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#46
beh stefania_b dipende molto dalla tua situazione... ovviamente avendo un'esperienza alle spalle potresti essere agevolata... magari sarebbe meglio aspettare momenti migliori.... a meno che tu non decida in un colpo di testa come ho fatto io :roll:

#47
fabiop68 ha scritto:
Cla' ha scritto:
fabiop68 ha scritto:ma ancor piu' grave e' scoprire che appena esci dall'universita' dopo un bel mazzo di vari anni a studiare non sai un cavolo di niente che possa servire alle aziende del tuo settore :cry:
E ancora più grave è dover omettere dal curriculum la laurea, perché altrimenti il colloquio per il posto alla nuova Esselunga nemmeno te lo fanno.
una mia amica avvocato molto bravo dopo vari anni a lavorare gratis per diversi studi si e' rotta
ha iniziato a mandare curricula perche' le andava bene fare anche la commessa basta uscire dallo sporco giro degli avvocati (questo e' quello che dice lei) :roll:
non ha ricevuto nessuna risposta .... ovviamente il curriculum non era truccato con la presenza di laurea piu' l'esame di stato per avvocato
alla fine si e' aperta un negozio dove cerca di vendere delle cose fatte da lei ... ma sta sopravvivendo a fatica
non mi stupisce... conoscendo la disgustosa quantità di nero prodotto dai negozi, chi assumerebbe mai un avvocato?
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#48
Faxa ha scritto:beh stefania_b dipende molto dalla tua situazione... ovviamente avendo un'esperienza alle spalle potresti essere agevolata... magari sarebbe meglio aspettare momenti migliori.... a meno che tu non decida in un colpo di testa come ho fatto io :roll:
non sono molto tipa da colpi di testa. Solo che sono in un periodo no e volevo ripartire almeno sul lavoro, ma mi sa che non è per niente il momento giusto :roll:
The sisterhood of The Calf 40

#49
Faxa ha scritto:eheh... sarebbe stata una gran bella soddisfazione... la cosa che mi irrita maggiormente è aver fatto colloqui per negozi che vendevano stampe d'arte (gradita laurea eh!) e alla fine non ti prendevano perchè non avevi lo stacco di gamba adeguato (e non lo dico tanto per... sono stata esaminata attentamente dal titolare)
A me invece irrita il fatto che a priori il possesso di una laurea debba precludere determinate scelte. Che non apra molte porte mi sta bene, ma che ne chiuda altre no. E' il discorso del "troppo qualificata".
Se rispondo a un annuncio "Cercasi commessa in centro commerciale a 700 euro al mese" vuol dire che non vengo a chiedertene 1200 per lavorare solo nei feriali ma che ho le mie buone ragioni per accontentarmi di tutto quello che concerne quella posizione, altrimenti risparmiavo i 60 centesimi del francobollo. E non vedo perché devo rinnegare quello che ho imparato studiando, tutto qui... Non è che un ingegnere pieghi le maglie peggio di una ragioniera...

#50
stefania_b ha scritto:
Faxa ha scritto:beh stefania_b dipende molto dalla tua situazione... ovviamente avendo un'esperienza alle spalle potresti essere agevolata... magari sarebbe meglio aspettare momenti migliori.... a meno che tu non decida in un colpo di testa come ho fatto io :roll:
non sono molto tipa da colpi di testa. Solo che sono in un periodo no e volevo ripartire almeno sul lavoro, ma mi sa che non è per niente il momento giusto :roll:
guarda... parlando in modo molto egoistico fossi io al tuo posto mi terrei ben stretta il lavoro... (ma ovviamente parlo pensando alla situazione che vivrò io tra poco)... buttare via un lavoro sicuro così... mi si stringe lo stomaco solo a pensarci... scusa se sono brutale :oops:

#51
Cla' ha scritto: ... Non è che un ingegnere pieghi le maglie peggio di una ragioniera...
be' insomma... guardando il mio armadio si potrebbe anche pensare questo :roll: :oops:
Faxa ha scritto:guarda... parlando in modo molto egoistico fossi io al tuo posto mi terrei ben stretta il lavoro... (ma ovviamente parlo pensando alla situazione che vivrò io tra poco)... buttare via un lavoro sicuro così... mi si stringe lo stomaco solo a pensarci... scusa se sono brutale
si lo so hai ragione. Infatti la mia parte razionale sa che quelle parole sono frutto solo della mia parte stupida e incosciente. Non lascerei nemmeno io, ma mi sono resa conto che questa strada non mi rende affatto felice :roll: :oops:
The sisterhood of The Calf 40

#52
Cla' ha scritto:A me invece irrita il fatto che a priori il possesso di una laurea debba precludere determinate scelte. Che non apra molte porte mi sta bene, ma che ne chiuda altre no. E' il discorso del "troppo qualificata".
Se rispondo a un annuncio "Cercasi commessa in centro commerciale a 700 euro al mese" vuol dire che non vengo a chiedertene 1200 per lavorare solo nei feriali ma che ho le mie buone ragioni per accontentarmi di tutto quello che concerne quella posizione, altrimenti risparmiavo i 60 centesimi del francobollo. E non vedo perché devo rinnegare quello che ho imparato studiando, tutto qui... Non è che un ingegnere pieghi le maglie peggio di una ragioniera...
hai perfettamente ragione... il discorso che mi è stato fatto è questo "ma se un domani decidessi di pretendere di più per colpa di quel pezzo di carta?!"

1. se sono venuta ad un colloquio per fare la commessa o la segretaria vuol dire che mi interessa quel tipo di posizione

2. non vedo perchè avere una laurea debba essere una colpa... purtroppo più volte l'ho sentito dire

e nella situazione che sto vivendo ora non va meglio... i giovanotti che frequentano con me pensano che sia tanto semplice trovare lavoro e che io sono solo un'indecisa cronica che vuole prendendersi una seconda laurea.... vorrei vederli se si buttassero oggi alla ricerca di un lavoro.. che nervoso...

#53
stefania_b ha scritto:si lo so hai ragione. Infatti la mia parte razionale sa che quelle parole sono frutto solo della mia parte stupida e incosciente. Non lascerei nemmeno io, ma mi sono resa conto che questa strada non mi rende affatto felice :roll: :oops:
lavorare in un posto che non ci soddisfa non può che portate a conseguenze peggiori soprattutto per quanto riguarda la stima in noi stessi... va a finire che ci si annulla completamente e questo può solo peggiorare tutti gli altri aspetti della nostra vita...

ecco... forse potresti provare a guardarti in giro... e solo nel momento in cui sarai veramente sicura fare il grande salto


forse siamo un po' OT :oops:

#54
:roll: anch'io ho un'amica avvocato che ha aperto un negozio ( ma per motivi diversi, voleva godersi di più la bambina e si era rotta dell'avvocatura) detto tra noi il negozio è a Brera e lei guadagna MOOOOLTO più di me :lol: :lol: :lol: chiamala scema
premesso questo io ho fatto la commessa anche mentre studiavo e d'estate pure durante la seconda laurea, vero che lavoravo per un negozio di alta moda, dove non ti assumono se non parli le lingue e non hai una certa presenza( e non intendo slo fisica), ma cmq facevo la commessa ( vero anche che mia madre ha avuto per molto tempo un negozio di abbigliamento quindi di esperienza in materia ne ho da "vendere") potrei dire che fare la commessa laureata è facile eppure molti di voi hanno scritto l'opposto
cosa significa tutto ciò?
Secondo me che in italia ci sono realtà molto diverse da città a città, ad es. se fai il praticante e poi l'avvocato a venezia rischi di fare la fame, a milano magari mangi un giorno si ed uno no :lol: :lol:
e temo anche che spesso si tenda a fare della propria esperienza una regola generale, oltretutto diciamolo nella vita serva anche un pò di c@lo e scusate il termine,
detto questo spesso le persone ( e non mi riferisco a nessuno di voi) quando non vengono richiamate o assunte traggono da questo una regola su come vanno le cose, a volte però l'unica regola è che non si ha un curriculum che interessa oppure si è fatto un colloquio non suff. buono,
inoltre personalmente credo che tutti devono avere la possibilità di studiare, ma non tutti devono farlo, quindi welcome agli esami di ingresso all'università, se non se ne passa uno si può provare a rifarlo, ma cmq o si passa l'esame di ammissione o si è FUORI ( magari si potrebbero creare esami seguendo i criteri internazionali e passa la paura)
sul precariato poi...beh signori direi che di motivi ce ne sono tantissimi
ci sono i casi dei lavoratori licenziati in età non più giovanissima, perchè non servono più, o perchè costano troppo, o perchè vedete voi...
e ricollocare queste persone è oggettivamente durissima
poi c'è il caso che riguarda le giovani donna in età fertile ...questo è decisamente un ostacolo in più,
adesso c'è una oggettiva crisi economica con i relativi licenziamenti
e poi...e poi ci sono le persone che non trovano lavoro perchè non si adattano, non si vogliono sporcare le mani, non sono umili, non sono intelligenti ( scusate ma ci sono pure quelle o l'idioti li trovo solo io?), hanno un carattere terribile.
quindi un'analisi veritiera dovrebbe partire da premesse diffferenti e non fare di tutta l'erba un fascio :roll:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#55
Cla' ha scritto: E' il discorso del "troppo qualificata".
Se rispondo a un annuncio "Cercasi commessa in centro commerciale a 700 euro al mese"
... Non è che un ingegnere pieghi le maglie peggio di una ragioniera
"Cosa dice la commessa "Cla'"?
"Dice che probabilmente le magliette andrebbero messe secondo la scala cromatica, perchè in questo modo l'acquirente riesce a soffermarsi meglio sulla qualità del colore che intende acquistare, inoltre disponendole così si permetterebbe all'acquirente di capire, con un unico colpo d'occhio quali sono le disponibilità senza obbligarlo a perdere tempo per cercare qualcosa che magari non abbiamo. Nel reparto pantaloni, invece, suggerisce di mettere la lana con la seta, perchè così si riesce a catalizzare lo sguardo grazie al riflesso della luce che rifrange secondo una specifica angolazione e mette maggiormente in risalto i pantaloncini di lana cotta che abbiamo invenduti da 9 anni"

"capisco.... e cosa dicono tutte le altre commesse?"
".....Beeeeeee...."

Te lo devo spiegare io perchè un laureato causerebbe molti più problemi di una commessa ignorante che vuole solo arrivare alle 17.00 per andarsene a casa?
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#56
cyberjack ha scritto: "capisco.... e cosa dicono tutte le altre commesse?"
".....Beeeeeee...."
:lol:

riguardo al discorso fatto da Kalimeroxxx, non avevo certo intenzione di fare di tutta l'erba un fascio.. anzi! ho preferito parlare della mia esperienza personale perchè so che molti altri trovano lavoro al primo colpo o che riescono ad ottenere quel famoso posto che mi era stato precluso per lo stacco di gamba...

insomma, non tutti vivono la situazione che ho vissuto io... ma il precario di oggi, laureato e frustrato, a volte si trova in questa situazione proprio per gli stessi motivi per cui mi ci sono trovata io per più di un anno

#57
fedelyon ha scritto:
ela78 ha scritto:i
altro esempio? dove lavoro io (adesso siamo in crisi, vabbè ma fino a qualche mese fa al contrario) non siamo riusciti a trovare un tecnico di laboratorio puro, uno che lavorasse non un teorico, uno scienziato...
:roll:
Mi sento tirata in causa. Gli scienziati (teorici) non lavorano?????
niente quando arrivavano a colloquio o erano predisposti all'università e non al lavoro, oppure quando prospettavamo loro che tipo di figura cercavamo molti hanno rifiutato, sentirsi dare ordini??? pazzi!!!
è difficile trovare figure con un profilo medio /medio-basso che facciano i lavori manuali. anche in un'azienda che offre 15 mensilità a 1100 minimi/mese
Forse non è che c'è un pochetto di pregiudizio da parte di chi assume verso chi ha una formazione universitaria?
Poi, non lo nego, c'è chi esce dall'università e pensa che nel giro di due mesi diventerà manager, pur non avendo esperienza.
i teorici non è che non lavorano, ma difficilemtne si mettono a lavorare sporcandosi le mani, soprattutto per chi ha anche solo un diploma, non essendo un posto di lavoro nel settore "ricerca", ma piuttosto assistenza e risoluzione di problemi serve qualcuno che "accetti" di prendere ordini ed eseguire lavori, test ed analisi che qualcun altro commissiona,

aggiungiamo che un laureato nel settore in cui viene assunto (es un laureato in chimica - pura od ing - assunto da un'azienda chimica) gli spetta da contratto un livello decisamente più alto di un operaio semplice, nè può essere assunto a livello operaio. grandissimo handicap, per il lavoratore e costo in più pe rl'azienda che si ritrova comunque una persona con la stessa capacità lavorativa di un diplomato...

non è che voglio difendere le aziende, come ho detto prima, è il sistema che non funziona... all'estero anche un laureato può essere assunto al pari di un operaio
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#58
fabiop68 ha scritto:
fedelyon ha scritto:
ela78 ha scritto:i
altro esempio? dove lavoro io (adesso siamo in crisi, vabbè ma fino a qualche mese fa al contrario) non siamo riusciti a trovare un tecnico di laboratorio puro, uno che lavorasse non un teorico, uno scienziato...
:roll:
Mi sento tirata in causa. Gli scienziati (teorici) non lavorano?????
esperienza personale senza pregiudizi: difficilmente chi e' abituato a scrivere articoli "a perdere" viene attratto da un'attivita' dove invece occorre sporcarsi le mani ed ottenere un risultato sicuro
Ho l'impressione, forse mi sbaglio, che tu non sappia nulla del mondo della ricerca. :twisted: :wink:
C'è chi scrive articoli a perdere (com e c'è chi scalda la sedia in ufficio in azienda) ma se vuoi avere un postdoc, un assegno di ricerca, un articolo citato, collaboratori internazionali, essere invitato a conferenze, avere uno stipendio decente DEVI scrivere un articolo che abbia un RISULTATO VALIDO!
:twisted:
E per farlo non puoi certo rigirarti i pollici!!!!!!! E le mani te le sporchi eccome, magari in conti che non vorresti fare o nel leggere e studiare nuovi metodi quando vorresti fare altro, o nel cercarti i collaboratori migliori del campo, anche se sono insopportabili umanamente.

#59
lunaspina ha scritto:Cyber, 2 cose.
1. Non ti pare rischioso basare il futuro di una persona sul risultato di un esame? Ma tu hai idea come li danno i voti all'università? Come dici tu, i figli/nipoti/cugini/amici del professore, che magari hanno il testo del compito o l'elenco delle domande in anticipo, prendono la laurea senza studiare, e magari uno che "ha le carte" viene estromesso dalla facoltà perchè ha la sfortuna di andare a fare lo scritto la volta (e ce ne sono) in cui è stato preparato dal docente apposta per sfoltire gli studenti.
Ti assicuro che ho imparato a mie spese che la preparazione col risultato dell'esame ha ben poco a che farci.
Mi sembra una mega-arrampicata sugli specchi...
in tutto il mondo le borse di studio vengono rilasciate solo agli studenti meritevoli che, oltre alla situazione economica disastrata, devono anche dimostrare di far fruttare la sponsorizzazione: ergo, se non dai gli esami o non prendi un determinato tipo di voti, ti tagliano i fondi e te ne vai.
Il America NON ESISTE il concetto di laurearsi fuori corso. E TUTTI o quasi gli studenti universitari americani lavorano.

Invece, per esperienza personale, ti posso confermare che IO PERSONALMENTE (non so "tutti gli altri" a cui fai riferimento....) quando studiavo passavo l'esame, quando non studiavo o mi andava di "censured" e mi chiedeva le uniche due cose che ricordavo oppure venivo bocciato.
Non sono mai esistite vie di mezzo. Non mi è mai successo di studiare (nel modo corretto) ed essere preparato (veramente) e ciò nonostante venire bocciato perchè un professore si era alzato male.
con questo non voglio escludere che possa accadere, ma esagerando immagino possa accadere nello 0,1 dei casi....

La verità è, ahimè, un'altra, ed è palese agli occhi di tutti quelli che vogliono vederla: l'università è spesso un parcheggio per adolescenti troppo cresciuti....
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