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LUNA08 ha scritto:Ciao Po..scusa se mi permetto di scriverti pur non appartenendo alla cerchia dei tuoi amici stretti del forum...e che quando leggo quella parola "tumore",mi paralizzo e poi immagino la sofferenza portata da quella sentenza..Non sono un medico,ma purtroppo so che il tumore al fegato e' un tumore molto veloce e aggressivo..quindi capisco il tuo terrore..Forse 10 anni fa sarebbe stato impossibile curarlo..ma oggi e' un'altra cosa..
Il mio consiglio,per quel che puo' valere,e' di portarlo da qualche "luminare" del settore per avere una secondo opinione..Mi viene in mente il San Raffaele di Milano..Non mollate..nessuno di voi..magari la strada sara' un po' in salita..ma io credo sia meglio vivere di rimorsi che di rimpianti..
Te la dico tutta..se fosse un mio famigliare lo caricherei in macchina,anche contro la sua volonta'..
Ti abbraccio forte.

Luna, grazie! Ascolto volentieri ogni parola, di tutti!
relativamente alla tua ultima frase, anche io farei così, non prima di avergli sbattuto un attimo la testa contro il muro....anche il mio compango è molto deciso e decisionista in euste cose, e vorremmo un po di "decisione" anche da parte del fratello maggiore, al quale i loro genitori si affidano molto....
Mettici pure che hanno una certa età, e non è facile mettergli in testa qualcosa.
Ho omesso un particolare, ma per completare il quadro vi aggiorno. Stiamo nel contempo aspettando che l'ospedale chiami anche mia suocera perchè deve fare un intervento di apsortazione della tiroide: ha un grosso nodulo, che con l'agoapsirato ha già dato esito positivo ma finchè non si toglie non si sa nulla sul grado di gravita...
che ne dite? basta così?
oddio mio.......

..io credo che loro siano paralizzati dagli eventi ed abbiano veramente bisogno di qualcuno che prenda le decisioni al posto loro...ovviamente questo spetta ai figli, ma tuo cognato cosa dice, il tuo compagno c'ha parlato??

è passato solo un anno da quando purtroppo io e la mia famiglia abbiamo dovuto affrontare questa dura prova...oggi con il senno di poi mi pento di essermi accannita a voler trovare a tutti i costi la guariggione, di voler andare fino in capo al mondo per poter curare mia madre, purtroppo anche a le i è stato diagnosticato tardi un tumore alla vescica l'abbiamo fatta operare portata a Milano in una clinica privata dopo l'operazione la massa era stata asportata ma c'erano ancora dei residui, ha iniziato le chemio, chemioterpie che mia madre non ha mai accettato, ha completato solo un ciclo, purtroppo l'anno debilitata a tal punto da procurargi anche una perforazione intestinale, oggi per assurdo mi ritrovo a dover ringraziare Dio che l'ha chiamata a se cosi presto..avrebe potuto vivere altri mesi....ma come???sarebero stati mesi di sofferenza....fisica e psicologica poichè era allettata e conoscendo mia madre che fino ad allora era stato sempre un tipo autonomo, ritrovarsi ad esssere anche imboccata penso che per lei sia stata un atroce sofferenza psicologica.

Oggi posso solo dire che mia madre non è morta dopo mesi di sofferenza come purtropo a volte capita con queste malattie e purtroppo per me questa è l'unica consolazione positiva che mi resta!!

Posso solo dirvi di essere forti.....in questi casi come lo è stato anche per me la speranza l'ho avuta fino alla fine e sarà cosi anche per voi .....tutto può succedere!!
Siate sempre positivi non fatevi mai vedere tristi o angosciati....lo so è difficile ma noi fino alla fine siamo stati vicino a nostra madre con positività ..forti.....mia madre non ha mai visto una mia lacrima...mi ha visto piangere solo il momento in cui se n'è andata!!!

@Simo: il mio compango si scontra giornalmente con loro, perchè poi mettono il muso se insisti tanto....e suo fratello...bho, chi lo capisce è bravo...diciamo che io non ci faccio molto affidamento...solo che siccome i miei suoceri, mi ripeto, confidano molto in lui, forse una sua parola in più potrebbe smuoverli da questo torpore....
@Edith....mi spiace molto per quello che hai vissuto. Mi ricorderò dei tuoi consilgli, grazie!

Zawa ha scritto:Di sicuro devi farti forza tu e fare in modo che tuo suocero non si perda mai troppo d'animo. In certe situazioni la differenza la fa proprio la forza di spirito.

Un abbraccio...

quoto tantissimo questo, è proprio vero.
tu e il tuo compagno cercate di essere forti.

Edith, ho gli occhi lucidini

Po, non so cosa dirti se non che mi dispiace davvero

Po', mi accodo ai consigli che ti hanno già dato tutti gli altri...lascia perdere internet.
Ti abbraccio forte

Ciao PO, mi dispiace tantissimo e anche io, come Luna, ti rispondo anche se non ci "conosciamo" perchè purtroppo ho avuto esperienza simili.
Qualche anno fa mio zio ha scoperto di avere un tumore al fegato con complicanze alle vie biliari e si è come paralizzato rifiutando la malattia.mio padre (suo fratello) ha preso in mano la situazione cercando di fare il possibile e cercando di contattare i massimi esperti. ricordo che l'ha portato all'istituto oncologico europeo di milano e che ha contattato una clinica per inserirlo in terapie sperimentali. quindi quello che mi sento di dirti, anche se vi dovete scontrare con l'idea di tuo suocero e anche se dovete mettere in conto di spendere tempo e risorse, è di insistere, di sentire altre opinioni, di contattere centri specializzati..è troppo importante per non provarci!!!

Per quanto riguarda la tiroide,invece, mio suocero era nella stessa condizione di tua suocera.
L'anno scorso gli hanno asportato completamente la tiroide (e ti rassicuro perchè l'intervento in sè non è problematico) e poi si è sottoposto ad un ciclo di terapie (se non erro iodio radioattivo). Ora è in attesa del secondo ciclo ed è molto più ottimista. All'inizio si dava già per spacciato ma l'hanno rassicurato molto perchè il tumore alla tiroide pare che sia tra quelli con il più alto tasso di guarigione.

Se ti servono informazioni un pò più dettagliate fammi sapere senza problemi
Intanto ti abbraccio, capisco quanto possa essere dolorosa e spaventosa la situazione ma fatevi forza almeno tu e il tuo compagno, è difficile ma potete farcela!!

Un abbraccio

po , che angoscia................tornano i ricordi
mio padre non c'é più e proprio gli si era sviluppato nel fegato.. 1 intervento e dopo 3 anni un'altro inutile.
.......terapie da lui rifiutate, cosa potevamo fare??? erano dei tentativi si sapeva e lui non voleva.
non ha più reagito si è lasciato andare......non voglio parlare per noi come fu.
I figli devono imporsi questo è quello che penso e fargli fare altri consulti, MAI darsi per vinti.
auguri

Grazie a tutti...davvero....mi fa piacere che chi ha convidiso una cosa tanto orribile abbia volgia di raccontarmela....grazie
@Minusina: grazie della disponibilità!

una cosa fondamentale è la volontà del malato di voler reaggire, combattere e guarire, purtroppo se da parte della persona malata non c'è la forza di voler lottare è difficile..tutto molto più difficile.

Ti ripeto lo avuto per esperienza diretta con mia madre, che in vita sua ha sempre avuto una certa avversione verso ospedali, controlli, e via dicendo, e quando si è trovata a dover fronteggiare le chemioterapie si è lasciata andare, di contro però ho conosciuto persone che pur in casi di tumori davvero rari e gravi hanno lottato con tutte le loro forze e sono guariti.....perciò la cosa principale è cercare di infondere sicurezza e fiducia di essere positivi .

Mamma Po.. ...ero di là a sparar cavolate e non mi sono accorta delle cose serie....
oltre ad un abbraccio enorme non so' cos'altro dirti o consigliarti....certo è che il carattere di tuo suocero non aiuta per nulla...il lasciarsi andare è la cosa peggiore in assoluto perchè oltre che "lesionare" lui, spiazza anche voi che volete a tutti i costi stargli vicino...immagino che il sentimento di impotenza che provate sia la cosa peggiore..
Io la butto lì...
avete pensato magari di fargli frequentare qualche associazione di autoaiuto? Come gli alcolisti anonimi ma per i malati di tumore? Mi pare che ce ne siano in giro, forse anche all'ospedale...si parla con altri che hanno passato o stanno passando la stessa cosa e magari, confrontarsi con qualcuno che ne è uscito, aiuterebbe il suocero a vedere la sua situazione un po' più in positivo?

Rouge84 ha scritto:

edith ha scritto:una cosa fondamentale è la volontà del malato di voler reaggire, combattere e guarire, purtroppo se da parte della persona malata non c'è la forza di voler lottare è difficile..tutto molto più difficile.

Ti ripeto lo avuto per esperienza diretta con mia madre, che in vita sua ha sempre avuto una certa avversione verso ospedali, controlli, e via dicendo, e quando si è trovata a dover fronteggiare le chemioterapie si è lasciata andare, di contro però ho conosciuto persone che pur in casi di tumori davvero rari e gravi hanno lottato con tutte le loro forze e sono guariti.....perciò la cosa principale è cercare di infondere sicurezza e fiducia di essere positivi .

Concordo e aggiungo... Se i tuoi suoceri e i loro figli al momento non ce la fanno perché sopraffatti da quello che sta succedendo, tocca a te essere combattiva, prendi appuntamento e portali tu se necessario... I figli non sempre reagiscono combattivamente se si trattarie propri genitori....

Per tutto il resto un abbraccione!!!!
Ps: di che zona sei? Se vuoi mi informo per le strutture specializzate della tua zona...

grazie Rouge, ma ne abbiamo 2 vicine - a PAdova - non dovremmo neanche fare strada!!!!! sigh!!!!

Po, anche se non ti conosco, ti mando un abbraccio forte, forte, so cosa significa combattere contro un cancro, ma so anche che si può vincere e che si deve combattere...
Lo so che sei confusa, che hai un paura dell'anima, che vorresti leggere qualcosa che ti possa togliere quell'insopportabile senso di ancoscia e di impotenza, lo so...e so pure che a volte quando ci si sente dire "è tornato" una delle prime reazioni è "questa volta non ci riesco"...per cui, se mi posso permettere di darti qualcosa che somigli vagamente a un consiglio, ma forse è solo una riflessione sull'esperienza personale, ti dico parla con tuo suocero di questo, fargli capire che capisci questa sua reazione, questa voglia di mollare, che è naturale, che riesci a comprendere le sue paure, che poi sono le vostre, però fatti vedere agguarrita e serena, e pronta , lo so che è maledettamente difficile, ma ti assicuro che per chi affronta una malattia del genere, sentire la voglia di farcela e al contempo un pò di serenità può essere d'aiuto...
Quanto a te, quando hai voglia di sfogarti, di piangere e dire delle cattiverie (perchè a volte si devono dire per poter alleggerire certi pesi) e non puoi con tuo marito, usaci pure, parlo per me...saremo il tuo pungiball!!!!