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#3
Le differenze fondamentali sono, in ordine di importanza:

Taglio
Selezione
Stagionatura/trattamento
Stratificazione (per i lamellari)
Essenza
Verniciatura

Come vedi il tipo di legno, di per se, è tra le ultime cose da vedere, la cosa più importante è affidarsi ad una ditta seria con esperienza di lunga data sulla scelta dei legni di cui si approvvigiona e da come li tratta....
Poi che sia pino o rovere, poco importa, se ben lavorato qualsiasi legno dura per sempre...
Viceversa se tattato male marcisce pure il legno santo...

bye

#4
wildshark ha scritto:Le differenze fondamentali sono, in ordine di importanza:

Taglio
Selezione
Stagionatura/trattamento
Stratificazione (per i lamellari)
Essenza
Verniciatura

Come vedi il tipo di legno, di per se, è tra le ultime cose da vedere, la cosa più importante è affidarsi ad una ditta seria con esperienza di lunga data sulla scelta dei legni di cui si approvvigiona e da come li tratta....
Poi che sia pino o rovere, poco importa, se ben lavorato qualsiasi legno dura per sempre...
Viceversa se tattato male marcisce pure il legno santo...

bye

Grazie mille!! Ehm scusa ancora per la mia ignoranza ma sono proprio nella fase inziale, secondo te come devono essere taglio, selezione, stagionatura ecc...?
claudia

#5
eheh... i processi industriali attuali prescindono un po' da quello che è l'ideale...
Appunto dico, affidati ad una buona ditta con esperienza del settore, ad un buon serramentista che non ti farà penare, per montare le finestre, per manutenerle ecc...
Per curiosità ti dico un po di cose, ma ti premetto che non potrai ne esigerle ne verificarle su quello che compri....
Taglio: il taglio radiale dei tronchi garantisce tavole parallele, e meno soggette a "imbarcarsi" (ma è più dispendioso in termini di materiale....) e nel tempo si è un po' perso questo metodo, a vantaggio del taglio parallelo sempre e comunque.
Selezione: ci vuole un intenditore che sappia scegliere i tronchi, le partite di legname, il legno è come il vino ... non è tutto uguale...
Stagionatura/trattamento oggi non si mette più il legno ad invecchiare nei capannoni, ma si passa nei forni nelle autoclavi, viene impregnato con antimuffa/antitarlo/antinvecciamenti vari.... inutile dire che meglio si fa' più ti dura...
Stratificazione: il modo in cui vengono sovrapposte le tavole, i calibri, la colla con cui si incollano, la quantità, la pressione di serraggio, fanno si che la materia prima sia più o meno stabile...rispetto ad una volta gli standard si sono alzati di molto, questo però non elimina il fatto che c'è chi lo fa' meglio e chi lo fa' peggio...

Fare un buon oggetto di legno (tutto legno) è un lavoro da maestri falegnami... anche se industriali, non da fabbrica di giocattoli....

Beh forse ti ho incasinato le idee più di quanto no fossero prima... hehehe
Bye

#6
Secondo me o sei un intenditore e hai un laboratorio o ti devi fidare del fornitore. Le uniche informazioni sicure sono l'essenza, se è massello o lamellare e forse il tipo di vernciatura.

Il pino a abete sono i più morbidi.
Il larice è meglio
Il rovere è meglio ancora.
L'hemlock è adatto a essere laccato

Il lamellare non ha nodi e quindi è più resistente, ma cambia anche l'estetica.

piccole delucidazioni

#7
nella cantieristica, 99 su 100, usano il serramento piu' economico in assoluto che e' il pino massiccio, magari da cooperativa.
poi sicuramente di meglio c'e' il lamellare piu' stabile, poi abete, hemlock, ,okume', mogano, rovere, tek ( in pochi lo fanno, prodotto di nicchia, molto costoso, ma sicuramente non marciscente)
ricorda!, chi piu' spende meno spende!