LadyDar ha scritto:Nico su certi aspetti ti dò piena ragione, su altri, sono anni che mi pongo certe domande e più che viaggio e più che queste domande non trovano risposta.
Ma tutti viviamo in un posto dove possiamo scegliere e permetterci un pezzo di scottona oppure del tofu? Oppure c'è anche chi vive dove si muore di fame, perchè la terra non è in grado di coltivare nulla, oppure c'è chi vive isolato per 9 mesi l'anno a - 40 gradi dove un mantello di ghiaccio e neve non permette alla terra di dare dei frutti per essere sostenuti e le uniche cose commestibili sono di carne?
Potresti dire al leone di non mangiare la gazzella? (vale la stessa regola umana - animale). Potresti dire ad un orso polare che si risveglia dai ghiacci di non mangiare il leone marino?
Credo che la Natura abbia creato delle regole (che l'uomo ha fin troppo "ritoccato") e che queste regole siano state fatte in maniera perfetta.
Sopravvivere o essere ingordi? Forse la differenza sta solo nella fortuna di dove sei nato che ti ha permesso di scegliere.
poi: ma le verdure non sono coomunque un organismo con della vita?:)
Chiaramente il tu è simbolico non è rivolto a nessuno:) fra le due credo che il vegetariano sarebbe il giusto compromesso, il vegano lo vedo un modo di vivere più che un modo di alimentarsi.
Detto questo secondo me non è corretto abbondare di nessun alimento sia esso di derivazione animale che vegetale. La giusta regola è sempre stata l'alimentazione bilanciata (evitando chiaramente cibi intolleranti).
Lady mi fa piacere tu sia intervenuta, e mi spiace non aver modo di replicare ora in maniera approfondita.
Il tuo ragionamento, che non è di certo campato in aria o buttato per caso, manca a mio modesto parere, di alcuni tasselli che non vengono inseriti nel contesto.
Hai citato la natura, ed è quindi bene chiarirci su un punto molto importante: allo stato attuale non esistono studi seri che possano confutare tutta una serie di scoperte e dati di fatto che si sono stratificati fino ad oggi.
Mi riferisco al fatto che l'essere umano non sia assolutamente onnivoro (parola priva di senso) bensì frugivoro o erbivoro.
Il nostro intestino è oblungo, come tutti gli erbivori a differenza dei carnivori (tutti nessuno escluso) che hanno tratti di intestino molto brevi, e per un motivo semplicissimo. La carne e le proteine animali in genere, ripeto in genere, fermentano lungo il tratto, come quando si lascia la carne al sole a marcire. Questo causa acidificazioni esagerate che sono poi la causa arcinota di stitichezza, ulcere, tumori e quant'altro. La febbre intestinale è la direttrice da cui dipartono la maggiorparte dei sintomi che ci affliggono oggi, dai più gravi a quelli di minore entità.
Manchiamo totalmente del'enzima urikase che permette di scomporre gli acidi delle proteine animali, presenti invece in tutti e ripeto tutti i carnivori.
Abbiamo un sangue di tipo ALCALINO a differenza di tutti (Trovatemi una eccezione) i carnivori che hanno un sangue ACIDO, molto più del nostro, e che quindi non riceve scompensi quando vi si immettono prodotti che in fase di immisione non sono acidi (Vedi la carne) mentre in fase duodenale e di assorbimento lo diventano (esattamente l'opposto avviene con la frutta acidula che parte acida e diviene basica in fase di assorbimento).
Abbiamo mandibole con mobilità articolare laterale, cosa assente in TUTTI i carnivori. Non è possibile strappare la carne con le nostre mandibole, si slogherebbero di lato. La mobilità laterale serve per sgretolare semi, bacche e quant'altro, come è presente infatti in molti erbivori o frugivori.
Poi vi è la questione dei canini, non li abbiamo. La solita storia che si sente ogni tanto, riferendosi a quei bei dentini che abbiamo e che con gli anni si sarebbero assotigliati a causa dell'inutilizzo, è il solito segreto di pulcinella. Tantissimi vegetariani hanno i canini in quel modo, perchè semplicemente i frutti coriacei non è possibile aggredirli senza denti forti e capaci. E se parliamo di perfezione della natura, anche questo vi rientra.
Ma vi è una cosa che è ancora meno discutibile delle altre, ossia quanto emerse anni e anni fa da un ricercatore (ora non ricordo il nome ma è famosissimo) che rilevò come sul 100% dei campioni analizzati, a seguito dell'immissione di alimenti proteici vi era un IMMEDIATO fenomeno di leucocitosi, dimostrato da prelievi di sangue pre e post assunzione del cibo. Cosa che non avveniva con qualsiasi altro tipo di alimento di origine animale.
La leucocitosi sappiamo bene cosa sia, e quando si ingenera nel nostro corpo. Un fenomeno di leucocitosi si avvia solo in casi di emergenza e per risistemare situazioni che stanno mettendo a rischio la stabilità del nostro corpo.
Infine un passaggio veloce sulle considerazioni da viaggiatrice.
Ciò che dici è verissimo, è l'esatto motivo per cui noi, mai stati onnivori ma con un cervello differente da altri animali (vedi i caprioli che piuttosto muoiono di fame che mangiare alimenti di loro simili), abbiamo iniziato a procacciare cibo differente piuttosto che morire.
Gli inverni, senza finire nel paleolitico, ma anche solo 300 anni fa, erano duri e insuperabili. L'agricoltura si fermava, i metodi di conservazione erano pari a zero e il sistema più rapido e veloce lo conosciamo tutti.
Il fatto è che questo tran tran mette le radici molti anni indietro, per lo stesso problema che però era esacerbato dalla ancor minore conoscenza di metodi di conservazione, di coltura etc. Ha così preso piede un sistema, un dogma, ma ciò non significa sia giusto. Come mai sul vocabolario italiano sono entrate migliaia di parole SBAGLIATE che però a causa dell'uso corrente e sconsiderato, sono entrate di diritto nella nostra lingua? Un primo esempio a caso è "famigliare" con il gl, che è sbagliato. Eppure è finito nel vocabolario, e viene anche spiegato il motivo perchè vi è entrata questa parola. Come questa migliaia di altre.
Un comportamento reiterato e specialmente necessario, negli anni si stratifica diventa base su cui poggiare fondamenta e regole. Non è detto che sia giusto, ma è così.
I popoli che al freddo non possono permettersi l'agricoltura, mi pare ovvio che piuttosto che morire ricerchino sistemi alternativi. E' un po' come scorrere il cronometro al rovescio, e rientrare nel nostro passato, ormai lontano dai nostri occhi, eppure così presente in alcune zone del mondo. A mali estremi estremi rimedi, ma qui non è così.
Secondo me la questione andrebbe risolta in maniera molto democratica. Al nord, dove c'è il ghiaccio, non vi sono allevamenti di pesci sotto alle lastre. Si pesca e si cerca di trovare il cibo nella maniera piu furba e ingegnosa possibile. Così fa l'orso con i pesci che risalgono il letto, così fa il leone, così fa lo squalo con le foce e così via.
Ma attenzione, confronta questo modo di agire, o delle tribù che cacciano ancora oggi gli animali, con il nostro modo di agire, fatto di allevamenti indecenti, basati sul business e sul profitto, con una devastazione di vite senza pari.
Hai mai visto Earthlings? Lo avete visto tutti su questo forum?
http://www.youtube.com/watch?v=0AUoNwBacgI
In caso negativo, per porre in essere ragionamenti più terra a terra, sarebbe importante vederlo. Senza rifuggere la questione sostenendo che la visione sia impossibile.
Tempo fa dissi una cosa che ho poi sentito dire testualmente in un video che più avanti poi posterò, ossia che "se va bene per il tuo stomaco, perchè non dovrebbe andare bene per i tuoi occhi?".
E questo penso sia un punto molto importante, perchè bisogna scindere ciò che facciamo noi oggi con il consumo animale, e come avviene invece nei popoli che rispettano ancora questi esseri.
Non a caso i medici ancora prezzolati e pro lobby, ormai sono dovuti scendere almeno ad un compromesso e nessuno più si azzarda a consigliare anche in MINIMA parte la carne animale da allevamento. Infatti attualmente anche i più "fedeli" al pasto carneo indicano come carne esclusivamente mangiabile quella da SELVAGGINA, e non da selvaggina di allevamento, ma da selvaggina cacciata.
L'unica carne che non contiene sostanze negative NON solo derivanti dall'alimentazione deleteria, ma anche nettata dagli scarichi di adrenalina e altre sostanze nocive che si sprigionano quando gli animali vengono condotti verso la loro morte, sentendo urla strazianti dinnanzi loro.
Anni fa il ragionamento lo mantenevo sempre e solo sul piano scientifico, ma poi mi sono molto ammorbidito ed ora mi preme molto anche l'aspetto etico.
Ci riteniamo evoluti, capaci di distinguere il bene dal male, e poi per il beneficio del nostro ""censured" caldo" ammettiamo che animali buoni e senza colpe vengano trucidati?
Sandra, tu che sei cuoca, ti sei mai recata da Cremonini (qui in zona da noi) o in altri macelli?
Hai mai sentito che urla che arrivano? Hai mai visto la morte interiore pervadere una mucca quando le viene strappato un vitellino che gli è appena nato?
E' importante questo, perchè si fa presto a fare come fa bottura che ci fa vedere che cuoce il bel maialino sul suo bancone della cucina. Ma quel maialino come è morto? Con quali sistemi?
Per quello che mi riguarda se ognuno si vuole fare del male con alimenti per noi nocivi (e su questo nel 2013 non c'è più discussione, ed è ampiamente argomentabile) è libero di fare. Ma il fatto che si sentenzi su vite altrui in maniera così indecente non lo accetto.
Che a tutti sia data la possibilità di cacciare l'animale, questo per me non è un problema. Ma scommetto che si abbasserebbe di molto l'impatto.
E poi la cosa peggiore nei ragionamenti pro carnei è la totale dimenticanza del bene dei nostri figli e dell'ambiente.
I report sul tema sono ormai infiniti, e non vi è mai e dico mai una smentita a questo, ossia che se entro il 2030 la popolazione non diventerà vegetariana, non vi sarà più acqua disponibile, perchè viene tutta sprecata negli allevamenti animali.
Ci uccideremo con le nostre mani se continuiamo così
E cosa da non dimenticare, continuare a perpetrare il consumo carneo significa non avere a cuore neppure la vita di tanti bambini, dato che nelle popolazione che tu sicuramente avrai visitato, gli alimenti scarseggiano perchè le coltivazioni e i terreni vengono invasi da multinazionali che spediscono TUTTI i raccolti per il fabbisogno animale.
Sono tanti i punti da affrontare e oggi ahimè sono molto impeganto, ma sarebbe interessante metterli su un tavolo, a carte scoperte, e poi analizzare i fatti in maniera cristallina. Possono nascere idee nuove e nuovi filoni di ragionamento che prima non si scorgevano!