Inviato: 20/01/05 11:41
Arion, io ho messo qualche soldino da parte da quando lavoro, ma solo perchè sto ancora a casa! E mi sono potutra comprare la macchina. Tu hai anche casa tua!
A voi la parola! Discussioni sull'arredamento della casa
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Sono perfettamente d'accordo quando dici che lavorare già a 18 anni non è sempre una fortuna, nel senso che non sempre si tratta di una libera scelta ed è invece dettata da necessità oggettive. Però non mi sembra neanche giusto far passare la vita da studente per una vita all'insegna del divertimento. Di sicuro una buona parte degli studenti universitari impiega 8 anni a finire un corso di 4 perché è comodo fare un esame all'anno, studiando 1 mese e cazzeggiando per i restanti 11. Però ci sono anche tante persone che si laureano perfettamente in corso e che prendono l'università come un lavoro, proprio perché sono consapevoli che se i genitori gli pagano gli studi come minimo qualcosa in cambio lo meritano. Personalmente adoro studiare e mi reiscriverei di corsa all'università, ma se penso alla vita da studente non tornerei indietro: i sabati e le domeniche da passare sui libri, luglio e agosto idem, le ore perse in treno, le lezioni per terra nei cinema, le ore di attesa rimbalzati da una sede all'altra per parlare con un professore...domovoy ha scritto:Scusate l'intromissione... e la voce un po' fuori dal coro....
Andare a lavorare a 18 anni dopo il diploma non è soltanto una FORTUNA come dite, perchè si mettono i soldi da parte....
è anche rinunciare al piacere dello studio (a me piaceva tanto studiare)...
è anche rinunciare alla vida da studente che è decisamente piu' piacevole....
è anche entrare nel mondo del lavoro quando tutti quelli che hai intorno ti guardano male perchè hai "SOLO 18 anni"...
è anche combattere con la strafottenza di alcune persone (lavorando per le banche se ne incontrano tante) che la seconda domanda che ti fanno è "in cosa sei laureata?" e se risono NIENTE smettono di parlarti perchè non ti considerano all'altezza.... anche se ne sai cento volte piu' di loro...
E' vero che la vita lavorativa di un laureato comincia a 30 anni, pero' è vero anche che i sacrifici che si fanno studiando (soprattutto se mantenuti) sono ampiamente ripagati dal divertimento di quegli anni e dalla strada in discesa che troveranno nell'ambiente di lavoro successivamente.
La mia forse è una visione parziale, cosi' come del resto la vostra, pero' posso assicurarvi che le scelte che si fanno (o che sei costretto a fare) hanno sempre dei pro e dei contro.
Sicuramente è faticoso studiare!! MA a me è sempre piaciuto quindi non riesco a vederlo solo come un sacrificio.monica396 ha scritto: Sono perfettamente d'accordo quando dici che lavorare già a 18 anni non è sempre una fortuna, nel senso che non sempre si tratta di una libera scelta ed è invece dettata da necessità oggettive. Però non mi sembra neanche giusto far passare la vita da studente per una vita all'insegna del divertimento. Di sicuro una buona parte degli studenti universitari impiega 8 anni a finire un corso di 4 perché è comodo fare un esame all'anno, studiando 1 mese e cazzeggiando per i restanti 11. Però ci sono anche tante persone che si laureano perfettamente in corso e che prendono l'università come un lavoro, proprio perché sono consapevoli che se i genitori gli pagano gli studi come minimo qualcosa in cambio lo meritano. Personalmente adoro studiare e mi reiscriverei di corsa all'università, ma se penso alla vita da studente non tornerei indietro: i sabati e le domeniche da passare sui libri, luglio e agosto idem, le ore perse in treno, le lezioni per terra nei cinema, le ore di attesa rimbalzati da una sede all'altra per parlare con un professore...
E poi che la strada nel mondo del lavoro sia in discesa non è sempre vero: sai quante volte tra una laureata e una diplomata scelgono la seconda perché "sa, come laureata saremmo obbligati ad inquadrarla ad un livello superiore...".
Per quanto riguarda quelli che ti valutano solo in base al titolo di studi, invece, credo che siano semplicemente persone estremamente ignoranti.
Insomma, credo che come hai detto tu, ci sono i pro e i contro in TUTTE le situazioni.
anche io provo i tuoi stessi sentimenti .... lo dicevo anche prima ... io devo dire LICENZA MEDIA ... analfabeta è quasi uguale ...Estratti.Naturali ha scritto:Ogni tanto però ci penso e vorri tanto aver continuato a studiare...per cultura personale, per sentirmi più "intelligente"......
poi mi fa "ma te sei laureata?" e io: "no ho fatto ragioneria..." e allora lui "...a va beh allora non puoi capire..."non aggiungo altro.
Anche io ho fatto la stessa scuola... volevo continuare e fare ing. gestionale e nello specifico progettazione software.Estratti.Naturali ha scritto: Sinceramente se avessi trovato lavoro per quello che ho studiato, sarei stata contenta (ragioniera con specializzazione in programmazione di computer),
domovoy ha scritto:pero'.... qualche volta guardate anche la medaglia dall'altra parte e siate contenti di voi stessi e di cio' che avete fatto... con dura fatica.... ma che avete gia' realizzato. E' molto... dovreste esserne gia' fieri.
Eh no , questo non devi pensarlo!Estratti.Naturali ha scritto: Ogni tanto però ci penso e vorri tanto aver continuato a studiare...per cultura personale, per sentirmi più "intelligente"...... quando mio marito lo chiamano "ingegnere" mi dico "che bello!, anche io vorrei sentirmi importante" sembra sempre che lo trattino con maggior rispetto di me....
Magari sono solo mie sensazioni, ma....ci penso spesso.