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Di Pedrali - che ha arricchito il suo catalogo oltre alle sedute tradizionali contract in materiali plastici, di altri pezzi con diversi materiali - due pezzi particolari, la Mya di Pocci e Dondoli, in varie finiture, e la vincitrice del Compasso d'oro 2011, la bellissima Frida di Fioravanti, curata in ogni dettaglio..

Mamma mia, che belle cose...!!
COmunque volendo rimanere nei limiti di un budget ragionevole (200€ approx. per sedia) e di una facile reperibilità, forse la delfy legno+trasparente sembra la sedia più carina...
Acc...come si inserisce la foto??

Ciaooooo!!!

Paolo

Ancora un altro oggetto premiato col compasso dell'ADI. Di dimensioni compatte, secondo me non stonano le zampe di lega d'alluminio cromate con quelle satinate del tavolo, per il carattere forte ed elegante delle sedie di Enzo Mari, le Tonietta, per Zanotta. Da godersi l'arco accennato in centro più sinuoso verso spalliera e zampe, armonioso e che conferisce eleganza e leggerezza a tutta la seduta. L'operazione voluta con questo pezzo da Mari nell'85 fu quella di rinnovare il genere di un settore d'arredo, tradizionale e cruciale in Italia, del furnishing della zona cucina. Ricalcando la stessa mossa della serie di sedie leggere disegnate da Giò Ponti negli anni '50 (originata sotto appunto, con Sedia Leggera, 1951, Cassina).

Non ti è preclusa nemmeno la soluzione delle sedia a piede di calice, come nella Nicla di Bontempi, restando in budget, che chiaramente si mostra per quello che è - nella specifica versione in foto - fondamentalmente un redesign delle Tulip di Saarinen..

Sempre sotto il budget, sempre disegno di Pocci e Dondoli, interessante la Lei, in varie versioni e finiture, per Bonaldo:

Tra le più vendute in Italia, come quelle citate sopra, la Biba, semplice, funzionale, pulita, fortunata serie prodotta dalla Jesse, disponibile in tipologie e finiture differenti..

Ancora qualcosa di inconsueto e 'tecnologico', come la sedia bimaterica Madeira , progetto di Marc Sadler per Skitsch.
E' realizzata in un materiale di nuova concezione, il PP-WPC, miscela formata da legno riciclato e polipropilene che offre la stessa fisicità e calda tattilità del legno, pur mantenendo le prestazioni tipiche dei materiali plastici. Lo schienale percorso da nervature è in policarbonato lucido colorato in massa, sia trasparente, che non. Notata anche nell'ultima edizione del GF..

Ciao scusate se mi intrometto un secondo, ma questo è un altro post che devo assolutamente salvare

Oppure potrebbe essere interessante lo strano (ma non tanto poi) connubio legno/policarbonato trasparente colorato della Aka di Jean Marie Massaud per Skitsch..

Azzeccato pure l'accostamento faggio/ABS colorato della Florinda della Forster, per De Padova, che partendo dalla sedia tradizionale si propone di annullare le tipologie solite, come la sedia della cucina o quella del soggiorno o del contract per un unico prodotto valido in ogni ambito..

D'autore, firmata da Lovegrove, la Orbit per Bernhardt, che ricalca sia la mitica Serie 7 di Jacobsen, prodotta da svariate aziende che la Pretzel di Cherner (con/senza braccioli), distribuita in Italia da Classicon..

PAOLOFE ha scritto:..Acc...come si inserisce la foto??..

Col mouse ti posizioni sulla foto che vuoi caricare, clicchi sul tasto destro proprietà e ti copi l'indirizzo URL che incollerai tra [ img][/ img] sulla pagina del forum.. E' semplice.. e poi, se ci sono riuscito io, puoi farlo benissimo anche tu..

Proviamo.......

Eccola qua quella che piace a me....


Grazie ancora!!

PAOLOFE ha scritto:Proviamo.......

Eccola qua quella che piace a me....


Grazie ancora!!

Magari con le zampe bianche....

mitti ha scritto:Ciao scusate se mi intrometto un secondo, ma questo è un altro post che devo assolutamente salvare

quotissimo mitti.
Il caro Lot è magico come sempre!