportamento assimilabili alla fibra ottica per qualità di trasparenza, e con la proprietà di essere più o meno in percentuali diverse, infrangibile a seconda della sua "mescola". Per queste caratteristiche è usato nella fabbricazione di vetri di sicurezza e articoli similari, nei presidi antinfortunistici, nell'oggettistica d'arredamento o architettonica in genere.

Indice [nascondi]
1 Proprietà
2 Utilizzi
3 Voci correlate
4 Collegamenti esterni



Proprietà [modifica]
Il PMMA è spesso usato in alternativa al vetro; alcune delle differenze tra i due materiali sono le seguenti:

la densità: quella del PMMA è 1,19 g/cm3, circa la metà di quella del vetro
il PMMA è infrangibile
il PMMA è più tenero e sensibile ai graffi e alle abrasioni; a questo generalmente si ovvia con un opportuno rivestimento
il PMMA può essere modellato per riscaldamento a temperature relativamente basse (100°C circa)
il PMMA è più trasparente del vetro alla luce visibile
A differenza del vetro, il PMMA non ferma la luce ultravioletta, quando necessario viene pertanto rivestito con pellicole apposite
il PMMA è trasparente alla luce infrarossa fino a 2800 nm, mentre la luce di lunghezze d'onda maggiori viene sostanzialmente bloccata. Esistono specifiche formulazioni di PMMA atte a bloccare la luce visibile e a lasciar passare la luce infrarossa di un dato intervallo di frequenze (usate, ad esempio, nei telecomandi e nei sensori rivelatori di fonti di calore)
Pezzi di PMMA possono essere saldati a freddo usando adesivi a base di cianoacrilati oppure sciogliendone gli strati superficiali con un opportuno solvente - diclorometano o cloroformio. La giuntura che si crea è quasi invisibile. Gli spigoli vivi del PMMA possono inoltre essere facilmente lucidati e resi trasparenti.

Il PMMA brucia in presenza di aria a temperature superiori a 460°C; la sua combustione completa produce anidride carbonica e acqua.

Analogo al PMMA, ma con un atomo di idrogeno al posto del gruppo metile (CH3) che sporge dalla catena principale, è il polimetilacrilato, un polimero che si presenta come una gomma morbida.


Utilizzi [modifica]
Tra gli esempi delle sue applicazioni si annoverano i fanali posteriori delle automobili, le barriere di protezione negli stadi e le grandi finestre degli acquari. Viene usato anche nella produzione dei "laser disc" (videodischi) e occasionalmente nella produzione dei DVD; per questi ultimi (e per i CD) è tuttavia preferito il più costoso policarbonato, per via della sua migliore resistenza all'umidità.

La vernice acrilica consiste essenzialmente di una sospensione di PMMA in acqua, stabilizzata con opportuni composti tensioattivi, dato che il PMMA è idrofobo.

Il PMMA possiede un buon grado di biocompatibilità con i tessuti umani, viene per questo usato nella produzione di lenti intraoculari per la cura della cataratta. Anche le lenti a contatto rigide sono realizzate con questo polimero; alcuni tipi di lenti a contatto morbide sono invece realizzate con polimeri simili, dove però il monomero acrilico ospita sulla sua struttura uno o più gruppi ossidrile, in modo da rendere il polimero maggiormente idrofilo, HEMA (idrossietilmetacrilato)

In ortopedia il PMMA è usato come "cemento" per fissare impianti, per rimodellare parti di osso perdute o "riparare" vertebre fratturate (Vertebroplastica). Viene commercializzato in forma di polvere da miscelare al momento dell'uso con metacrilato di metile (MMA) liquido per formare una pasta che indurisce gradualmente. Nei pazienti trattati in questo modo, l'odore del metacrilato di metile può essere percepibile nel loro respiro. Benché il PMMA sia biocompatibile, l'MMA è una sostanza irritante. Anche le otturazioni dentali sono realizzate con un "cemento" analogo. In chirurgia estetica, iniezioni di micro-sfere di PMMA sotto pelle vengono usate per ridurre rughe e cicatrici.

Il PMMA è un materiale sensibile alla corrente che lo attraversa e perciò viene utilizzato anche nell'industria microelettronica nei processi di litografia elettronica. Utilizzato pure per l'elevata conducibilità della luce viene impiegato anche per la realizzazione di fibra ottica.

In radiologia il perspex e' usato per la creazione di fantocci usati per ricerca o per le prove di qualita'.
è possibile trovare soddisfazione in piaceri visivi che non sono complicati da teorie (P.C.Johnson)
Non discuto più con gli stupidi, prima ti trascinano al loro livello, poi ti battono per esperienza :)

#14
anvediiiiiiiii....

se aspettavo il 2010 mi prendevo una cucina in polimetalcrilatocrilico!!

sarebbe meglio facessero materiali nuovi basandosi sullo stratificato anzichè su plastica e petrolio ma vabbehhhh
teniamoci sta cucina in fibra artificiale !!! pfui!!!

#15
x ccd&c (scusate il gioco di parole)

Ho "studiato" un'anta in acrilico. Dunqueeee....

E' postformata due lati raggio 1mm. Ti dice niente? :wink:

Bordo in tinta con accoppiatura direi invisibile.

L'acrilico è una "vernice" che viene data sopra (l'anta come ha spiegato qualcuno prima) infatti l'anta arriva con la protezione. Una volta tolta devi aspettare un pò di tempo prima di pulirla in modo che questa verniciatura diventi "inattaccabile".

Effettivamente a prima vista sembra un laccato lucido. Una differenza estetica con il polimerico è l'assenza di stondature (seppur minime) sull'anta.
L'amarezza della bassa qualità permane a lungo dopo aver dimenticato la dolcezza del basso prezzo.