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Re: Cappotto Termico
Inviato: 02/07/11 16:54
da ramon64
Io pure stavo considerando un cappotto in fibra di legno,(Diffutherm) poi optai dietro un attenta analisi di un proffessionista per questo in lana di roccia certificata
http://www.flumroc.ch/it/steinwolle/gesundheit.php.
Secondo me un ottimo compromesso sia termico che di sfasamento,prova a leggere le caratteristiche

.
ps.aggiungo un buon sfasamento al calore se non ricordo male 16 ore..
Re: Cappotto Termico
Inviato: 04/07/11 11:56
da kuneo
si avevo considerato anche la lana di roccia, ma pensando che anche per l'amianto ai tempi avevano detto che non era pericoloso, la lana di roccia mi da l'idea di qualcosa di non buono.
secondo voi avendo una facciata a nord, che di sole ne prende 0 e una al sud sempre al sole, è il caso di usare 2 materiali uno meglio performante per il sole e uno performante per il caldo?
Mirko
Re: Cappotto Termico
Inviato: 04/07/11 12:25
da architeo
..mi pare di esser stato chiaro sull'importanza della scelta del materiale isolante in funzione dei parametri tecnico-climatici..se stiamo ancora qui a parlare di lana di roccia stiamo al punto di partenza. Non serve a nulla mettere una fibra di legno o una lana di roccia a una muratura che pesa 900 kg al mq!!!
Io ti ripeto: andrei di eps senza pensarci due volte. Magari a nord grafitato, a sud normale perchè potrebbe piegarsi col caldo.
Tieni conto di una considerazione importante. L'energia impiegata per la produzione dei materiali, definita energia grigia. Non credere che la fibra di legno sia tutta bio, infatti per produrne un kg occorrono 20 MegaJoule. Per produrre un kg di eps si impiegano 105 MJ. Però per raggiungere gli stessi valori di isolamento termico occorrono 3 volte di lana di roccia rispetto all'eps, ovvero impieghi 60 MJ/kg rispetto ai 105 MJ/kg dell'eps. Quindi la fibra di legno non è poi tanto bio (quelli citati sono dati provenienti da uno studio tedesco pubblicati su ecostudioitalia). Considera anche che la fibra di legno ha un ciclo di vita che non è paragonabile a quella dell'eps per durata di impiego...va tenuto conto anche di questo!
Re: Cappotto Termico
Inviato: 04/07/11 12:31
da kuneo
Architeo, l'eps quanto dura?
per tagliare le lastre cosa si usa?usistono pannelli maschio femmina?
Re: Cappotto Termico
Inviato: 07/07/11 23:25
da COstudio
posso suggerire un'alternativa?
sulle nuove costruzioni io prediligo i blocchi tipo Ytong o Gasbeton e davanti ai pilastri prevedo una sorta di cappotto con un materiale isolante simile al cls alveolare, chiamato Multipor.
è leggerissimo, si taglia molto, molto facilmente (fin troppo

) ed è dichiarato biocompatibile e traspirante.
ha un lambda pari a 0,045 (se non ricordo male

), quindi decisamente peggiore rispetto al polistirene con grafite (lambda 0,031), però tu hai problema di umidità di risalita e dovresti stare in guardia con il polistirene

Re: Cappotto Termico
Inviato: 08/07/11 10:03
da architeo
qui si parla di edificio esistente, quindi ytong e gasbeton li lascerei da parte. Per il problema dell'umidità di risalita, è ovvio che non si deve utilizzare l'eps, bensì una zoccolatura di almeno 1 metro di xps.
Re: Cappotto Termico
Inviato: 08/07/11 10:39
da COstudio
architeo ha scritto:qui si parla di edificio esistente, quindi ytong e gasbeton li lascerei da parte. Per il problema dell'umidità di risalita, è ovvio che non si deve utilizzare l'eps, bensì una zoccolatura di almeno 1 metro di xps.
li ho citati solo per spiegare il perché utilizzo preferibilmente il cappotto in Multipor, vista la compatibilità con quei blocchi
però il Multipor può essere utilizzato molto bene anche su edifici esistenti!
io consiglio di prenderlo in considerazione:
http://www.ytong.it/it/content/pannello_isolante.php
Re: Cappotto Termico
Inviato: 08/07/11 16:15
da kuneo
COstudio ha scritto:architeo ha scritto:qui si parla di edificio esistente, quindi ytong e gasbeton li lascerei da parte. Per il problema dell'umidità di risalita, è ovvio che non si deve utilizzare l'eps, bensì una zoccolatura di almeno 1 metro di xps.
li ho citati solo per spiegare il perché utilizzo preferibilmente il cappotto in Multipor, vista la compatibilità con quei blocchi
però il Multipor può essere utilizzato molto bene anche su edifici esistenti!
io consiglio di prenderlo in considerazione:
http://www.ytong.it/it/content/pannello_isolante.php
multipor è come il silicato che dicevo io, solo che mi sa che tiene bene il caldo e meno bene il freddo rispetto all'EPS con grafite
Re: Cappotto Termico
Inviato: 08/07/11 23:27
da COstudio
kuneo ha scritto:
multipor è come il silicato che dicevo io, solo che mi sa che tiene bene il caldo e meno bene il freddo rispetto all'EPS con grafite
come abbiamo detto, il lambda del polistirene è migliore, specie se con grafite.
ma non è affatto ecologico, e mi sembrava che per te questa fosse una pecca importante.
aggiungi che non è nemmeno traspirante e tu hai già problemi di umidità
la questione relativa alla trasmittanza è arginabile: con un materiale meno performante occorre prevedere un maggiore spessore.
ma le altre caratteristiche non le puoi migliorare: non esiste un polistirene di natura vegetale o minerale

Re: Cappotto Termico
Inviato: 11/07/11 9:18
da architeo
Se i problemi di umidità sono di risalita, il cappotto non ha alcuna influenza in tal senso. Questi si risolvono a terra, magari con un solaio areato tipo igloo. Se si parla di umidità interna all'abitazione, il cappotto altamente isolante risolve i problemi di condensa e quindi di muffe.
Per quanto riguarda la famigerata questione "bio", rimando al mio post precedente dove parlo proprio dell'energia grigia dei materiali da costruzione, spiegando che non è tutto rose e fiori quel che ci viene propost come "eco".
Re: Cappotto Termico
Inviato: 14/07/11 14:19
da COstudio
architeo ha scritto:Se i problemi di umidità sono di risalita, il cappotto non ha alcuna influenza in tal senso. Questi si risolvono a terra, magari con un solaio areato tipo igloo.
purtroppo l'umidità da risalita non si risolve semplicemente con un vespaio aerato, né con uno scannafosso, né con le cartucce aeranti.
la muratura "pesca" acqua in fondazione e l'aerazione è necessaria, ma spesso non sufficiente
la soluzione migliore, a detta dei più importanti esperti del Restauro, è l'intonaco macroporoso e/o "di sacrificio" (poi io valuto anche la barriera chimica, ma questo è un altro discorso), perché si dà per scontato che il muro continuerà a "risucchiare" acqua alla base.
certo, se c'è la necessità di isolare, anche il miglior intonaco non fa granché (ce ne sono alcuni dichiarati "macroporosi-termici").
allora è da valutare il ricorso ad un cappotto che sia il più possibile traspirante.
Re: Cappotto Termico
Inviato: 14/07/11 14:32
da COstudio
ecco, ho trovato la scheda tecnica di un intonaco che mi avevano consigliato tempo fa:
http://www.waler.it/prodotti/vitruviotermocal
con un lambda di 0,058 , in spessore di appena 2 cm, non è paragonabile ad un cappotto termico!
però mi premeva portare un esempio di come i prodotti delle linee specifiche per murature umide (per umidità da risalita, si intende in questo caso) siano a base di calce, con "spiccata diffusività al vapore"
Re: Cappotto Termico
Inviato: 15/07/11 11:56
da architeo
Mi permetto di dissentire un pò da quello che dici. Intanto l'intonaco "traspirante" non è altro che una via di fuga, ovvero una volta applicato funziona da valvola aperta per l'umidità. Agisce quindi alla foce, non alla sorgente, il che risulta essere un controsenso. Sono d'accordo che spesso è una buona soluzione, spece in contesti storici e urbani dove non c'è possibilità di interventi più strutturali. Tuttavia non lo ritengo la soluzione migliore.
In secondo luogo è vero che l'umidità di risalita "pesca" in fondazione, e la fondazione di un edificio ante-guerra è spesso costituita dal solaio stesso o da murature poco sotto il piano di campagna. Salta subito all'occhio che la superficie del solaio a terra è ben superiore a quella delle murature di fondazione, quindi agendo sul solaio risolvo già 3/4 del problema. Poi se il vespaio areato è fatto con criterio, le tubazioni di areazione si fanno innestare anche nelle murature di fondazione, permettendo quindi un ricircolo d'aria anche all'interno delle murature stesse. Va detto che spesso si vedono solai areati con fori in facciata messi alla ca.. di cane, senza logica, senza tener conto dell'esposizione più o meno importante del vento, senza considerare la necessità di creare depressioni. Questi non servono proprio a nulla.
Ti posso assicurare che a Verona con i solai igloo si sono fatti dei miracoli, anche su murature che sembravano uscite dall'Adige.
In ultima, io personalmente non vorrei più vedere in circolazione intonaci termo-isolanti. Infatti stanno pian piano sparendo data l'innumerevole casistica di distacchi registrati.
Re: Cappotto Termico
Inviato: 15/07/11 15:05
da COstudio
ma guarda che siamo d'accordo sul fatto che l'intonaco non sia miracoloso!
l'ho portato come esempio perché in letteratura non si fa altro che precisare che le murature umide sono un problema di difficile soluzione e che consentire la traspirazione sia il minimo che si possa fare!
ti dirò di più: io di solito straconsiglio semplicemente un intonaco a base calce di sacrificio, ovvero metto il committente di fronte all'eventualità (probabilità) che il vespaio aerato e lo scannafosso non siano sufficienti, e che la risalita capillare potrebbe presto ripresentarsi: tanto vale prevedere un intonaco relativamente economico da ripristinare a cadenza regolare.
certo, laddove si voglia anche isolare (non sempre, infatti, i clienti ristrutturano isolando: spesso vogliono solo rifare la facciata), me ne felicito e li metto in guardia a seconda di quello che chiedono e di come è "conciata" la struttura.
ho dimenticato di citare un altro tipo di pannello che consiglio spesso e volentieri: quello in fibre di vetro (lambda 0,037), molto buono anche dal punto di vista acustico!