iRmad ha scritto:premetto che l'atteggiamento di djembe è abbastanza irritante ma non condivido nemmeno le argomentazioni di GIURISTA. io non sono molto d'accordo con nessuno dei due.
Il mobiliere , ed un po lo capisco, non vuole che il cliente possa fare dei paragoni con altri rivenditori della stessa cucina e per tale motivo cerca di ,passatemi il termine, "rendere fumosa e poco chiara" la differenziazione dei prezzi.
Ecco questo passaggio per me cliente è fondamentalmente molto sbagliato.
Se tu entri in una gastronomia ci sono esposti i prezzi dal pz o al kg di tutta la merce. Come se tu vuoi entrare in un ristorante e è obbligatorio per legge avere il listino. Stesso succede per comprare una macchina, una casa ( dove ti forniscono se non la pianta i mq e il prezzo) e qualsiasi altra cosa.Anche voi mobilieri ( che non vendete solo cucine) fornite i prezzi per singolo oggetto e parlo di letti como' lampade etc. Anche se decido di farmi arredare tutta una stanza mi fornite il prezzo dettagliato di cio che è in quella stanza.
E' la cucina? no della cucina no. Capisco che non vogliate far spuntare il prezzo piu basso al cliente e guadagnarci meno perche anche voi con questa recessione non ve la passerete bene ( spero per voi il contrario) ma anche noi clienti non ce la passiamo bene.
Quindi per stringere sono d'accordo sul fatto che non si possa pretendere di avere un progetto della cucina gratuito ( in quanto occupa tempo e sfrutta l'ingegno che è una risorsa da farsi pagare) ma il dettaglio dei prezzi dovreste fornirlo per trasparenza.
In ogni caso a me nessuno a fornito il dettaglio dei prezzi e la cucina l'ho conmprata lo stesso...
Caro iRmad, apprezzabili le tue argomentazioni, pacate e razionali.
Capisco che oltre a non condividere le risposte pungenti e le polemiche fine a sè stesse di quell'utente tu possa non essere d'accordo nemmeno con le mie, per come sono state presentate. Mi rendo conto che l'acquisto dei mobili sia un passo gravoso per una famiglia, e necessita della congrua consulenza per ottimizzare l'acquisto, specie di questi tempi, molto difficili per chi tratta beni durevoli come noi, ma anche per i consumatori, come hai giustamente detto.
In realtà il mio modus operandi di lavorare è diverso e meno freddo dell'impressione che posso aver dato. Ho una pazienza e disponibilità infinita, te lo assicuro. Quì siamo su un forum e si discute, non sto facendo il mio lavoro...e ho risposto a tono con chi si pone male in partenza, giudicando la categoria una massa evoluta come il medioevo, senza capire o ammettere che chi si chiude a riccio, lo fa solo in conseguenza di un comportamento altrui, come chi non cede il preventivo lo fa per proteggersi da chi lo metterebbe sotto al naso del concorrente.
Tu l'hai capito, infatti, hai detto che capisci il motivo pratico; qualcun altro invece di ammettere una motivazione così semplice e logica, viene a citare regole e concetti di economia...
La sostanza delle mie ragioni è in realtà stata anche causata dall'atteggiamento estremamente fastidioso di chi, senza essere del settore, senza neanche dirci che lavoro fa lui o che studi ha fatto, pretende, da dietro una tastiera, di insegnare il vangelo a chi magari, è presente sulla scena del mercato del mobile da quasi un secolo, come l'azienda del sottoscritto.
Sinceramente tutto questo interesse mi incuriosisce, perchè se lui è un semplice consumatore, non capisco che interesse abbia a cercare di dare lezioni di politica aziendale al settore. Non che i mobilieri siano una categoria perfetta, per carità! ma se si vuole riorganizzare il sistema non è dai questi che bisognerebbe iniziare per raddrizzarlo.
Nel nostro piccolo abbiamo famiglie che hanno iniziato a servirsi da noi dai nonni o forse bisnonni, per poi passare il testimone ai padri, ai figli etc..
Da quando sono al mondo non ricordo di avere mai avuto una lamentela di gente che non sia stata soddisfatta o una causa in tribunale per qualsivoglia motivo, e sono sicuro non ce ne sono state neanche prima.
Evidentemente, il nostro modo di lavorare, seppur impostato ad una conduzione famigliare e modesta, funziona. Funziona perchè trasmette fiducia nel consumatore.
Io ho lasciato la mia strada forense e mi sono inserito nel negozio. Accolgo la gente, faccio i preventivi, curo anche le consegne. La mia ditta non è la fiat, posso curare quasi tutto da me.
Se chi, senza neanche conoscermi, mi viene a teorizzare che non si può fare tutto e che chi non cambia impronta è destinato al fallimento, mi fa girare un pò le scatole per l'invadenza. Il consiglio per diventare un bravo musicista è anche di non suonare un solo strumento, e personalmente sono capace a gestirmi nelle varie necessità del negozio. Invece, laddove c'è un deciso riparto di competenze, come nella grande distribuzione, viene spesso meno quel calore umano che trovo ancora nei negozi a conduzione famigliare. Spero che il futuro non ci riservi solo freddi centri commerciali e persone ridotte a numeri e codici.
Quì ho cercato di valutare la questione in termini oggettivi, staccandomi parecchio dal mio modo concreto di operare, solamente perchè siamo su un forum e qualcuno vuole discutere di un certo argomento, anche se mi sembra che un certo utente inserisca polemiche solamente fini a sè stesse e volutamente destabilizzanti.
Giustamente fai l'esempio dei prezzi in chiaro della gastronomia tanto per citarne uno. Ho capito la sostanza, ma il commesso della gastronomia non ti rilascia un preventivo per un'insalata russa da presentare al suo concorrente, ma ti dice: "i prezzi sono esposti, valuti lei". Il venditore dell'autosalone, difficilmente ti indica il prezzo scontato per iscritto, ma lo fa a voce o ti dice "venga e ne riparliamo".
Voglio dire che sono esempi calzanti, ma appartenenti ad una realtà diversa, o meglio, il settore dell'arredamento ha peculiarità tali che non si ritrovano in altri settori, ecco perchè assume caratteri di specialità rispetto alla generalità delle ipotesi.
Anche nel mio negozio ci sono i prezzi esposti, ma una cucina è una composizione complessa, consta di tanti elementi e variabili.
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La faccio breve: comprare mobili costa molto, e siccome per una famiglia è una spesa che si fa una volta o due nella vita, ecco che ne è nato un fenomeno correlato di collocare gli specchietti per le allodole unico nel suo genere.
Sulle tv regionali è tutta una pubblicità di mobili a prezzi scontatissimi, affaroni, offerte etc.. tutto questo vuol dire che la gente cerca sempre l'illusione dell'affare a cifre ridicole, e che pensa ancora che i mobili si possano comprare sempre a meno.
Un economista (serio, non un polemizzatore), potrebbe davvero fare uno studio sulla realtà del marketing dell'arredamento e sui modi di comunicazione, perchè in nessun altro settore le pubblicità sono così "pompate". Come mai solo per i mobili si leggono di quelle offerte così strampalate ed inverosimili? Come mai non succede per le auto, per le case, per tutto ciò di importante e che richiede parecchio denaro??
Perchè la gente crede ancora che i mobili si possano trovare a meno, e poi nel negozio a fianco a meno ancora. Prova ne è che sul forum si chiede sempre "quanto sconto si ha mediamente per la ditta x"? "quanto ricarico avete voi"? Chiusa parentesi perchè l'argomento è complesso e non si può trattare così facilmente.
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Tornando al tema, ti assicuro che mia mamma i preventivi li ha sempre fatti al dettaglio e lasciato i disegni. Lo so che serve per confrontare la soluzione. Ma so anche che quel preventivo al 99% dei casi finirebbe sulla scrivania di un mio concorrente.
Lo ripeto: concordo che un preventivo in chiaro e trasparente sia sinonimo di correttezza, ma per l'uso potenziale e strumentale che quasi sempre ne viene fatto, in linea di principio non sono più d'accordo nel rilasciare un disegno o un preventivo dettagliato prima che venga concluso il contratto. Per questo condivido la soluzione di alcuni concorrenti che rilasciano la documentazione prima della conclusione di un contratto, richiedono una caparra a garanzia. E' quello che succede in altri settori del resto. Mai un ingegnere o architetto rilascerebbe un progetto gratis. Non vedo perchè il lavoro di progettazione, frutto di lavoro intellettuale ed assimilabile per analogia a quello delle categorie di liberi professionisti citate, debba essere ceduto senza corrispettivo.
Sono spiacente ma a causa di certi comportamenti la penso così, perchè di clienti scorretti che andavano dai miei concorrenti con quel disegno in mano ne ho visti troppi.
Mettetevi nei nostri panni; io mi metto nei vostri e sono a disposizione per tutti i chiarimenti del caso, ci mettiamo davanti alla scrivania e parliamo di pezzo per pezzo, ve li elenco tutti, cambiamo il progetto 10 volte etc.. ma rilasciare la documentazione prima della vendita spesso fa felice solo la concorrenza.
Se mi conoscessi di persona sapresti che a differenza di come posso sembrare da dietro una tastiera, sono molto timido e con poca faccia tosta, dunque, se tu me lo chiedessi espressamente, dal vivo sarei dispiaciuto di dover dire che non sono molto d'accordo nel rilasciare un dettaglio dei prezzi o un disegno o a dirti chiaramente il motivo, perchè è il mio carattere e perchè mi rendo conto che non tutti i clienti ne farebbero un esclusivo uso strumentale e scorretto, ma ci sono anche quelli che lo desiderano solo per valutare con calma e a casa propria la soluzione proposta.
Questo era il mio pensiero, ma dipende da caso a caso: valuto se la persona che ho di fronte apprezzerebbe la mia trasparenza o ne farebbe un utilizzo egoistico. Con i clienti che conosco o con quelli che reputo persone corrette generalmente non ho problemi a farlo.