maggrazie dei complimenti
quando è nato però devo dire che era ORENDO, aveva tutti gli occhi rossi e la testa luuuuunga a pera! mi sono detta badalì, tutta 'sta fatica per questo risultato!
del parto cosa posso dire?
come qualcuna saprà, sono stata ricoverata per l'induzione il giovedì. quel giorno però tutta pisa e provincia ha deciso di partorire, quindi non mi hanno fatto niente se non due monitoraggi in sala travaglio.
In pratica mi sono beccata un giorno intero di urla di partorienti nelle stanze accanto.
Inutile dire che ero TERRORIZZATA. La notte non ho chiuso occhio (anche perchè ero in camera con
1 - una neomamma con cesareo che ha russato tutta la notte come mai in vita mia avevo sentito fare, e alternava il russamento con altre emissioni;
2 - una donna alla 25ma settimana che non stava zitta un minuto, e chiaccherava anche nel sonno;
3 - una donna in attesa di due gemellini che si alzava ogni ora per la pipì.
La mattina ero stravolta, e ovviamente impauritissima, e devo dire che è stata la mia salvezza. Mi aspettavo il peggio, mi aspettavo di
morire c
dal dolore, come avevo sentito tutto il giorno prima in sala travaglio.
L'induzione è cominciata alle 10.00, i dolori sono arrivati verso le 17,30 ma subito molto forti e molto ravvicinati (ogni 2 minuti) - il gine mi ha fatto fare l'epidurale, aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh che meraviglia! dolori spariti, io stonata & psichedelica ho atteso con calma la dilatazione completa, e alle 23.00 via con l'ultima fase che è durata un paio d'ore.
Certo, quelle ultime due ore non sono state una passeggiata, ma nemmeno poi così tremende. Cioè, ero lucida, tra una spinta e l'altra pensavo "ok, vedi, non sono morta, lo sto facendo, prima o poi finirà", stavo zitta come un topo e agli ordini delle ostetriche spingevo, respiravo, spingevo, e via andare.
All'improvviso una ostetrica è fuggita, cesareo d'urgenza e un altro parto, è rimasta solo l'allieva ostetrica, e F. è salito in cattedra, ha preso il posto dell'altra e mi dava i tempi, io gli dicevo "levati di lììììììììììì" ma lui nulla, completamente calato nella parte, pareva il dottor bollore.
A un certo punto mi fa "vedo la testa, vedo i capelli!!!", io gli ho detto "pettinalooooo" e ho dato le ultime 3 o 4 spinte. A quel punto c'eravamo, via tutti in sala parto, e io "ma come ci vado in sala parto???" e l'ostetrica "sulla sedia a rotelle!!" "ma lo schiacciooooooooooooo" e mentre io mi alzavo e sulla sedia, spingendomi anche con i piedi

correvo in sala parto, F. si vestiva e mi seguiva a ruota.
In sala parto ci sono stata due minuti di numero, due spinte a tutta forza e è nato.
La sensazione di sentirlo sgusciare fuori, una cosa viva, una cosa mia, è stata - lo dico - una delle più belle della mia vita.
Ma proprio riferita a ME: ho provato orgoglio, liberazione, soddisfazione. Ero convinta che non ce l'avrei MAI fatta, che sarei morta dal dolore. Non ero morta, e ce l'avevo fatta.
Ho tenuto gli occhi chiusissimi fino a che non l'ho sentito piangere, poi ho sentito l'ostetrica "ma come è grosso!!"e mi sono rilassata.
Era nato. Me lo hanno appoggiato sul petto, l'ho guardato, F. aveva gli occhi lucidi e cercava di non piangere, io ero solo felice.