MarlaSinger ha scritto:Le aziende pensano che "là fuori" c'è una massa di disperati che darebbero un rene pur di avere un lavoro.
Si sentono di avere il coltello dalla parte del manico.
Se uno al primo colloquio fa domande su soldi, orari, permessi..
NON LO PRENDONO. Dicono che è "una risorsa problematica"
Devi sottometterti, stare al loro gioco..
bè ... non è proprio così ...
io ho una pasticceria.
cartello fuori con scritto: "cercasi apprendista".
una tipa apre la porta del negozio e dice: "... bè, avevo visto il cartello, ma poi ho controllato i vostri orari e noooo ... lavorate anche di domenica, non mi interessa ..."
(a parte che potevi anche non aprirla proprio la porta)
è evidente che io ho bisogno di essere sicura che non ti metti in malattia a Natale e se si comincia così non ci sono dei grandi presupposti.
il coltello dalla parte del manico non ce l'ha nessuno.
spesso ho letto qui sparare a zero sui datori di lavoro e non sono mai intervenuta perchè evidentemente sono di parte.
Evidentemente ci sono realtà diverse, ma anche da questa parte i problemi sono moltissimi.
però:
Ah, ovviamente la legge italiana super iper garantista non ti permette di licenziare chi non lavora nemmeno se porti dal giudice l'hard disk del suo pc con i suoi siti web fatti durante il lavoro perchè il lavoro dipendente è super-iper-garantito e stra-tutelato.
questo andrebbe davvero modificato.
la storia che sotto i 15 dipendenti si possa licenziare chi si vuole non è poi così vera.
insomma, lui non mi conosce, ma mi tocca schierarmi dalla parte di Saul
