capperugiola ha scritto:L'appartamento in cui abitiamo ora è di mio marito, già lo possedeva prima di conoscerci,l'abbiamo ristrutturata, ammobiliata insieme,mio marito parla di casa nostra però.....a volte mi sento un ospite,nel senso che inconsciamente non la sento mia-nostra

è difficile da spiegare ma non aver contribuito per averla non me la fa appartenere del tutto

leggo qui che molti di voi pur abitando nella casa del compagno non hanno nessun problema o quantomeno ne sono convinti i compagni proprietari

ecco io ne parlerei chiaramente di questa cosa per non creare disagio nell'altro.... credo che contribuire nelle proprie possibilità per crearsi il proprio nido sia importante

Vedi anch'io vivo in una casa che era di mio marito, ma da quando abbiamo deciso di venirci a vivere, iniziato a cercare i mobili, deciso di sposarci ecc., mai mi è passato per l'anticamera del cervello di pensare che mi sarei sentita un ospite tra le mura che insieme a lui ho dipinto, arredato e teniamo pulite!
Il matrimonio o la convivenza credo si debbano basare sull'unione reale di 2 persone ed ogni persona porta il suo essere ed il sua avere nella coppia e diventa un'unica cosa con l'essere e l'avere dell'altro!
La casa è il luogo fisico in cui la coppia vive, ma credo che sia il cuore il posto in cui nasce e cresce una coppia.
Forse se mi sentissi a disagio nella casa intestata formalmente a mio marito, per me significherebbe sentrimi a disagio tra noi due!