Grazie a puppyclip e anche a realexa.
Quanto alle critiche sono assolutamente ben accette, non avrebbe senso mettere le foto e pretendere solo complimenti; ma vediamo se riesco a risponderti su tutto, perché più o meno delle motivazioni ci sono proprio per tutto e in parte condivido quello che hai detto.
Parto con il bagno perché me la cavo facilmente: non mi piace proprio, non mi piacciono le piastrelle, non mi piace la disposizione, non mi piacciono i sanitari, né la rubinetteria. Per farla breve non è nemmeno il mio genere e non lo era nemmeno all’inizio, ma avevamo finito i soldi e attenendoci al capitolato abbiamo preso il meno peggio. Prima o poi lo rifaremo, ma più poi che prima purtroppo.
Pareti:
La pittura spatolata in sala e in corridoio risalta molto più in foto che dal vivo; trattandosi di un grigio perla chiaro (in foto è più scuro), ti assicuro che non è così pesante. Devo però ammettere che non esalta nemmeno me e che avrei già delle idee che mi piacerebbe mettere in opera, ma non ora, lo farò solo quando i pupi saranno sufficientemente grandi. Insomma condivido appieno la critica, ma la scelta fu fatta per ragioni pratiche: avevamo intenzione di avere dei bambini e abbiamo optato per un’imbiancatura che eravamo certi potesse resistere anche a loro; devo ammettere che la cosa ha funzionato alla perfezione: la vernice utilizzata isola bene dai pennarelli, non si graffia, non si sporca; i muri dopo nove anni sono ancora perfetti. Ci sono molte pitture opache lavabili, ma garantisco che non sono la stessa cosa. Credo che almeno per altri 5 anni rimarrà quella... sempre che mio figlio piccolo, quando avrà 8 anni, sia meno unno di ora, altrimenti ce la terremo fino al momento in cui si sarà calmato. Preferisco avere una pittura che non mi fa impazzire, piuttosto che muri sempre lerci.
La pittura della camera dei bambini invece non mi fa impazzire, è diversa da quella della sala, ma anche in questo caso è stata fatta per i motivi pratici di cui sopra.
Quella in camera invece mi piace.
Sala:
E’ una stanza in fase di transizione. I quadri giapponesi ho intenzione di toglierli; francamente mi hanno stufato e vorrei qualcosa di completamente diverso, ma non so ancora cosa; ci studierò con tutta calma, anche perché di spese ne abbiamo fatte e per ora mi cimenterò con una cosina all'anno. Condivido la tua nota sul fatto che cozzino con il resto, ma la ragione è proprio la fase di cambiamento: poltroncina, consolle, tappeto, ecc. sono aggiunte recenti, i quadri li ho da 9 anni. Piano piano sto cambiando stile alla sala e anche per questo sul tavolino Kartell non ci metterò nulla di etnico africano; a parte che anche volendo nulla resisterebbe più di 30 secondi, né fuori, ma nemmeno dentro: mio figlio grande (6 anni) il mese scorso è riuscito a sfondarlo e a far infossare il coperchio (non so come abbia fatto a non rompersi);
La consolle così com’è ora rimarrà; voglio proprio che stacchi con il resto della sala. Anche la maschera, sebbene richiami l'ingresso, rimarrà esattamente dove si trova, perché non voglio toglierla e ora non saprei dove altro appenderla; si tratta di un ricordo dei genitori di mio marito, lui non li ha conosciuti, perché sono morti entrambi in un incidente quando era molto piccolo; non è una maschera comprata sulle bancarelle, ha almeno 50 anni ed è stata portata direttamente dall'Africa.
Quanto ai cuscini (ma anche le tende) non sono in pizzo e nulla hanno a che vedere con il pizzo (che a dire il vero non piace molto nemmeno a me); sono anche quelle etniche, lavorazioni artigianali turche (non si tratta di etnico africano, questo si). La lavorazione dei cuscini è fatta con l'applicazione di striscioline di cotone cucite in modo da creare decori, quanto alla bordatura non è pizzo.
Turco è anche il vaso in foglia d'oro sul mobile della sala e il porta candele sulla consolle. A breve aggiungerò sul divano cuscini che richiameranno quelli della poltroncina, ma creando degli abbinamenti di colore (sempre che mi piaccia il risultato finale).
Verranno invece tolti dal mobile della sala alcuni soprammobili (ad esempio i due vasi marroni tra le foto dei bambini), si tratta di regali di amiche e almeno per un po’ dovevo esporli, mi spiacerebbe che pensassero che non mi sono piaciuti.
Cucina:
La cucina è asettica, secondo me le tende al massimo possono stridere con le sedie, che tra l'altro sono orrende, sono loro che stridono a prescindere. Ora non le cambio, i bimbi ci fanno di ogni

, ma è una delle prime cose che vorrei rifare in futuro assieme al tavolo della cucina (a quel punto cambierò anche l’orologio per abbinarlo alle sedie).
Le tende sono coordinate con strofinacci (c'è né uno nel foto album) e pattine, che non ho ancora messo, e richiameranno la sala quando sarà completa.
Per le tende mi spiace solo che in foto non rendano come dal vivo. Come dicevo non si tratta di pizzo, alcuni decori sono realizzati attraverso legatura manuale, altri con una sorta di uncinetto che è però trovo particolare rispetto a quello che normalmente si trova in Italia.
Camera:
Quanto alla camera, pur rispettano la tua opinione, non condivido affatto; anche se forse questa divergenza dipende in parte dal fatto che il colore delle pareti dal vivo è diverso da quello che sembra in foto.
Come già detto sopra in questo caso i muri mi piacciono come sono; quanto allo specchio non trovo che strida, ma che anzi si sposi alla perfezione. Le pareti sono praticamente bronzate, così come lo specchio dell’armadio e secondo me ben si sposano con il dorato della cornice (che in foto sembrerebbe rossastra, ma è a prevalenza dorata). Non è uno specchio falso antico, ma è proprio vecchio di suo.
In merito agli altri suggerimenti, anche se il letto è basso, non sono minimamente intenzionata a richiamare il gusto giapponese (così era in precedenza), perché mi sono sinceramente stufata. Dietro al letto verrà appesa la stampa di un dipinto di Kimt (il mio artista preferito), inserito in una cornice dorata con sottili venature scure(secondo me molto bella), ma moderna. Quanto alla parte di fronte al letto ancora devo ragionarci.
La consolle è stata inserita per esigenze organizzative; quanto alle bambole (due) sono un regalo di mio marito; me le ha comprate quest'anno, e poiché è la prima volta che mi fa un regalo di testa sua, per me sono bellissime a prescindere. Quanto ad altri vari ninnoli in camera, sono lavoretti dei mie figli e cari ricordi di persone a cui voglio bene; personalmente ritengo che questo genere di cose prescindano dal “sta bene o male”, ma siano legate al cuore. Penso che per molti di noi, pure fuori contesto e a volte pur non piacendoci, certi ricordi vengono esposti e trattari con amorevole cura per motivi sentimentali. Secondo me la casa deve per prima cosa essere vissuta, deve rispecchiare il cuore di chi ci abita, deve essere funzionale a chi ci abita (vedi ad esempio i bambini) e poi, non meno importante, deve essere esteticamente curata, ma sempre in funzione di ciò che ho elencato prima.