cyberjack ha scritto:Cerise ha scritto:arianh ha scritto:per il resto posso chiedere e lui vedrà...

mah...
io son del partito che la casa sia di entrambi e che ciascuno faccia il suo,
Era a questo che mi riferivo, dicendo: Minxxia, ma li trovate tutti voi.
Anzi, in realtà io parto da un altro presupposto: la casa è mia, lei ci è venuta ad abitare, ma non è sua, quindi se è giusto che nelle cose "di tutti i giorni" ci si divida oneri ed onori, per quanto riguarda le cose più inerenti alla casa in sè (ad esemipo rifare lo steccato, come in questi giorni, comprare mobilio, ecc....) si discute e decide insieme, ma poi è compito mio sia l'acquisto in termini economici che, se lei non ha voglia di accompagnarmi, pratici.
Comunque, ripeto, mi pare strano leggere queste cose... io ho sempre vissuto da solo dall'età di 16 anni, pertanto le cose di cui parlate (spesa, lavare, cucinare, stirare, pulire, ecc...) fanno parte della mia routine quotidiana da ben 17 anni... sono ben lieto di poter condividere quete incombenze con qualcuno, ma proprio perchè le condivido e non le "affido in toto" ad altri trovo assolutamente intollerabile che qualcuna/o mi venga a dire cosa devo e non devo fare a casa mia, come devo tenere le cose, come devo mettere le cose nei cassetti ecc....
Secondo me molto dipende da come si viene "educati" in casa.
Mia madre era una di quelle che teneva la casa come uno specchio, e le cose che facevamo io e mia sorella (fin tanto che non si è ammalata) non le andavano bene (ma se lo teneva tra i denti), eppure ci ha insegnato come si fanno le cose e che è bene darsi una mano tra uomo e donna. Per definirvi il tipo, mia madre ha smesso di vedere una sua conoscenza (definirla amicizia è troppo) quando questa, facendo vendita diretta di prodotti di pulizia, le passò un dito tra le fughe delle mattonelle di cotto del salone per fare vedere che c'era della polvere e quindi magnificare un prodotto che vendeva.... inutile dire che quella persona non ha più rimesso piede in casa nostra.
Mio padre, pur non essendo un "maschilista", era abituato prima di sposarsi a far fare tutto in casa alla mamma e alle sorelle, e dopo a mia madre (anche se a sua discolpa c'è da dire, oltre alla "incontentabilità" di mia madre, che fino ad un certo punto, avendo azienda per conto suo, spesso si trovava ad avere libero solo la domenica, a volte solo il pomeriggio).
Quando poi mia madre si è ammalata, ci siamo divisi i compiti, e la cucina è diventata il suo regno. Tant'è che un ex collega di lavoro gli ha detto, recentemente "ti ci vedo, a prendere la misura con il calibro, per fare il foro esatto agli zucchini da fare ripieni"
E comunque io sono fautore del concetto che ci si deve dare una mano, visto che c'è bisogno del lavoro di entrambi, naturalmente con i tempi e le capacità che ognuno ha a disposizione (per dirne una, a me non piace spazzare e non so stirare, ma il "cencio" credo di saperlo dar bene e le lavatrici non mi tiro indietro nel farle)