EnricoMoro_R&D_Elmar ha scritto: ce ne sono molte tipologie, e molti modi di operare: Elmar lacca una cucina per volta, sull'ordine del cliente, per avere una uniformità di colore e finitura; altre aziende lavorano con ante laccate a magazzino (spesso con pochi colori a disposizione), con il rischio (non altissimo per la verità) che alcune ante appartengano a una fornitura e altre ad un'altra (quindi con possibili differenze cromatiche).
ringrazio per i complimenti... però, spero mi scuserà, questa cosa qua sopra non la condivido: si fa il just in time perchè non c'è spazio per fare la gestione a magazzino o si ha timore che un colore non vada...ma questa pratica se da un lato semplifica la vita al cuciniere e permette gamme molto ampie dall'altro appiattisce molte aziende sugli stessi modelli e sugli stessi articoli inoltre incrementa esponenzialmente il costo ed i termini di consegna dell'arredamento. Anche il discorso della messa in tinta non posso condividerla: chi ha da fare una serie di ante bianche da 1000 pezzi ha tutto il tempo di mettersi a trovare il colore giusto come la serie precedente ed anzi può anche accedere a sistemi di laccatura più economici ma non meno qualitativi. Chi invece deve laccare solo 15 ante ha grossi problemi poi nel riaggiustare eventuali casini (potrebbe cadere l'anta a qualcuno e potrebbe essere da rifare...chi lacca sa che purtroppo delle volte basta un po' di umido in più per avere un risultato diverso): in pratica si sta con la corona in mano a dire rosari sperando che tutto vada bene e chiaramente queste preghiere vanno pagate. Ecco perchè molte ditte stanno ritornando molto verso una gestione magazzino quantomeno parziale su alcuni colori che sicuramente girano e dove se vuoi consegni anche il giorno dopo a prezzo sicuramente più competitivo.
ecco... mi si parlerà di gestione snella, toyota e balle varie: tutti discorsi giustissimi ma fatti come li stiamo facendo nel settore del mobile non funzionano: ci ritroviamo in 40 "non produttori" di cucine (ma montatori), tutti che prendono gli stessi top e le stesse ante con le stesse lavorazioni dagli stessi 3 produttori a prezzi cari e ti trovi a competere con colossi tipo Nobilia da 2400 cucine al giorno: che cosa si può raccontare per qualificare il nostro prodotto? Forse ho fatto un esempio un po' estremo ma ci sono "nobilia" anche più a dimensione italiana.
Comunque a parte queste gestioni che riguardano i produttori più che i consumatori penso sia doveroso chiarire anzitutto i materiali sottostanti la laccatura: specie appunto sui lucidi....un conto è avere mdf un conto è avere truciolare, un conto è avere una carta melamminica, un conto è non averla un conto è avere la carta ed anche un fondo di poliestere... una base buona da un bel prodotto di durata, una base non buona da un lucido a buccia darancia immediatamente o a distanza di qualche mese.