Ciao, chiedo venia, ha ragione il tuo geometra!
Mi sono ingarbugliato e ho chiesto lumi al mio collega, decisamente più tecnico di me, visto che si occupa della fase di preventivazione!
Funziona così: la caldaia (a condensazione) viene tarata circa a 60° (che sarà la temperatura max per i radiatori); poi con un dispositivo, solitamente il DIM (disgiuntore idrico multi-impianti) ma volendo anche con altri sistemi, si abbassa la temperatura per il pavimento fino a 38/40° max.
Se l'impianto (x quanto riguarda i radiatori) è ben dimensionato m'ha detto che funziona anche bene. Non da il confort che avresti se fosse tutto l'impianto a pavimento, però ci si avvicina.
Poi dipende anche dal budget di spesa: un impianto fatto così ha i costi aggiuntivi degli elementi (scaldando meno, devon essere di più: appunto l'impianto deve essere ben dimensionato), delle linee, del dispositivo, etc. Solo quest'ultimo si aggira intorno ai 500/550euro (a seconda) esclusa l'installazione.
E avendo più dispositivi sull'impianto, c'è più manutenzione!
Comunque è preferibile su un'abitazione di medio/grandi dimensioni.
Anche perchè devi avere il posto per i radiatori.
Io. a casa mia, che sto ristrutturando, faccio tutto a pavimento perchè ho dei muri in pietra che voglio lasciare a vista e ho difficoltà a mettere i radiatori (li aggiungo solo nei bagni).
Altrimenti, visto anche il poco tempo che passo a casa, l'avrei fatto tradizionale: l'impianto a pavimento, ripeto, è il max del confort (chi lo ha, lo sa! Comunque ci vuole un periodo d'adattamento: se sei abituato con i radiatori, devi entrare un po' nella "mentalità" dell'impianto!), ma se a casa stai poco... te lo godi poco! E la caldaia sta comunque accesa sempre da novembre a marzo circa!
Ok, aspetto gli altri pareri!
Ciao!
berghy ha scritto:da come mi ha spiegato prima il geom la caldaia dovrebbe essere regolata sulla temperatura alta x i termo, e un apparecchio aggiuntivo dovrebbe far andare l'acqua a temp + bassa all'imp a pavimento

(che casino..)
però ho appena letto nel sito dell'eni una cosa interessante:
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Verifica attentamente con l’aiuto di un tecnico se l’impianto esistente è adeguato all’installazione della caldaia a condensazione (per esempio la canna fumaria).
Inoltre, l’eventuale presenza di un impianto di diffusione del calore progettato per utilizzare acqua a bassa temperatura (pannelli radianti o radiatori con elevata superficie) consente di sfruttare al massimo la potenzialità delle caldaie a condensazione. In questi casi il risparmio rispetto ad un impianto tradizionale arriva al 30%,
ma anche quando le condizioni non sono ottimali e i radiatori richiedono alte temperature, si otterrà un risparmio fino al 15%.
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si tratta di valutare se questo 15% vale la spesa
