Bella discussione piena di banalità.
Io di mobili e materassi non so niente ma di distribuzione sì, è il mio lavoro.
Per prima cosa mi chiedo se voi conoscete i ricarichi della GDO (grande distribuzione organizzata) per poi eventualmente poterli confrontare con i margini di un negoziante?
Perché sembrerebbe a leggere voi che la GDO faccia economie di scala per fare un favore ai consumatori e non per guadagnare.
Il prezzo di un prodotto non lo fa la qualità dello stesso ma quanto un potenziale cliente è disposto a spender per averlo.
I margini della grande distribuzione sono nettamente superiori sia in virtù di possibilità fiscali sia perché possono commercializzare con più facilità una bassa qualità non certo per i volumi che vendono.
Andate a vedere la pezzatura della frutta in una grande distribuzione e in un fruttivendolo e scoprirete che le mele hanno un calibro molto più piccolo nella GDO o che le confezioni di formaggio hanno il fondo rientrato per darti l’idea di comprare la stessa confezione ma con il 20% in meno di prodotto…..
Il vantaggio della GDO sta nel poter imporre certe cose ai fornitori.
Un piccolo negoziante non può andare da Nestlè a chiedere una confezione ridotta, non ha i volumi per giustificare la richiesta.
La GDO sì.
I supermercati non sono enti di beneficienza, ma sono macchine da soldi con un controllo sui margini di guadagno che fa paura e sono macchine molto costose.
Strutture enormi, su mercati sempre più poveri che non ne giustificano più l’esistenza richiedono margini sempre più alti che vengono ottenuti abbassando la qualità.
Ricordatevelo sempre, le GDO lavorano per guadagnare soldi e non per portare vantaggi ai consumatori.
E’ una illusione che loro guadagnano sui volumi e non sul singolo prodotto.
Ogni prodotto che esce da un centro ikea ha un margine netto e ben definito.
Ed è lo stesso su tutti i prodotti!
Fate un ragionamento, secondo voi gli ormoni nell’allevamento di carni o i film plastici che trovate sulle mele che le rendono belle lucenti (fidatevi, non mangiate la buccia di una mela o di una pera nemmeno sotto minaccia armata) sono fatte per rendere più bello un prodotto di per se ottimo o per far sembrare ottimo un prodotto scarso.
E sempre secondo voi, chi ha la forza d’imporre certi standard produttivi ai coltivatori, il fruttivendolo sotto casa o la GDO?
I prosciutti che vanno dalla germania verso parma arrivano perché i piccoli negozi volevano prezzi sempre più bassi oppure perché li voleva la grande distribuzione?
Eppure oggi quanto pagate un 1hg fi crudo di parma?
I prezzi sono diminuiti oppure si sono impennati nonostante un abbassamento della qualità evidente a tutti?
Seconda domanda: ma voi siete veramente certi che Ikea sia leader nei materassi?
Essere un leader distributivo del mobile non vuol dire esserlo nei singoli segmenti.
Vendere 1000 cucine non significa avere potere d’acquisto nei materassi.
La grande distribuzione è un gatto che si morde la coda ed è nata sull’illusione che i grandi volumi significano economie di scala (più acquisto, meno spendo) , ma se c’è differenza tra comprare 100 cucine o 1000 e tra 1000 e 10.000 a mano a mano che i volumi aumentano le differenze di prezzo diminuiscono ma soprattutto oltre una certa soglia il prezzo rimane costante, non è che se compri 1 milione di cucine te le regalano, per poi riaumentare perché subentrano i costi di struttura e di gestione, le fabbriche devono fare investimenti ecc. ecc.
La grande distribuzione è di norma prezzo basso perché offre bassa qualità.
Questo non vuol dire che il negozio tradizionale venda solo alta qualità, ma di certo non la trovate nella GDO e una differenza di prezzo tra i due canali può essere giustificata da questa differnza.
Tutto il resto sono chiacchere da bar fatte da persone che non hanno la minima idea di come funziona veramente il mercato e teorizzano su quanto gli viene detto dal marketing.
p.s. io sono stato da ikea a vedere i materassi e sono stato anche in un paio di negozi. Francamente la differenza è evidente anche ad un inesperto come me e anche su prezzi simili.
Poi se volte credere al grande gruppo che ha a cuore il vostro portafogli e non il suo, siete liberissimi di farlo.
C’è chi crede ancora a babbo natale…..
p.p.s
l'esempio della passata calza a pennello
hai mai visto un capitolato di acquisto della passata di una GDO?
Sai quanti sono i parametri di valutazione? oltre 100.
E tu pensi di poter confrontare due passate di pomodoro a occhio?
se tu vedessi le differenze che ci sono tra due qualità di riso che escono dallo stesso stabilimento uno marchiato in un modo ed uno con una private label della GDO.....
se hai tempo prendi un riso di marca e uno GDO, mescolalo per bene misura 1 hg preciso e poi
conta quanti chicchi rotti ha un tipo e quanto l'altro.
Giochino un po' lungo ma istruttivo