i GU10 a led richiedono molto più spazio in profondità rispetto agli alogeni?
Dipende dall'efficienza del led e da quella del sistema di raffreddamento.
Per comprendere il significato pratico dell'efficienza di un led supponiamo di avere 2 modelli, uno con rendimento di 40Lm/W e uno con 70Lm/W (produzione + recente): il primo per produrre 300Lumen (equvalenti a circa 35W) dissiperà (scalderà) 300:40= 7,5W e necessiterà di un dissipatore con un certo volume mentre il secondo con 4,3W potrebbe restare nelle dimensioni standard.
Da queste considerazioni si può comprendere che la potenza (Watt) non può essere presa come valutazione dell'intensità della luce emessa perché è proprio l'opposto, cioè corrisponde alla potenza che
non si trasforma in luce ma viene persa sotto forma di calore, in teoria non c'è limite all'efficienza di un dispositivo per cui in futuro l'intensità che si ottiene oggi da un led da 10W la si potrebbe ottenere con solo 1W (circa 50 volte meno di una lampada ad incandescenza).
Dovendo scegliere il portafaretto, uno che possa ospitare GU10 a led, indicativamente di che profondità avrei bisogno (senza antiesticamente far sporgere i faretti)?
Un controsoffitto con spazio libero di 12, meglio 15 cm, dovrebbe essere sufficiente per dissipare fino a 10W.
Se il faretto non deve essere orientabile, il portafaretto visibile si limiterebbe ad una ghiera metallica/plastica a molla con spessore di 1-2mm e uno zoccolo GU10 con i fili collegati da innestare prima della sistemazione del faretto.
Di quelli in gesso da rasare non ne so nulla ma suppongo che volendo cambiare il faretto dovresti poi rompere tutto.
Qualcuno si chiederà perché le alogene non hanno problemi mentre i led, pur non scaldando tanto, hanno bisogno di ingombranti dissipatori.
Le lampade alogene per produrre luce sfruttano il fenomeno dell'incandescenza che porta il filamento di tungsteno dai 2700 ai 3000°K, per quelle temperature i 25°C della nostra atmosfera in proporzione sono come il polo nord per cui riescono a mantenere la temperatura della parabola in vetro entro i 200°C senza conseguenze per il filamento, mentre gli stessi 25° non riescono a raffreddare così efficacemente il chip di un led senza dissipatore che scalda molto meno ma che si danneggerebbe molto più facilmente dopo una sola giornata di funzionamento a 150°C: la durata di un led dipende quasi unicamente dalla sua temperatura che dovrebbe mantenersi più bassa possibile sotto gli 80°C.
In poche parole: un involucro/dissipatore di faretto led più caldo di un altro di pari potenza sarà indice di una maggiore efficacia nel trasporto di calore dai pochi mm^2 del chip a tutta la superficie esposta all'aria: diffidate di faretti led da 5-6W che al tatto dopo un'ora di funzionamento sono appena tiepidi (40-45°C)!