da Solopittura » mar mar 06 , 2012 21:13
Il discorso sullo stucco veneziano è sbagliato. L'effetto con le spatole piccole nasce con lo stucco sintetico e non ha nulla di "veneziano" che è uno stucco a calce lavorato da sempre a frattazzo. L'approccio all'artigiano è a dir poco ingeneroso. Come se un artigiano dicesse che l'architetto serve solo a prendere soldi e a rompere le scatole.
Abbiamo già avuto modo di incrociare le lame in altri interventi ed ora accetto nuovamente la sfida.
Purtroppo la storia dello stucco "veneziano" non è proprio quella che scrivi!
Per sommicapi, poichè questo non è posto per scrivere un trattato sullo stucco, la questione è andata così.
La spatola piccola è dettata dal fatto che, inizialmente, lo stucco era dato sui mobili a Venezia ed era composto da colla da falegname. All'epoca la colla era fatta con la pelle e quindi marciva e allora sono passati alla calce, imbevendo di cera il composto.
Questa tecnica poi è stata trasferita in Toscana e lì sono nati i mobili con gli intarsi in stucco.
Solo successivamente e per questioni igieniche, poichè c'era la peste, a Venezia hanno cominciato ad usare questa tecnica sui muri, proprio perchè la calce disinfetta.
Saltando qualche anno, è stato Carlo Scarpa a definirlo "veneziano" ed ora, alcuni di quei pochi che ancora lo fanno con le materie prime (e non con i prodotti pronti!!!!!!) usano le spatole giapponesi (quelle senza manico) per trasferire meglio la pressione della mano sul muro.
Questo per quanto riguarda lo stucco.
Per la presunta "ingenerosità", invece, confermo in toto il mio atteggiamento: se non è il progettista e il D.L. a contestare un'esecuzione, chi mai lo potrà fare? Capisco la difesa corporativa, però capisci anche tu che se un lavoro è fatto male, 2 sono le cose: il progettista ha sbagliato oppure l'esecuzione è scarsa.
Sorry.....