Inviato: 05/09/08 15:04
ciao Ela, bentornata.... 

A voi la parola! Discussioni sull'arredamento della casa
http://www.arredamento.it/forum/
Messaggio solidale da parte mia, anche se non ho il piacere di conoscertiela78 ha scritto:I'm back...non so per quanto...
come accennatovi da Mimmi ho mooooolti problemi al lavoro
il periodo si sa non è dei migliori e la crisi da me si sente eccome... viaggi bloccati, feste annullate, interinali a casa e la sedia balla... molto
in più l'occhio del grande fratello vigila sui nostri pc..
ma la parte più brutta è stata l'estate ed è questa che mi ha tenuta più lontana, il non aver più voglia di tornare perchè non mi sentivo (sento???) più nulla da dire... in un posto dove tutti hanno coronato qualcosa, io annaspo sempre....
vabbè... che cos'è successo?...
mah...
poi racconterò....
come posso raccontare gli ultimi miei due mesi?...
come posso razionalmente spiegare l'accanimento del destino su certe persone?
non lo so... non riesco a spiegarmi più nulla. so solo che questo mese è stato lungo e gli ultimi 15gg i più brutti della mia vita.
pieno di bivi, scelte da fare, rispondere a quella domanda che da piccoli fa venire la pelle d'oca " a chi vuoi più bene..."
arrivare a prendere 3/4 pastiglie di antidolorifici al giorno per combattere questo mal di testa sempre presente, pulsante dal mattino al mattino successivo
combattere contro i sensi di colpa, contro le dicerie della gente
sbattere contro la realtà fatta di solitudini, di stanze vuote che rimbombano, nessuno con cui sfogarti anche solo 10 minuti, braccia dentro le quali rifugiarsi, nessuno che asciughi le lacrime, mi tenesse una mano... uomo o donna che sia, nessuno.
da luglio le condizioni del nonno sono nettamente peggiorate, problemi di deglutizione, reflusso polmonare, collassi.... quindi anche gestire emotivamente la nonna non è stato facile... poi il 4 agosto alle 21 mi chiama mia sorella... mio padre non sta bene, coliche renali ma l'antidolorifico non gli fa nulla...
corro da loro, non riesce ad alzarsi, fatica a respirare,,,118.... le 23 mia sorella richiama (io ero a casa con mamma, ovvio)... ele, trova qualcuno e vieni qui SUBITO
cerca una zia disposta a venire a dormire da me, prendi l'auto fregandotene di limiti, semafori.... e arrivo in ospedale che oramai era già in sala operatoria... rottura dell'aorta addominale... e lapidari ci hanno detto... 15-20% di possibilità di farcela
la notte più lunga della mia vita. mia sorella aggrappata al suo lui, io a me stessa. qui ho sentito il peso della solitudine
mio padre, malconcio, ma ne è uscito da quella sala operatoria e lentamente riprende.. ha fatto due settimane di dialisi, la funzionalità renale non è il massimo, pastilgie, flebo, ossigeno... chi più ne ha più ne metta....
in tutto questo mia mamma abbiamo per forza dovuto metterla temporanemanete in una struttura, ricovero, ospizio chiamatelo come voelte
una decisione che ci ha lasciate lacerate, ma non avevamo altra scelta che non fosse traumatica per lei...
in questo frangente sono spariti i parenti, gli amici, i consocenti... tutti.
per 15 gg alle 6 del mattino vado in ospedale, poi da mia mamma, dalla nonna e poi di nuovo in ospedale.
da lunedì vado in ospedale alle 6, a lavorare, dalla mamma e in ospedale
Ferragosto… nella notte il nonno sta malissimo, non respira, vomita… chiamiamo il 118, è l’1 di notte… i paramedici non riescono a trovare la vena, non riescono ad intubarlo…corsa all’ospedale.. diagnosi terribile, ma attesa: sta morendo. Polmoni pieni di qualunque cosa, meno che d’aria, anemico, focolaio di polmonite…
Altri 15 gg d’inferno, divisa fra due piani d’ospedale, fra mamma e nonna, dimenticandomi di me e mia sorella di lei…
Poi dimettono mio padre, sta meglio, ma è debolissimo, autonomia di poche ore, mia mamma resta al ricovero.
Arriva la notte (un’altra notte…quante ne ho fatte in bianco quest’anno?)… la notte del 15 settembre… e l’ospedale chiama, il nonno è morto.
Ed io piena di sensi di colpa, tiro un sospiro di sollievo.
Tre giorni avanti ed indietro, con la nonna sempre appresso… il non sapere come fare a dirglielo alla mamma e la decisione comunque di portarla a casa, chiedere aiuto agli assistenti sociali, prendere tutte le ferie che ho e stare a casa con loro.
E adesso a quasi un mese di distanza, tornare alla normalità.
O quasi… la parte più difficile adesso sarà ricostruirmi una vita, ricominciare a vivere, in qualche modo, non so ancora quale. Cercare amici, magari un uomo, ricominciare ad uscire… ma soprattutto provare a vivere, DAVVERO