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insomma, volete dirmi che non avete mai detto qualcosa di pesante al vostro lui? non avete mai litigato, perso le staffe, alzato i toni?
io un sacco di volte. gli ho anche detto che era un analfabeta sentimentale e che era patetico quando si rifugiava nella delusione finto nostalgica verso l'ex.
e che è un egoista cronico?

specifica "qualcosa di pesante"

io non ho bisogno di offendere per ferire, cmq

parolacce a gogo e un bellissimo "'sto cretino" urlato con tono di sufficienza nella pubblica via mentre uscivo dalla macchina come una furia sbattendo lo sportello. non è pesante la parola in sè ma il trattamento globale, cioè non quello che dici ma come lo dici, davanti a chi e quando.

certo che quando mi arrabbio gliene dico un pò, e per me quella è una mancanza di rispetto nei suoi confronti, o comunque un offesa. ovvio che passa, ovviamente se non ho detto chissàchè ma l'ho solo mandato a quel paese (di solito capita questo) non se la prende, però il gesto resta... dopo tutto va calibrato in base alle parole dette

antopattin ha scritto:insomma, volete dirmi che non avete mai detto qualcosa di pesante al vostro lui? non avete mai litigato, perso le staffe, alzato i toni?
io un sacco di volte. gli ho anche detto che era un analfabeta sentimentale e che era patetico quando si rifugiava nella delusione finto nostalgica verso l'ex.
e che è un egoista cronico?

non te la prendi, vero, se ti dico che 'sto por'omo mi comincia a stare simpatico?

seriamente...non vi seguo
mi sembra che i fatti specifici raccontati da Bambola indichino chiaramente
un atteggiamento irrispettoso, puo' pure darsi che con l'aiuto di un consulente B riesca a esprimere il suo disagio e a comunicarlo al marito...
ma deve avere da parte sua una minima apertura....

Lalli04 ha scritto: seriamente...non vi seguo
mi sembra che i fatti specifici raccontati da Bambola indichino chiaramente
un atteggiamento irrispettoso, puo' pure darsi che con l'aiuto di un consulente B riesca a esprimere il suo disagio e a comunicarlo al marito...
ma deve avere da parte sua una minima apertura....

quoto. Io avevo letto, tra le righe dello sfogo di Bambola, problemi legati sia alla mancanza di stima/rispetto, sia alla mancanza di un vero dialogo/scambio con il marito (lui che sembra ignorare, non capire, non apprezzare nè valorizzare i contributi di lei al rapporto; lei che si logora, deprime ed esaspera sempre di più, perchè le sembra di parlare al muro), sia all'improvvisa comprensione che la realtà attuale si è rivelata diversa da quella sognata/immaginata (e qua ritorna la sindrome da crocerossina di cui avevo già parlato). Per questo, le suggerivo di partire da qui e di lavorarci su, anche con l'aiuto di un esperto, per salvare il suo matrimonio ma soprattutto per permetterle di ritrovare un suo equilibrio.

Poi il discorso si è spostato, e... antopattin, scusa ma i tuoi post li capisco poco... se M mi facesse una scenata in pubblico come l'hai descritta tu, o se lo facessi a lui, non sarei felice del nostro rapporto di coppia... urlandogli contro in pubblico non sentirei di rispettare nè lui nè me stessa

leggendo la vicenda di bambola mi è tornato in mente questo libro

http://www.ibs.it/code/9788838445545/gr ... edeva.html

e credo che un percorso personale di bambola sia fondamentale per affrontare qualunque altro discorso

rabbrividisco di fronte a certi post che ho letto
non trovo nulla di peggio che la lapidazione pubblica
soprattutto in un rapporto tra due persone che dovrebbero amarsi rispettarsi e stimarsi
e magari anche aiutarsi a capirsi nelle incomprensioni e nei momenti difficili

premesso che ho 2 settimane di arretrati da recuperare, ho letto solo i primi post, e mi scuso se dico qualcosa di già detto...
promesso che cercherò di leggere tutto...
mi chiedo: ma possibile che una peresona cambi dall'oggi al domani, diventando una persona diversa da quella che conoscevamo?
oppure...la persona è sempre la stessa, con annessi e connessi?!?!?
siccome credo che la seconda sia giusta...cosa ci spinge a continuare un rapporto che evidentemente faceva già acqua da qualche parte, non solo non chiarendo punti di importanza fondamentale, ma a volte ignorandoli, facendo finta di niente, immaginando magari di poter cambiare l'altra persona, spinti un po' dalla speranza, ma soprattutto dalla presunzione di riuscire là dove oggettivamente non c'è niente da fare!??!?

Sil70 ha scritto: cosa ci spinge a continuare un rapporto che evidentemente faceva già acqua da qualche parte, non solo non chiarendo punti di importanza fondamentale, ma a volte ignorandoli, facendo finta di niente, immaginando magari di poter cambiare l'altra persona, spinti un po' dalla speranza, ma soprattutto dalla presunzione di riuscire là dove oggettivamente non c'è niente da fare!??!?

io la chiamo "sindrome da crocerossina".
esiste ed è assai diffusa, sai

potrei sbagliarmi ma nel caso di Bambola non mi sembra affatto la vocazione della crocerossina.
Bambola ..
1) prima di tuo marito sei stata innamorata di un altro?
2) ultimamente ha conosciuto qualcuno che ti piace?
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difra64 ha scritto: e credo che un percorso personale di bambola sia fondamentale per affrontare qualunque altro discorso

e quoto Difra

Anche secondo me non si tratta di sindrome da crocerossina.
Bambola ha saputo reagire abbastanza presto e con vigore a questa situazione, quindi escluderei quel tipo di definizione.










Parola di ex crocerossina

chiaretta ha scritto: antopattin, scusa ma i tuoi post li capisco poco... se M mi facesse una scenata in pubblico come l'hai descritta tu, o se lo facessi a lui, non sarei felice del nostro rapporto di coppia... urlandogli contro in pubblico non sentirei di rispettare nè lui nè me stessa

mi scuso anzitutto per l'OT ma voglio chiarire sennò faccio la parte della str***a . non era in pubblico, ma ancora nell'abitacolo, uscendo dall'auto di sera e non passava nessuno. solo che sbattendo lo sportello volevo essere certa che sentisse. in quel momento non gli certo fatto un complimento però lui mi aveva per l'ennesima volta fatto passare per quel genere di donna che ama essere scarrozzata a destra e manca e non rispetta il fatto che lui si stanchi di guidare. in realtà mi aveva chiesto lui dove volevo andare e io gli avevo risposto. poi che ne so del traffico che si trova? io non ho la macchina!!! fortunatamente oltre a crearli so anche ricomporre i nostri litigi che, a pensarci, accadono per le cose più futili.


@bambola, giuro che la smetto qui. ma come stai tu?

difra64 ha scritto:leggendo la vicenda di bambola mi è tornato in mente questo libro

http://www.ibs.it/code/9788838445545/gr ... edeva.html

e credo che un percorso personale di bambola sia fondamentale per affrontare qualunque altro discorso

rabbrividisco di fronte a certi post che ho letto
non trovo nulla di peggio che la lapidazione pubblica
soprattutto in un rapporto tra due persone che dovrebbero amarsi rispettarsi e stimarsi
e magari anche aiutarsi a capirsi nelle incomprensioni e nei momenti difficili

Ho letto tutto e apprezzo molto le vostre disquisizioni psicologiche (non conoscevo bene cyber e sono rimasta piacevolmente stupita ). Mi scuso se non mi addentro nel discorso ma non ne ho la lucidità adatta. Parto egoisticamente da qui per dire che sì, sicuramente devo lavorare su me stessa per capire, come dite più avanti, perchè ho permesso tutto ciò. A volte pensando al mio rapporto di coppia vedo la sindrome della vittima e del carnefice, e non perchè io sia la santa e mio marito l'orco. Ma perchè ho permesso autolesionisticamente che ciò andasse avanti, non volendo bene a me stessa e non facendo nulla per fermare il tutto. Non rispettando me stessa in primis ho lasciato che qualcun altro mi mancasse di rispetto in modo anche forte, e non scusabile (antopattin le litigate capitano ma il non rispetto non deve essere la prassi, anche nei momenti tranquilli).
Devo ripartire da me, aumentare la mia autostima e imparare a volermi bene davvero.

Sil70 ha scritto:cosa ci spinge a continuare un rapporto che evidentemente faceva già acqua da qualche parte, non solo non chiarendo punti di importanza fondamentale, ma a volte ignorandoli, facendo finta di niente, immaginando magari di poter cambiare l'altra persona, spinti un po' dalla speranza, ma soprattutto dalla presunzione di riuscire là dove oggettivamente non c'è niente da fare!??!?

Appunto.