aleale ha scritto:Allora fresco sposo..quindi:
il sindaco (nel nostro caso mio zio) dichiara di essere pinco pallino e chiede se il sognor pinco pallino nato a il è presente per sposare la sig.ra pinca pallina nata a il....davanti ai testimoni xe y nati a il.....
in tutto si dicono tre si due anelli un bel bacio battito di mani e via!!!!!

vengono letti gli articoli del codice civile sui diritti e doveri reciproci (e verso i figli) dei coniugi (143, 144, 145)
ma scusate...chi si e' sposato in chiesa ha fatto il concordatario o la doppia cerimonia
perche' il celebrante gli articoli li legge....Mi sembra di averne gia' discusso nel topic dei conviventi, il considerare il rito civile
qualcosa di soltanto burocratico mi fa' accapponare la pelle
per tornare alla questione posta da Eta...da atea che ha studiato diritto canonico....
ti dico di non farlo perche' sarebbe un atto senza alcun valore, proprio perche' sono esterna alla Chiesa le devo riconoscere il diritto di darsi delle
leggi e rispettarle..non e' un caso che vengano organizzati i corsi pre matrimoniali...
Per altro riconosco le motivazioni di chi da ateo e/o agnostico preferisce battezzare i figli per far loro vivere la comunita' della chiesa da bambini....credo che scegliendo padrino e madrino credenti e praticanti la cosa sia possibile...