Coolors, smorziamo i toni... e restiamo sull'argomento cappe che interessa di più chi legge
cerco di spiegare a cosa serve una cappa da cucina: in una frase si tratta di impedire che le fumane vadano in giro per l'ambiente.
le fumane sono composte principalmente da tre tipi di elementi: le particelle solide a temperatura ambiente (grassi e polveri da fumi), gli odori (gassosi) e il vapore acqueo/umidità.
Premesso che ad oggi con una cappa a ricircolo l'umidità non si riesce a gestire in modo efficace, l'obiettivo di una cappa a ricircolo è di trattenere grassi, polveri e odori.
Batteri, virus, muffe, spore, fumo di sigaretta, radon, tallio, kriptonite NON sono elementi di primaria importanza per una cappa da cucina, anche se possono essere oggetto di trattamento (anche in ambito domestico) in un impianto di climatizzazione (dove magari gestire anche l'umidità).
Ripetendomi, la cappa deve lottare contro il fritto e i broccoli, non contro peste suina e aviaria. Ecco il mio collegamento alle strategie di marketing che distolgono l'attenzione dalla funzione principale per evidenziare effetti accessori o (in altri casi) per proporre le cappe come elementi di arredo e illuminazione.
Ci si può inventare qualsiasi funzione accessoria (tipo anche la tristemente nota cappa climatizzata acchiappaincentivi) ma l'obiettivo deve restare quello di
trattenere quanto proviene da piano cottura, grill, friggitrice e affini.
Nota bene: sottolineo trattenere e non far precipitare al più presto (come fa invece il sistema da te linkato). La differenza non è banale: in una cappa ci sono a disposizione poche decine di cm prima di "sparare" nuovamente l'aria nell'ambiente e se non si trattengono le particelle subito, queste ricadono sull'utilizzatore e la zona cottura, con un effetto opposto a quello desiderato. A questo mi riferivo quando parlavo della necessità di "trattare" 50 litri al secondo di aria.
Riassumendo quindi un sistema ionizzante:
- presenta una soluzione ad un problema che non è quello che devono risolvere le cappe da cucina
- non "cattura" le particelle ionizzate ma le fa precipitare
- non "lega" i composti gassosi, principali portatori di odore
- genera (poco) ozono, gas irritante e altamente tossico
niente male per un prodotto innovativo...