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simo19691 ha scritto:come per la questione differenziati, molti di noi (mi ci metto in mezzo pure io, va!!) lo fanno perchè obbligati, ma l'importante è farlo!!!!
da noi hanno tolto TUTTI i contenitori per rifiuti ed hanno lasciato solo le campane per il vetro, perchè comunque nei sechi per l'umido la gente metteva di tutto!!!!

Da noi ancora non li hanno tolti i cassonetti e quindi c'è chi ancora trova una scappatella. Ma io li capisco perchè non c'è stata una vera "scuola" per imparare a fare la differenziata e magari molti comuni non la vogliono proprio fare (non dimentichiamo che dietro ai rifiuti c'è un buiness con fiocchi!). Non ci vuole una laurea, ma molti hanno difficoltà a farla. Ok per vetro, plastica, carta e alluminio ma dove mettere la confezione del caffè (non parliamo del packaging del caffè in cialde o in capsule )? Quella dei biscotti che sembra carta ma all'interno ha uno strato di alluminio La colpa è anche dei produttori che dovrebbero trovare nuovi materiali meno impattanti e più riciclabili! E poi se il comune non passa tutti i giorni a raccogliere la differenziata, uno non la fa perchè non vuole tenere per casa immondizia!!

Coccininna, io la penso esattamente come te e nel mio nucleo familiare ci applichiamo tantissimo, peccato che l'amministrazione sia da dargli fuoco.
E questa cosa mi fa dare di matto: io cittadino mi impegno, ma tu comune conitnui a farti i caxxi tuoi. Spero sinceramente che la situazione cambi al più presto, ma faccio prima io a cambiare residenza, anche perchè ritorno da un viaggio in Germania e siccome ho soggiornato in case private siamo dovuti entrare nel meccanismo per forza. Lacrime agli occhi. Qui ancora c'è gente che non sa dove buttare una tal cosa, in nord europa si differenzia il vetro per colore (e la gente ci guadagna perchè per ogni cosa riciclata sono soldi per far la spesa).
Noi abbiamo provato a presentare un progetto al ns. comune.
Segate le gambe sin dall'inizio. Perchè?! Perchè usciamo dagli schemi del solito magnamagna.
Il discorso è davvero complesso e disarmante.

Mi sento fortunata...
da qualche anno anche il mio paese fa la differenziata e con ottimo risultati!

ritiro porta a porta giornaliero...

siamo il 1° comune in Campania sotto i 10.000 abitanti e il 1° in Italia per i comuni con popolazione tra i 6.000 e i 10.000

il problema è che ogni comune fa come gli pare
io lavoro in un comune e qui in ufficio la differenziata si fa in un modo
nel comune dove vivono i miei hanno cominciato un paio d'anni fa ma ancora non hanno consegnato a tutti i bidoni...
nel mio comune hanno appena cambiato le regole e solo per alcune frazioni (quelle montane sono rimaste come prima)
ora io dico non è possibile che in 3 comuni limitrofi si differenzi in maniera diversa:
nell'umido io posso mettere assorbenti e pannolini, mentre in altri comuni vanno nell'indifferenziata
nel mio comune nella plastica devo mettere tutto, mentre qui in ufficio solo bottiglie e flaconi
nel mio comune tutto ciò che è alluminio, tappi in metallo, lattine, scatolette in ferro non si possono mettere nell'indifferenziata, ma mettere a parte e portarla all'isola ecologica
ora, mi spiegate quanti lo faranno??
noi abitiamo in una casa privata, ci siamo organizzati tenendo la spazzatura fuori, ma chi vive in appartamanti piccoli magari senza terrazzi, come fa a tenere l'umido in casa 3 giorni??
e quanti si prenderanno la briga di andare all'isola ecologica a buttare ogni tot questi materiali (le scatolette di tonno/pelati ecc. comunque avendo residui di cibo dopo un po' puszzano!!!)
insomma come dice menchy oltre al fatto di non avere una cultura non abbiamo nemmeno il sostegno delle istituzioni

avete ragione, ma basta organizzarsi, in casa puzzano è vero ma fuori si può fare, io infatti ho 4 contenitori sul balcone
volere è potere! ma appunto bisogna volerlo, non farlo solo perchè obbligati

Lau tu hai ragione, ma qui mi pare che l'interesse sia di pochi ed è per questo che spero in un'amministrazione che obblighi e soprattutto sanzioni.
Perchè se all'italiano medio non lo bastoni.... non capisce.
Ma non capisce anche perchè è abbandonato a se stesso.
Ti faccio un esempio: la nonna di A. settantenne (la nomino sempre perchè ultimamente la vedo spessissimo) fa la raccolta differenziata a modo suo.
Si impegna, però se si scoccia, le vai ad aprire il secchio e nell'umido ci trovi le scatolette di tonno. E sai cosa ti risponde quando la ammonisci?! Ma tanto chi se ne accorge, mica mi fanno la multa?! Ed ha ragione. Il nostro sindaco decanta tanto una raccolta differenziata nella capitale intorno al 27%, sai cosa è stato scoperto di recente (e manco tanto recente!) che i cittadini fanno la differenziata ma poi non viene riciclata, anzi buttata tutta nella stessa discarica.
Questo non è disincentivare, di più. Anche perchè non è una questione di non saper governare una città, ma di quanta merd@ c'è a monte, tra intrallazzi politici, ecc..
Chiedo scusa per il tono forse un pò scurrile, ma è un argomento che mi inalberare abbastanza.

Lightblue ha scritto:eli mi spieghi come funziona la fabbrica dell acqua....
mi è appena arrivata un email!

Eccola! Da noi c'è questa casetta:
Si tratta semplicemente di un impianto di distribuzione dell'acqua della rete pubblica che eroga sia acqua naturale (gratuita) che frizzante (5 centesimi al litro). Io ho preso 4 bottiglie di vetro e vado a spillarla un giorno si e un giorno no! L'acqua è buona e si conserva per un paio di giorni (il comune consiglia infatti di riempire al massimo 4 bottiglie proprio perché non sono sigillate e l'acqua potrebbe non essere più fresca dopo tot giorni!)

dalle mie parti la chiamano casa dell'acqua.
io bevo quella del rubinetto

Ma è bellissima!
Ma la casetta perché l'acqua dei rubinetti in casa non è potabile?
Ot: Eli!!! Ci siamo eh! Manca pochissimo! Un abbraccio!

è una politica a livello locale . non riguarda la potabilità dell'acqua anche perchè l'acquedotto è lo stesso delle abitazioni. in più c'è la possibilità di avere l'acqua gassata.
ci sono anche le case del latte

petra18 ha scritto:è una politica a livello locale . non riguarda la potabilità dell'acqua anche perchè l'acquedotto è lo stesso delle abitazioni. in più c'è la possibilità di avere l'acqua gassata.
ci sono anche le case del latte

Una politica locale che si basa su cosa?
Mi interessa .
La casa del latte cosa vende, latte crudo o altro?
Interessante.

Anche da noi si chiama "casa dell'acqua"!
E in sostanza eroga acqua del rubinetto...purtroppo in molti hanno la convinzione che l'acqua del rubinetto non sia potabile, ma se la prendono alla casetta diventa magicamente buona! (forse non si rendono conto che è la stessa ). Io - spillando acqua frizzante - mi trovo molto bene e risparmio!

Ecco i vantaggi della casa dell'acqua:
http://www.casadellacqua.com/page.aspx? ... 0000000023

Da noi le prime case del latte erogavano latte crudo, ora "vendono" anche yoghurt e altri prodotti caseari.

Eh si menchy, manca poco poco! Non ce la faccio piùùùùùù!!!

non riesco a capire perchè l'acqua del mio rubinetto è buona mentre quella di un'altra casa dello stesso comune è imbevibile . saranno le tubazioni nuove ?

potrei morire con il latte crudo sto aspettando che arrivi il latte acquoso che non sente di latte

forse l'idea della casa dell'acqua è una dei pochi investimenti sensati del mio comune

Sul latte crudo ci sono un sacco di pareri discordanti, c'è chi dice che potrebbe mettere a repentaglio i reni, terrorismo psicologico? Non so, io l'ho acquistato e bevuto per diverso tempo, ma da ormai 4 anni non consumo più nessun tipo di latte.

Io ho sempre bevuto latte crudo, quindi non pastorizzato (ecco perché sono immune alla toxoplasmosi in gravidanza ), e non riesco a bere il latte confezionato, anche se fresco. Per me non sa di latte. Sinceramente non ho mai sentito dei possibili problemi ai reni...