realexa ha scritto:gemma ha scritto:Scusa gemma, ma per quanto mi riguarda non si tratta di "questo sì e questo no". Non prendo quello che mi conviene. Io non vivo la "mia" fede relativisticamente. Tanto è vero che sono in crisi perchè non voglio abbozzare su alcuni miei principi e non mi va di essere ipocrita . La vivo nella sua interezza perchè credo fermamente in quello che credo. Se poi alcune mie convinzioni sono anche alcune convinzioni del cattolicesimo o viceversa, questo nè mi disturba nè mi appassiona. E' solo una coincidenza.
Il mio intervento precedente va letto in questo senso: ho letto il rito misto e ho notato che le promesse sono diverse per chi è cattolico e per chi non lo è. Io non sono cattolica ma mi sento di poter fare le stesse promesse che farebbe un cattolico perchè non sono distanti dalla mia posizione. Quindi la domanda è: posso fare le stesse promesse e non prendere l'eucarestia? sarebbe comunque un rito misto ma le promesse sarebbero identiche per me e per il mio sposo.
Il rito civile sinceramente lo lascio come ultima spiaggia perchè non voglio negare al boy di sposarsi secondo le sue convinzioni. Mi sembra egoistico.
Comunque scusate la franchezza ma non mi va di riprendere quest'argomento. E' l'ultimo post che scrivo in proposito. Da ora in poi mi occuperò solo della parte "profana" del matrimoni
Cara Real, lungi da me il darti della "relativista"...e mi sembra di aver pienamente capito il tuo pensiero, è proprio per questo e nel rispetto, che mi sembra di aver colto, che tu nutri nei cofronti della fede cattolica, che mi sentivo di consigliarti una scelta, almeno per ora, più in linea con quella che al momento è la tua situazione "con alcune perplessità"....
Se la Chiesa vede come cardine della fede il sacramento dell'eucaristia e tu al momento non ti senti pronta ad accoglierla, perchè viverla come una forzatura?...solo questo...
Poi liberissima di non riprendere l'argomento, ma non credo che bisogna leggere quello che scrivo sempre in tono polemico

Ok! seppellisco l'ascia di guerra
Ciò che mi ha dato fastidio del tuo intervento non sono le tue considerazioni religiose che capisco e rispetto (se non capissi infatti non mi porrei nemmeno il problema). Mi ha dato fastidio il tuo atteggiamento leggermente "giudicante" quando hai detto che non ti convincono quelli un po' sì e un po' no, primo perchè il fatto che tu (non dico gemma, ma tu come individuo, quindi un individuo qualunque) non devi essere convinta di niente se non delle tue convinzioni. Quelle degli altri le lasci agli altri.
Ora che ci siamo chiarite, tutto ok.
Per quanto riguarda l'eucarestia, non ho intenzione di viverla forzatamente, quindi non la prenderò. Se il sacerdote non dovesse accettare questa mia scelta, allora probablmente rinuncerò a sposarmi in chiesa. Mi dispiacerebbe molto, perchè dal mio punto di vista il matrimonio non è un semplice contratto, ma è sacro. Il problema è che sacro non significa però necessariamente cattolico. E questo è un punto. L'altro punto è che mi dispiacerebbe sia far rinunciare realexo al rito religioso (non mi sembra giusto), sia dispiacere un po' i miei ed i suoi che magari ne sarebbero contenti.
Io non sono contro la Chiesa. Ti dirò, sarei contenta se i miei figli avessero il dono della fede, perchè ritengo che sia prezioso e spesso "utile", di grande conforto e stimolo. Purtroppo io questo dono non ce l'ho o forse non l'ho ancora scoperto in me e quini non mi va nè di violentarmi nè di essere offensiva nei confronti di chi crede
Cara Real,
sono contenta che sei tornata al confronto!
Quanto al mio atteggiamento "giudicante" , ti dirò che forse è o può sembrare così, ma sono solo le ferme convinzioni di una non credente,proprio in virtù del profondo rispetto, verso coloro che, come dici giustamente tu, hanno "il dono delle fede", e nella fattispece di quella cattolica..
Se tu(anche in questo caso un tu generico) dici di essere cattolico non vedo coerenza quando mi sento dire "ma non condivido questo o quel sacramento"...mentre ritengo, proprio in virtù che "ognuno è libero delle proprie convinzioni" (sacrosanto) che ciascuno possa avere fede, intesa come un " modo di relazionarsi a Dio" che non implica una sottomissione acritica se non quella relativa alla credenza dell'esistenza della divinità stessa.
La mia provacazione sul benedetto "relativismo" era forte, e allo scopo di spronarci a capire che professare una religione è un impegno che richiede attenzione (e una convinzione forte, cosciente e totale).. sono sicura, forse peccando di presunzione, che un uomo di chiesa mi darebbe ragione...
E proprio in virtù di quando dici che non ti va "nè di violentarmi nè di essere offensiva nei confronti di chi crede" che ti invitavo ad approfondire, prima di tutto con te stessa e con le persone giuste, questi aspetti prima di vivere il sacramento del matrimonio di un rito cattolico, al pari di quello dell'eucarestia e quindi della confessione...in maniera che tu possa farlo, se ti va, nella sua interezza...e questo è prima di tutto il mio augurio per te!