[quote="anabellita
in effetti, non capisco proprio come ci possa essere una laurea in "lingue"... mica è una disciplina la lingua...

posso capire una laurea in filologie... ma.... in lingue?!

che significa? si, sai parlare... e poi? quello lo sanno tutti, è il minimo indispensabile.. ma poi cosa sai fare?
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Oibò, come laureata in lingue qui mi sento "chiamata in causa"
Chiedi cosa sa fare uno che ha studiato lingue...
Dunque, uno che ha fatto un'università come la mia, oltre a parlare le lingue straniere che ha scelto (2 o 3), ha anche studiato la letteratura (un sacco di letteratura, pure troppo

), la civiltà, la storia ecc. dei paesi in cui si parlano quelle lingue. Ah, poi ci siamo studiati anche filologia e glottologia, due materie che mi piacevano anche un sacco (ho fatto la tesi in glottologia), ma assolutamente inutili al lato pratico.
Poi ci siamo fatti esami di letteratura italiana, storia, geografia ecc.
Insomma, lo sbocco lavorativo ideale per una laurea come la mia sarebbe l'insegnamento in un liceo, ovviamente visto che possibilità ce ne sono ben poche, si può ripiegare su altri tipi di insegnamento oppure sugli uffici esteri che apprezzano molto chi sa le lingue.
Invece uno che ha fatto una scuola per interpreti e traduttori ha imparato ad usare le lingue per tradurre, ha imparato e messo in pratica i vari tipi di interpretariato ecc.
Ora al di là di questa spiegazione forse inutile, secondo me materie come le lingue o l'informatica sono sì materie trasversali che tutti devono padroneggiare un minimo, ma sono anche materie a cui ci si dedica e, in quest'ultimo caso, si imparano a conoscere in maniera molto più approfondita.
Ad esempio, io non ho mai studiato informatica, ma il computer lo so usare. So usare i programmi che mi servono, ma le mie conoscenze (esclusivamente pratiche) si fermano qui.
Uno che ha studiato informatica sa programmare, risolvere i problemi (è facile usare il PC quando funziona

), conosce anche la teoria, sa come è fatto un computer, sa dove deve intervenire.
Discorso analogo per le lingue. C'è differenza tra chi se la cava, più o meno bene, con una lingua e chi l'ha studiata in modo approfondito e conosce anche tutto quello che c'è intorno.
Qui tra l'altro distinguerei anche tra l'inglese, che tutti dovrebbero sapere almeno a sufficienza da cavarsela, e le altre lingue che, a mio avviso, si possono anche tralasciare se non si ha un particolare interesse.
Voglio dire se non sai l'inglese al giorno d'oggi sei messo molto male, ma se non sai il tedesco, il russo, lo spagnolo, beh, puoi anche vivere senza
