Inviato: 05/11/08 11:51
appunto. Alla favola degli USA patria di tolleranza e uguaglianza non ho mai creduto

A voi la parola! Discussioni sull'arredamento della casa
http://www.arredamento.it/forum/
Anche io come Lore avevo letto quell'articolo e fino all'ultimo son stata dubbiosa.loremir77 ha scritto:io ci speravo.. ma con l'america + conservatrice non si sa mai..
avevo letto vari articoli.. tra cui uno bellissimo su vanity fair.. di Romagnoli, dove dimostrava che nella provincia.. non era così sicuro che vincesse obama..
perchè era nero
perchè dicevano che era musulmano..
che non era americano..![]()
che mccain era + rassicurante. bianco e un vero americano.
io mi stupisco sempre di questa cosa.
gli americani a parte gli indiani d'america.. sono tutti provenienti da altri continenti.
chi prima chi dopo. sono stati tutti degli immigrati.
stefania_b ha scritto:appunto. Alla favola degli USA patria di tolleranza e uguaglianza non ho mai creduto![]()
miiii lore mi hai tolto le parole dalla tastiera!!!!loremir77 ha scritto:durassero solo 8 anni i nostri..
invece di decenni..
scusate l'OT clà mi manderesti il link dell'articoloCla' ha scritto:Sono contenta.
Perché come ha scritto ieri mattina il mio vate Gramellini, "se vince il Nero, sarà come per lo sbarco sulla Luna: le vite degli uomini resteranno ferme, ma l’umanità avrà compiuto un passo avanti".
E adesso aspettiamo il nuovo passo, magari fra 40 anni, quando il candidato alla presidenza non farà più notizia per il suo colore.
In risposta alla tua domanda,ha risposto bene sempre il mio vate sul Buongiorno di stamattina:loremir77 ha scritto: quando avremo noi in italia il nostro Barack?![]()
No, we can't
Con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è una cosa meravigliosa, a differenza che altrove. Certo, i candidati vengono scelti dopo un duro apprendistato e non si candidano solo quando sono sicuri di vincere, come altrove. Certo, per il rito di iniziazione all’età adulta gli studenti hanno passato la notte nei sacchi a pelo davanti al maxischermo del loro college senza il conforto di mamme e professori (succede anche questo, altrove). Certo, davanti ai seggi ci sono code chilometriche perché da quelle parti si ostinano a stare in fila per uno, anziché sperimentare forme innovative di incolonnamento a fisarmonica, a raggiera, modello arrogance («lei non sa chi sono io») o formato parakul («mi lasci passare, la prego, ché la casa mi va a fuoco e ho dimenticato mio figlio sullo zerbino con un leone a stecchetto da mesi»), molto diffuse altrove. Certo, a Chicago, sperduto villaggio dell’Illinois, ieri sera aspettavano un milione di persone in piazza ed erano terrorizzati dall’idea di non riuscire a gestirle tutte, mentre altrove ne hanno appena ospitate due milioni e mezzo (ma in realtà erano due miliardi e mezzo, anzi due milioni di miliardi e mezzo) senza fare una piega. Certo, laggiù il candidato giovane sembra proprio giovane e il candidato vecchio proprio vecchio, non come altrove, dove al vecchio crescono i capelli e il giovane fa cascare le braccia.
Sì, con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è davvero una democrazia. A differenza che altrove.
mi sa che questo Gramellini su La Stampa cominceremo a tenerlo d'occhioKalimeroxxx ha scritto:scusate l'OT clà mi manderesti il link dell'articoloCla' ha scritto:
No, we can't
Con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è una cosa meravigliosa, a differenza che altrove. Certo, i candidati vengono scelti dopo un duro apprendistato e non si candidano solo quando sono sicuri di vincere, come altrove. Certo, per il rito di iniziazione all’età adulta gli studenti hanno passato la notte nei sacchi a pelo davanti al maxischermo del loro college senza il conforto di mamme e professori (succede anche questo, altrove). Certo, davanti ai seggi ci sono code chilometriche perché da quelle parti si ostinano a stare in fila per uno, anziché sperimentare forme innovative di incolonnamento a fisarmonica, a raggiera, modello arrogance («lei non sa chi sono io») o formato parakul («mi lasci passare, la prego, ché la casa mi va a fuoco e ho dimenticato mio figlio sullo zerbino con un leone a stecchetto da mesi»), molto diffuse altrove. Certo, a Chicago, sperduto villaggio dell’Illinois, ieri sera aspettavano un milione di persone in piazza ed erano terrorizzati dall’idea di non riuscire a gestirle tutte, mentre altrove ne hanno appena ospitate due milioni e mezzo (ma in realtà erano due miliardi e mezzo, anzi due milioni di miliardi e mezzo) senza fare una piega. Certo, laggiù il candidato giovane sembra proprio giovane e il candidato vecchio proprio vecchio, non come altrove, dove al vecchio crescono i capelli e il giovane fa cascare le braccia.
Sì, con tutti i suoi difetti, ma la democrazia in America è davvero una democrazia. A differenza che altrove.
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grassssssssssie
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