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Re: riflettiamo... siamo arrivati al punto di non ritorno...

#2
Bah...

Sua moglie può trovarsi un altro lavoro....
Hanno fatto il variabile sapendo dei rischi che si corrono...

Lo sfogo finale è corretto e ci sta tutto, ma anche io vivo tutti i giorni con la consapevolezza che può essere l'ultimo...

Invocare l'aiuto dello STATO, è, dal mio punto di vista, deresponsabilizzarsi...
Se andasse all'estero sarebbe peggio, perchè all'estero (Germania, Francia, USA...) se non sei cittadino, non hai diritto a niente (mica come da noi...).
L'unica cosa giusta è vendere e andare in affitto, anche se lui stesso ammette che il mercato immobiliare è in crisi.

Sarò borghese, sarò quel che volete, ma io la penso così...

Saluti

Macs

#3
un po' la penso anch'io come te... e trovo non giusto che lo stato intervenga per coloro che hanno scelto un mutuo a tasso variabile... Conosco amici che hanno fatto il passo piu' lungo della gamba, e di cuore mi dispiace, ma perchè ora devono pagare tutti per le loro scelte azzardate? Potevano scegliere una casa comunque decorosa senza impegnarsi oltre misura. L'unica cose che non mi torna, e' come sia possibile non vivere con uno stipendio di 1900 euro?? Cavolo, non voglio tirar fuori la solita retorica, ma in era pre euro, uno entrata di questo tipo permetteva un ben altro stile di vita. Quasi quattro (4!) milioni al mese! Ma dov'e' stato lo stato per tutto questo tempo, chi doveva tutelare i cittadini, controllare che non accadesse tutto quanto e' stato fatto fino al tracollo di oggi? I soliti noti ci hanno speculato, i soliti disgraziati pagano. Si parla tanto del caro petrolio, ma ancora non ho sentito da alcuna fonte riporatare i bilanci di ENI e la ripartizione pazzesca degli utili ai soci... ma al solito nel paese italì si finisce per gestire le situazioni "emergenza" evitando di affrontare seriamente i reali mali del paese...

#4
le possibilità per metter da parte più soldi al mese sono molteplici, è vero.
ma non trovo giusto che solo le persone si debbano arrangiare perché gli stipendi possono arrivare ad essere di 450 euro, perché i prezzi aumentano ma i salari no, perché uno stato sociale non esiste.

certo, possiamo tutti arrangiarci più di quanto già non facciamo, ma trovo anche giusto che si esprima la rabbia verso uno stato che dovrebbe aiutare i suoi cittadini e pensare a delle politiche sociali atte a salvaguardare le famiglie, anziché concentrarsi sulle intercettazioni!