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#61
ewok io onestamente non credo che la portinaia di turno che festeggiava per obama senta chissà che cambiamento, nello specifico quella di qui avrebbe fatto la stessa festa per il vincitore dell'isola dei famosi, il punto è che il bombardamento mediatico fa MOOOOOOOLTA presa soprattutto sulle persone che magari sono meno informate... :roll:
poi per il resto spero che obama sia anche meglio delle più ottimistiche impressioni, e pur riconoscendo l'importanza del rapporto tra il nostro paese e quello americano cmq una ricaduta a cascata di cambiamento la vedo...ecco diciamo ...scarsamente probabile
ti ricordo che siamo ancora in un paese dove la gente per offendersi si dà reciprocamente del fascista o del comunista...ma che cambiamento vuoi vedere?
ok magari sarò cinica ecco :?
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#62
Penso che sia straordinario il solo fatto che 1) un giovane 2) di colore 3) figlio di un Keniano 4) proveniente da una famiglia normale sia riuscito a diventare Presidente degli Stati Uniti, con un così ampio consenso.

Penso che sia bello che le persone, anche quelle comuni, "sentano" la straordinarietà di questo evento, che in questo momento viene sottolineata da tutte le più importanti personalità del mondo, perfino dallo stesso Bush.

#63
"Tutti gli americani devono essere orgogliosi, non importa come hanno votato, perché ieri hanno fatto la storia". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti George W. Bush in una dichiarazione dalla Casa Bianca, commentando l'elezione di Obama, che rappresenta "un sogno che si è realizzato" per la generazione del movimento dei diritti civili.
Il presidente George W. Bush ha detto oggi che Barack Obama ha ottenuto una "notevole vittoria" nelle elezioni di ieri ed ha promesso "completa cooperazione" al suo successore.
Il presidente George W. Bush ha detto oggi che "sarà uno spettacolo emozionante vedere Barack Obama, la moglie Michelle e le loro figlie meravigliose varcare la soglia della Casa Bianca".
"So che milioni di americani saranno pieni di orgoglio nel testimoniare questo momento così pieno di ispirazione che così tante persone hanno sognato così a lungo".

Ecco sono parole come queste che mi fanno sentire l'Italia un paese della preistoria.

#64
moon ha scritto:
EWOK ha scritto:> la portinaia, il fruttivendolo, il collega che non parla mai di politica, gli anziani, i giovani, gli studenti, i disoccupati e tutto il resto degli italiani che in ogni parte che vai senti dire Obama e McCain
non voglio essere pessimista, ma credo molto sia dovuto all'incredibile battage pubblicitario che c'è dietro l'elezione del presidente americano. non dimentichiamo che si tratta di un evento organizzato magistralmente da grandissimi esperti di marketing :roll:
Il punto è che il battage plubbicitario ( ed io aggiungo televisivo) è principalmente organizzato per le gli americani e gli elettori all'estero ( fatto sta che alcuni di voi hanno fatto proprio notare che per la sua campagna non è venuto in Italia) eppure sono due anni che ci propinano le campagne presidenziali. Prima lo scontro tra lui e Ilary, poi per la scelta del Vice ed ora lo scontro vero e proprio.
Comunque non credo che questo vociare sia solo perchè la gente ne ha sentito parlare per molto tempo. Ricordo benissimo che quando fu rieletto Bush Jr la cosa era passata abbastanza indifferentemente.
Come dice Cla' sicuramente ( e questa forse è la parte più triste di tutta la cosa) molti sono rimasti colpiti per il colore della sua pelle però se si ascolta bene come la gente ne parla noto che spesso questo fattore non viene citato ( non almeno in primis), la cosa che molti evidenziano è proprio l'età ( forse perchè noi politicamente soffriamo di questa mancanza ?) e il cambiamento che forse apporterà ( comunque un democraticp dopo 8 anni di un repubblicano è già una svolta)


comunque in comunicazione e marketing pubblicitario noi Italiani dovremmo saperne parecchio ormai :D
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" l'utente invisibile"

#65
Steve1973 ha scritto: Verissimo. :wink:
E Obama è stato bravissimo a cavalcare questa cosa nel suo paese.

D'altra parte, dopo 8 anni di Bush, e con le crisi che hanno vissuto gli americani, era scontato che si cercasse un cambiamento netto.
E che la stessa cosa venisse auspicata dal mondo intero, Italia inclusa.

Peccato che, come al solito, se uno dovesse chiedere al 95% (e sono ottimista) delle persone che oggi parlano di Obama cosa ne pensa della politica estera, dell'economia o delle misure sociali, questi non saprebbero rispondere...
Per cui è il solito "cambiamento" all'italiana...

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Per quanto riguarda quel blog riportato da Ewok... beh... è chiaro che ognuno è libero di scrivere quello che vuole, ma prenderlo come spunto di ragionamento mi sembra assolutamente una forzatura, così come considerarlo non politicizzato, visto che riconduce come sempre ogni tipo di male in Italia a una sola persona... :roll: :roll:

è vero sicuramente molte delle persone che ne parlano non sanno proprio niente di politica estera, economia e misure sociali ed è proprio quello che tenta di dire il commentatore. Però anche le persone più impensabili ne parlano!
In America secondo il commentatore c'è stato il colpo d'ala in Italia forse un barlume di speranza.

Con il commento che ho riportato non volevo forzare proprio nessuno verso uno spunto di ragionamento, mi spiace se si percepisce questo.

Ripeto forse lo vedi policizzato perchè cita il nostro caro presidente del consiglio ma se togli il suo nome allora può essere tranquillamente ricondotto a qualsiasi parte politica, o no?
8)
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" l'utente invisibile"

#66
Kalimeroxxx ha scritto:ok magari sarò cinica ecco :?
Cinica no, o almeno non credo più di tutti gli altri Italiani che ormai sono delusi e rassegnati alla situazione in cui viviamo.
Ma forse come dicono molti stiamo ancora troppo bene per comprendere verso cosa stiamo andando incontro.
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" l'utente invisibile"

#67
Ewok, per quanto mi riguarda, i punti fermi del mio pensiero oggi sono i seguenti:

- Sono molto felice per la scelta degli americani
- Sono convinto possa essere veramente un uomo del cambiamento, anche se le ragioni per cui lo si invoca come salvatore della patria devono tutte essere chiaramente dimostrate sul campo
- Sono convinto che quanto stia succedendo in Italia si solo frutto di un bombardamento mediatico e della volontà comunque di avere qualcosa di diverso da Bush come referente
- Sono convinto che +/- l'80% delle persone che vengono citate in quel blog parlerebbero allo stesso modo per un vincitore di un reality, di miss Italia o di Sanremo.
- Non sono convinto che in Italia si stia così male come qualcuno sta dicendo, o comunque peggio di molti altri stati a noi vicini.
- Non sono convinto che i malesseri dell'Italia siano tutti colpa di Berlusconi

Quanto sopra è chiaramente riportato in maniera molto riassuntiva e semplicistica.

#68
Non e' neppure giusto considerare Obama un prodotto di marketing

I suoi discorsi sono decisamente convincenti, quando parla dei suoi progetti per la copertura sanitaria, dei progetti sull'educazione, in politica estera e' stato chiarissimo sul fatto che per combattere il terrorismo la priorita' sono Afganistan e Pakistan, l'Iraq disperde risorse che sarebbero meglio impiegate altrove. Come e' stato chiarissimo nel dire che per offrire un taglio delle tasse ai redditi piu' bassi aumentera' l'aliquota sui redditi superiori a 250mila dollari.

E' riuscito a convincere gli americani che fosse possibile tornare a credere in una politica etica, perche' ascoltandolo ti convinci che lui e' il primo a credere a quel che ti dice.

Qualche idiota in Italia ha sostenuto che sia simile a SB.

Sono diversi come il giorno dalla notte: Obama parla anche troppo serio, non ammicca, ha un tono quasi ieratico, veniva criticato perche' "troppo professorino". Per assurdo assomiglia di piu' ad un Card. Martini che a Silviuccio nostro

#69
personalmente sono stanca. :roll:

stanca di vedere il tg 1 tg 2 e tg 3 e il tg 5 (fede no è + forte di me) e vedere quanto spazio viene dato ad una parte politica..
stanca di sentire SB dire che i giornali e i telegiornali sono in mano alla sx.
detto da un editore e proprietario 3 reti televisive sarebbe quasi comico se il 50% delle persone che l'ascolta non gli desse ragione. :roll:
stanca di vedere la faccia di Bonaiuti che TUTTE LE SERE ci dice che Veltroni è alla frutta... che è finito.. che non sa + che dire.
stanca di vedere SB che dice che farà intervenire l'esercito per poi dire che non è vero che non ha mai detto che farà intervenire l'esercito.. stanca di vergognarmi tutte le volte che SB parla. perchè è italiano e lo sono anch'io.. pensando che è il nostro presidente del consiglio e mi rapprensenta.. LUI MI RAPPRESENTA NEL MONDO. :shock:. mi vengono i brividi.
stanca di questa sx che non fa niente... che sa solo litigare e non capisce che così gli italiani non avranno mia fiducia in loro e saremmo sempre in mano a quest'uomini qua. :roll:

e lo voglio anch'io un barack a cui dare il mio appoggio. :(
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#70
lore come al solito ti quoto. E sottolineo soprattutto che non ne posso più di non avere alternative. E mi arrabbio con me stessa e con la mia generazione per non essere capace di crearle queste alternative :?
The sisterhood of The Calf 40

#71
Pare che io sia l'unica in tutto il forum (o in tutto il mondo?) che tifava McCain (o almeno l'unica che lo dice :wink: ) :lol: :lol:
A parte ogni altra considerazione, non sono immune al significato ideologico e culturale di questo voto, e mi auguro che nei prossimi mesi scopriremo che dietro il carisma Obama c'è anche la sostanza che tutti si aspettano, e che non si tratta solo di un fenomeno mediatico creato da internet e dai giornali.
La sua età mi fa temere scarsa esperienza e una capacità di affrontare e risolvere le situazioni non adeguata alla difficoltà del momento, ma ormai il nuovo presidente è lui, e spero che saprà fare bene, nell'interesse di tutti.
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The Sisterhood of The Calf 38

#72
Chicago, 5 nov. - Sperare e ricostruire sono le parole chiave del discorso della vittoria che Barack Obama ha tenuto di fronte a 200mila persone al Grant Park di Chicago:
TUTTO E' POSSIBILE "Se c'e' qualcuno che ancora dubita del fatto che l'America sia la terra in cui tutto e' possibile, che ancora si chiede quanto sia vivo il sogno dei nostri padri fondatori, questa notte e' la risposta che gli diamo".
E PLURIBUS UNUM "Gli americani hanno mandato un messaggio al mondo: non siamo mai stati solo un insieme di individui o un insieme di stati rossi e stati blu: noi siamo e saremo sempre gli Stati Uniti d'America".
E' ORA DI CAMBIARE "Abbiamo atteso a lungo, ma stanotte, grazie a quello che abbiamo fatto oggi, in questo preciso momento, in America e' arrivato il cambiamento".
ONORE AGLI SCONFITTI "Il senatore McCain ha combattuto a lungo e duramente in questa campagna. E ha combattuto anche piu' a lungo e piu' duramente per il Paese che ama. Sono ansioso di lavorare con lui per rinnovare le promesse di questa nazione"
DAI PORTICATI DI CHARLESTON AL COLONNATO DELLA CASA BIANCA "Non sono mai stato il candidato piu' probabile per questo incarico. Abbiamo cominciato senza molto denaro e senza molti appoggi. La nostra campagna non e' stata covata nei saloni di Washington. E' cominciata nei cortili di Des Moines, nei soggiorni di Concord e sui porticati di Charleston"
LE SFIDE DEL DOMANI "So che non avete fatto tutto questo solo per vincere un'elezione. E che non l'avete fatto per me. L'avete fatto perche' comprendete l'enormita' dei compiti che ci aspettano. Anche mentre siamo qui a festeggiare sappiamo che le sfide che domani dovremo affrontare sono le piu' grandi della nostra esistenza: due guerre, un pianeta in pericolo e la peggiore crisi finanziaria da un secolo a questa parte. Ci sono nuove energie da sfruttare, nuovi posti di lavoro da creare, nuove scuole da costruire, minacce da affrontare ed alleanze da riparare"
UNA STRADA LUNGA E DIFFICILE "La strada sara' lunga e in salita. Potremmo non riuscire a percorrerla tutta in un anno e forse neppure in un intero mandato. Ma non sono mai stato cosi' pieno di speranza come lo sono stasera e vi prometto che arriveremo in cima, tutti insieme, come una nazione"
MATTONE SU MATTONE "Vi chiedero' di unirvi e lavorare per ricostruire questa nazione nell'unico modo in cui si e' fatto da 221 anni: isolato dopo isolato, mattone dopo mattone, mano callosa dopo mano callosa"
WALL STREET VS MAIN STREET "Ricordiamoci - se questa crisi cui ha insegnato qualcosa - che non possiamo avere una Wall Street prospera, mentre Main Street (la strada principale, sinonimo negli Usa di economia reale, ndr) soffre"
IL PRESIDENTE DI TUTTI "A quegli americani di cui non ho ancora conquistato il sostegno dico: posso non aver vinto il vostro voto stanotte, ma ascolto la vostra voce e ho bisogno del vostro aiuto. Saro' anche il vostro presidente"
LA TORCIA RIFULGE ANCORA "A quelli che voglio fare a pezzi il mondo dico: vi sconfiggeremo. A quelli che cercano pace e sicurezza dico: vi sosterremo. E a quanti si sono chiesti se il faro dell'America sia ancora luminoso come un tempo dico: questa notte vi abbiamo dimostrato ancora una volta che la vera forza della nostra nazione non viene dal mito delle nostre armi o dalle dimensioni della nostra ricchezza, ma dall'imperituro valore di nostri ideali: democrazia, liberta', opportunita' e un'incrollabile speranza. Questo e' l'autentico genio dell'America: la sua capacita' di cambiare"
RICOMINCIARE A SOGNARE "Questo e' il nostro momento. Rimettere la nostra gente al lavoro e offrire opportunita' ai nostri figli. Recuperare il sogno americano e riaffermare questa fondfamnetale verita': che ancor prima che tanti, noi siamo un unico; che cosi' come respiriamo, noi speriamo.
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#73
No, non sei l'unica ne conosco altri.

Mc Cain (nella mia personalissima opinione) ha perso perche' ha tradito se stesso per adeguarsi ad una parte dell'elettorato repubblicano.

Il McCain dell'anno scorso era uno che non temeva di rigettare come anacronistiche certe posizioni retrograde. Poi ha scelto la Palin, cintura di castita' e baionetta...

#74
dal sito di Repubblica.it

La rivincita dell'intelligenza
di VITTORIO ZUCCONI

Confesso qualche commozione molto poco professionale, e molto diversa dal cinismo che a volte noi giornalisti affettiamo, nell'ascoltare la network Fox, quella che disperatamente e sfacciatamente ha fatto campagna di calunnie e di montature contro Obama "il terrorista, marxista, mussulmano, radicale" e che mi sono crudelmente goduto per ore nel suo calvario, ha annunciato alle 23 di ieri che l'America avrebbe avuto, per la prima volta nella propria storia, un Presidente di etnia mista africana ed europea.

Nella sua vittoria, e nella insurrezione nazionale e pacifica contro gli otto anni del peggior governo repubblicano che l'America avesse conosciuto dal quadriennio di Herbert Hoover, il padre della Grande Depressione, c'è il riscatto non della sinistra contro la destra, non dei "migliori" contro i "peggiori", perché in democrazia non ci sono "superiori" e "inferiori" e il voto del Rettore Magnifico conta quanto quello del fattorino che gli porta il caffè.

Il successo di Barack Hussein Obama è anche qualcosa di più importante dell'ormai inevitabile riconoscimento che nel club più esclusivo del mondo, quello che ha visto ammessi soltanto 41 uomini bianchi (per 43 presidenze) in duecento vent'anni non potevano non entrare cittadini con volti, e domani con sesso, diversi e più simili al volto dell'America, è la rivincita dell'intelligenza e della preparazione sul mito dell'"uomo qualunque" e della banalizzazione delle istituzioni.

Non sappiamo, e nessuno lo può dire, se Barack Hussein Obama sarà un buon presidente, se riacciufferà l'economia americana dall'abisso nel quale sta precipitando e dove trascinerebbe anche noi (la produzione industriale americana in ottobre è diminuita del 26%, un quarto, questo per coloro che ci ripetevano che la crisi della finanza non era la crisi dell'economia reale), se ritesserà la maglia di amicizia e di stima internazionale che Bush ha lacerato nonostante la piaggeria degli inutili cortigiani alla Berlusconi, se sarà una delusione come Carter o un successo come il vecchio, prudente Bush.

Ma sappiamo che finalmente nello Studio Ovale siederà qualcuno che conosce la differenza fra un libro e una sega a motore, che non considera la cultura e la sintassi come espressioni di "fighettismo", secondo l'atroce neologismo caro ai duri e puri. Non uno "come me", ma uno migliore di me, capace di ascoltare, ma anche di riflettere e di circondarsi di persone delle quali non teme la concorrenza, perché non soffre di complessi di inferiorità.

Molto abbiamo detto, scritto e ascoltato, da mesi ormai, sulla straordinaria novità di un presidente afro americano, insieme bianco (la parte di lui che sempre si dimentica) e nero, ed è ovvia la lezione - anzi, la sberla - che la democrazia americana ha dato ai miserabili sfruttatori delle paure razziali e del provincialismo identitario che oggi purtroppo spadroneggiano in Europa. O che fecero dire in un telegiornale de La7 al Presidente della Camera italiana, onorevole Gianfranco Fini, che l'America non avrebbe mai eletto "un nero". Ma la promessa di Obama è più della etnia, della storia personale, della capacità di superare l'handicap di un nome tremendo come Hussein, è la stessa che fece di Kennedy l'uomo che fermò il mondo a un passo dall'olocausto nucleare leggendo e rileggendo "I cannoni d'Agosto" il libro di una storica americana, Barbara Tuchman, che raccontava come la guerra sia la marcia della follia verso il disastro. E rispondendo di no ai generali che raccomandavano l'invasione dell'isola.

L'elettorato americano ha punito il partito Bush, dando, insieme con la Casa Bianca, una schiacciante maggioranza di seggi si Democratici nella Camera e nel Senato. Ha respinto otto anni di mediocrità spacciata per grande visione morale, ha rifiutato offeso l'assurda candidatura di una governatrice di provincia che le donne americane hanno preso come un insulto, portato da chi - maschilisticamente - crede che le donne votino soltanto nel segno del loro genere e non nella scelta della persona migliore per loro stesse e le loro famiglie. Ma soprattutto ha detto che era stanco di essere trattato come un gregge di idioti contenti di essere governati da un compagno di bicchierate che li fa sentire meno stupidi. La democrazia non deve scegliere geni o premi Nobel ma neppure cadere nella tentazione del gioco al ribasso e all'instupidimento collettivo dei venditori di barzellette e di perline.
God bless America. Sia benedetta l'America che ha ritrovato la forza per credere nella democrazia e la persona per raccogliere in maniera civile e intelligente l'onda dell'antipolitica che anche qui si era alzata.
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#75
un intervento da urlo! :D
loremir77 ha scritto:La rivincita dell'intelligenza
di VITTORIO ZUCCONI

[...]
Non sappiamo, e nessuno lo può dire, se Barack Hussein Obama sarà un buon presidente, se riacciufferà l'economia americana dall'abisso nel quale sta precipitando e dove trascinerebbe anche noi, se ritesserà la maglia di amicizia e di stima internazionale che Bush ha lacerato nonostante la piaggeria degli inutili cortigiani alla Berlusconi, se sarà una delusione come Carter o un successo come il vecchio, prudente Bush.

Ma sappiamo che finalmente nello Studio Ovale siederà qualcuno che conosce la differenza fra un libro e una sega a motore, che non considera la cultura e la sintassi come espressioni di "fighettismo", secondo l'atroce neologismo caro ai duri e puri. Non uno "come me", ma uno migliore di me, capace di ascoltare, ma anche di riflettere e di circondarsi di persone delle quali non teme la concorrenza, perché non soffre di complessi di inferiorità.

[...]
L'elettorato americano ha punito il partito Bush, dando, insieme con la Casa Bianca, una schiacciante maggioranza di seggi si Democratici nella Camera e nel Senato. Ha respinto otto anni di mediocrità spacciata per grande visione morale, ha rifiutato offeso l'assurda candidatura di una governatrice di provincia che le donne americane hanno preso come un insulto, portato da chi - maschilisticamente - crede che le donne votino soltanto nel segno del loro genere e non nella scelta della persona migliore per loro stesse e le loro famiglie. Ma soprattutto ha detto che era stanco di essere trattato come un gregge di idioti contenti di essere governati da un compagno di bicchierate che li fa sentire meno stupidi.
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.