Federinik ha scritto:Alla fine l'alimentazione non e' una scienza infusa nel DNA, e' una cosa che si puo' spiegare e, se l'interlocutore e' senziente, magari capisce pure!
e magari no...
Guarda, ti faccio un esempio che è lampante....
mio nonno è morto lo scorso anno. Aveva sviluppato, a causa di altre malattie, una grave nefropatia e, considerando lo stato dei suoi reni, doveva assumere pochissimi minerali, specialmente il sodio.
Al mondo ci sono un miliardo e mezzo di acque minerali poverissime di sodio, ma non solo, il sodio contenuto nelle acque minerali medie (ossia quelle NON pubblicizzate per essere povere di sodio, semplicemente quelle che non ne parlano...) è in concentrazioni bassisssssssssssime.
Ora, mio nonno beveva l'acqua Uliveto... che ha 780 volte la concentrazione di sodio di una normale acqua minerale e 7800 volte più sodio di quella "povera di sodio"... E non perchè glielo avesse consigliato qualcuno, ma perchè la pubblicità dell'acqua Uliveto la presenta come un'acqua "che aiuta la digestione" (cosa assolutamente non vera).
DA NESSUNA PARTE nella pubblicità, nella confezione, o ovunque, è detto "Attenzione, è controindicata nelle diete povere di sodio o nei pazienti nefropatici".
DA NESSUNA PARTE.
Però ovunque dicono che è "l'acqua della salute" e che "aiuta la digestione".
ora, mio nonno era una persona in gamba, intelligente, e sveglio, che ci teneva molto alla sua salute.
MA NON LO SAPEVA.
non lo sapeva perchè una persona anziana che porta gli occhiali e ci vede una fava anche con quelli fa fatica a distinguere 78mg da 7.8mg o addirittura da 0.78mg.
inoltre, uno è anche tenuto a non sapere la differenza da mg, ng, ug, o anche se ci fosse scritto per intero, io sono anche tenuto a non sapere che 78microgrammi per litro è tanto o poco...
ho bisogno di qualcuno che mi dica: Attenzione, se hai questo e quest'altro non fa per te.
MA la pubblicità non può dirlo, perchè la stragrande maggioranza di chi fa acquisti dietro consiglio televisivo sono anziani, e sono proprio loro che hanno la maggior parte dei problemi ai reni.
Stessa cosa per le merendine, la maggior parte di chi acquista merendine dietro consiglio televisivo sono i bambini (o i genitori su spinta dei bambini), quindi la pubblicità si sognerebbe mai di dire "attenzione, non datele ai vostri bambini"...
è necessario un organo (a mii avviso) che lo faccia.
che dica: No, cacchiop, questo prodotto è potenzialmente nocivo e tu hai il DOVERE di dichiararlo!