clà stai creando proseliti
riposto di qua qualcosa che è rispota all'entusiasmo di qualcuno ed invito all'attivismo..
Non è solo responsabilità, è anche determinazione, impegno e fantasia. Questo 11 Settembre al contrario, come lo hai definito, ha fatto riflettere veramente tutti. Barack Obama ha vinto perché si è conquistato l’elettorato andando quasi porta a porta, usando internet come mai nessuno prima aveva fatto e questo lascia l’amaro in bocca, perché? Perché la sua vittoria è la mia sconfitta di trentenne italiana, lui ha preso una leva e ha sollevato il mondo, io ho guardato il mondo quindi sono andata al bar a lamentarmi perché nessuno impugna la leva, la sua vittoria fa apparire la mia reazione alla vita per quello che è ossia poca cosa. Qui tutti gioiscono in primis i nostri politici, io vedo lui e capisco ancora meglio la mia limitatezza come cittadino. Poi mi sorprendo a pensare che certo le elezioni made in USA sono sempre una carnevalata nelle manifestazioni esterne, qui lo sono in quelle interne però ed io personalmente ho ricevuto ancora una volta la dimostrazione di ciò che dovrebbe essere e che PUO’ essere la politica, poi guardo il mio Paese, antico, immobile, con piccoli rigurgiti di genialità e penso che non ho reali motivazioni perchè le cose vadano così. Oggi l’America è un arcobaleno e la mia Italia è come i palazzi di Milano ingrigiti dallo smog. L’America ha dei cittadini, ed io li ho conosciuti nella loro quotidianità, quando vivevo in un posto sperduto della Virginia, tra gli Appalachi, non i cittadini di N.Y, non gli studenti della mia università, ma quelli delle montagne i rednecks, quelli che però hanno votato Obama ecco loro sono cittadini noi siamo ancora sudditi.