Re: Scavolini, la cucina più amata dagli italiani?
Inviato: 29/11/13 19:31
Piccoli Pagnoncelli crescono 

A voi la parola! Discussioni sull'arredamento della casa
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Peppezi ha scritto:Piccoli Pagnoncelli crescono
La pubblicita' e' importante, puo giustificare i risultati nel breve termine, ma se poi manca la qualita' nel lungo paghi, e questo non e' il caso di Scavolini o di altre aziende ben strutturate.matteo.s ha scritto:è la più amata perchè fa più pubblicità![]()
Anche se, non so voi, ma a me pare che l'entusiasmo che girava qualche anno fa intorno a Scavolini si sia un po' affievolito.
Ad ogni modo, concordo con gli altri, la durata riguardante la funzionalità è principlamente una questione di modalità di utilizzo. Per quanto riguarda la durata in termini di estetica, non concordo in pieno. Quest'ultima dipende in larga parte anche dai materiali (i.e. cerniere che cedono...). Detto questo, non c'è differenza nei materiali tra Scavolini ed altri marchi della stessa fascia. Quindi diciamo che la scelta della cucina si riduce a fascia di prodotto e modello con l'estetica che più ci aggrada.
probabile.ale241 ha scritto: La pubblicita' e' importante, puo giustificare i risultati nel breve termine, ma se poi manca la qualita' nel lungo paghi, e questo non e' il caso di Scavolini o di altre aziende ben strutturate.
ale241 ha scritto:Penso che il riferimento relativo alla piu' amata sia una parafrasi e si riferisca al fatto che ha la quota di mercato piu' alta.
"la piu' amata dagli italiani" non e' una parafrasi.qsecofr ha scritto:
È la più amata perchè è quella che fa più fatturato. A livello di cucine prodotte a suo tempo sicuramente era prima. Oggi ho qualche dubbio. Non è un monopolio comunque. Il mercato italiano è da sempre ampiamente frammentato in mille produttori… molti tutt altro che dormienti
Si e' cosi' e da tanti anni direi, ma come ti dicevo non farei i consumatori cosi' ingenui, anzi. Se la posizione e' confermata ogni anno, vuol dire che il prodotto ha referenze positive, questo vale per un auto, una cucina o un cellulare, le bugie hanno gambe corte.Lietta ha scritto:Se è così allora è vero che la maggior parte degli Italiani non ha voglia di pensarci, e si fida bovinamente della pubblicità.ale241 ha scritto:Penso che il riferimento relativo alla piu' amata sia una parafrasi e si riferisca al fatto che ha la quota di mercato piu' alta.
Vero. E' un mercato davvero frammentato, ma negli ultimi anni la concentrazione e' aumentata e la quota di Scavolini e' addirittura cresciuta. Molti hanno chiuso, molti sono spariti o hanno ridotto in maniera significativa il proprio lavoro.13 febbraio ha scritto:ale241 ha scritto:Penso che il riferimento relativo alla piu' amata sia una parafrasi e si riferisca al fatto che ha la quota di mercato piu' alta."la piu' amata dagli italiani" non e' una parafrasi.qsecofr ha scritto:
È la più amata perchè è quella che fa più fatturato. A livello di cucine prodotte a suo tempo sicuramente era prima. Oggi ho qualche dubbio. Non è un monopolio comunque. Il mercato italiano è da sempre ampiamente frammentato in mille produttori… molti tutt altro che dormienti
Lietta ha scritto:Ti potrei fare l'esempio dei profumi, visto che siamo sotto Natale, ed in TV inizia il martellamentoale241 ha scritto:Parlare di qualita' in senso stretto e' sbagliato. Cero una Ferrari ha piu' qulita' di una Volswagen. Ma e' cosi' di nicchia perche' risponde alle necessita' di pochi, con un prezzo poi che e' ancora per di meno. E di pubblicita' ne fa certamente piu' Volswagen. Penso che ognuno deve avere in mente un propio mercato e cercare di eccellere in quello. Penso che la quota mantenuta nel tempo sia elemto significativo.![]()
I profumi cosiddetti commerciali, quelli che trovi in profumeria, sono quelli pubblicizzati ed hanno anche un costo elevato.
Esiste tutta una categoria di profumi, detti di nicchia, di qualità elevatissima, che vengono cercati, selezionati e comprati, solo da chi ha un olfatto fine e ricercato, e non essendo pubblicizzati, nè legati a baracconi dell'alta moda, costano assai di meno di quelli commerciali. In più non si trovano ovunque, sono venduti in profumerie specializzate.
Per arrivare a quei profumi bisogna aver fatto un minimo di ricerca, di studio, essersi interessati dell'argomento, non è come andare da Sephora dopo aver visto la carrellata di spot prima del TG delle 20.
Bello questo esempio, ma a mio parere non calza, sai perche'? Perche' come puoi misurare la qualita' di un profumo? Questione di gusto e qui e' tutto davvero relativo. Nel caso dell'arredamento abbiamo a che fare con prodotti piu' complessi dove la componente tecnico funzionale non puo' essere trascurata e in questo caso, come per le auto, non puo essere questione di solo di gusto.,
E' solo un esempio, ma spiega come di fatto il marketing pubblicitario spinto impedisca alle persone di avvicinarsi in maniera critica ad un prodotto, perchè la pubblicità influenza chi di senso critico ne ha poco.
Chi ce l'ha, in genere, va nella direzione opposta.
Lietta ha scritto:Ti potrei fare l'esempio dei profumi, visto che siamo sotto Natale, ed in TV inizia il martellamentoale241 ha scritto:Parlare di qualita' in senso stretto e' sbagliato. Cero una Ferrari ha piu' qulita' di una Volswagen. Ma e' cosi' di nicchia perche' risponde alle necessita' di pochi, con un prezzo poi che e' ancora per di meno. E di pubblicita' ne fa certamente piu' Volswagen. Penso che ognuno deve avere in mente un propio mercato e cercare di eccellere in quello. Penso che la quota mantenuta nel tempo sia elemto significativo.![]()
I profumi cosiddetti commerciali, quelli che trovi in profumeria, sono quelli pubblicizzati ed hanno anche un costo elevato.
Esiste tutta una categoria di profumi, detti di nicchia, di qualità elevatissima, che vengono cercati, selezionati e comprati, solo da chi ha un olfatto fine e ricercato, e non essendo pubblicizzati, nè legati a baracconi dell'alta moda, costano assai di meno di quelli commerciali. In più non si trovano ovunque, sono venduti in profumerie specializzate.
Per arrivare a quei profumi bisogna aver fatto un minimo di ricerca, di studio, essersi interessati dell'argomento, non è come andare da Sephora dopo aver visto la carrellata di spot prima del TG delle 20.
E' solo un esempio, ma spiega come di fatto il marketing pubblicitario spinto impedisca alle persone di avvicinarsi in maniera critica ad un prodotto, perchè la pubblicità influenza chi di senso critico ne ha poco.
Chi ce l'ha, in genere, va nella direzione opposta.