Antonio Orrù ha scritto:..Mi permetto di intervenire sull'argomento (tavolo Tulip) che da quanto ho letto sta molto a cuore a parecchi utenti. Premetto che il tavolo è magnifico ed è uno dei pochi esempi di arredo che stanno bene ovunque e con qualsiasi sedia, antica o moderna, il chè non è cosa facile; nonostante ciò vorrei far notare che originale Knoll o copia più o meno ben fatta è forse il mobile più inflazionato che oggi sia sul mercato. Lo vedo ovunque, dagli spot pubblicitari, quasi sempre abbinato alla lampada Arco di castiglioni, o fotografato nelle riviste di arredamento. Quasi sempre bianco e sempre tondo!!!! Ragazzi che noiaaaaaaaa!!!! Non lo comprerei mai e poi mai. Assieme alla famigerata parete attrezzata trovo che sia quanto di più trito e ritrito che si possa vedere. Ci sono un sacco di alternative, basta un pò di fantasia e pazienza. Non credo che tutti vogliamo avere le stesse case con gli stessi arredi stile filosofia Ikea!!!! Scusatemi se posso essere un pò duro nel dire questo, non è nelle mie intenzioni offendere nessuno.

Capisco il rischio dell'omologazione ma certi fenomeni, trovo siano più complessi di quanto pensiamo, e cioè che non si tratti apparentemente d'un fenomeno effimero, di mode. Intanto, personalmente, nel 2002 scelsi il tavolo
Tulip e decisi di abbinarlo alla
Arco, seguendo un accostamento frequente solo negli anni '60/70 e che nel periodo successivo cadde abbastanza in disuso. Non molti, e non solo in questo forum, 10 anni fa, conoscevano questi pezzi che oggi sono divenuti delle icone della modernità, e posti accanto a quelli della Perriand, Le Corbusier, del Bauhaus, ecc. Ma non si tratta di inflazionamento di modelli di arredamento. O non solo quello. E' qualcosa di più. E' la ripresa di stilemi organici che sono stati riproposti nell'architettura e nel design di oggi. E ce ne accorgiamo passando per un luogo visitatissimo, l'aeroporto. Quasi 'scolastica' la riproposizione del nuovo Terminal 2E dello CDG di Roissy (2002), opera di Paul Andreu, del magnifico originario padiglione T5 per la TWA dello JFK di New York (1956-62, oggi dismesso), di Saarinen. Proprio da questo progetto l'architetto finlandese determinò la serie
Tulip destinata quindi non solo ad un impiego privato e residenziale.
Sulla
Arco poco da dire, se non che, la lampada a stelo, è divenuta una categoria tipologica frequente del settore e che, giustamente è stato il grimaldello per riscoprire a tutto tondo una figura come Achille Castiglioni che considero un pò - non se ne abbia nessuno - una sorta di 'Michelangelo dell'industrial design', già solo per il numero di progetti che realizzò, conservati nel suo Studio-Fondazione.
Poi, sull'Ikea e la sua 'filosofia', ognuno è libero di arredarsi casa come vuole, anche se la via sembra quella, almeno visitando il Salone appena un mese fa. Materiali naturali, legno e ceramica, ripresa del design anni '40/50 scandinavo, progetti dal costo contenuto e dalla funzionalità ed organicità accentuate.
E perdonate il pistolotto..