fedelyon ha scritto:Credo che quest'uomo sia attanagliato dai sensi di colpa.
E penso anche che abbia reagito nel miglior modo possibile, cercando una possibilità di recupero per sua figlia. Altrimenti si sarebbe trovato con tre lutti invece che due.
Quoto.
fedelyon ha scritto:E' molto difficile giudicare dall'esterno. Ma da quel poco che sappiamo, secondo me, ha mostrato una rara profondità e intelligenza nel cercare un recupero per sua figlia.
Accanirsi contro di lei non avrebbe riportato in vita la moglie e il figlio e non avrebbe alleviato il suo dolore.
Ri-quoto.
fedelyon ha scritto:La paura è umana e probabilmente è la risposta più ovvia in un caso come questo. Ma, proprio per questo, secondo me la reazione del padre è nobile, anche se difficile da capire.
Stra-ri-quoto.
E aggiungo: il nostro sistema giudiziario si basa sull'idea che il recupero sia possibile. Anche perche' una visione del genere
fede65 ha scritto:ma non voglio che ti sia consentito di "riprendere" a vivere una vita normale neppure per un momento.
a chi giova? A lei no. Al padre nemmeno, non credo soddisfi un senso di vendetta, ammesso che ci sia. A noi estranei, che dobbiamo volenti o nolenti condividere la stessa societa' con queste persone, oppure mantenerli in galera a vita? Per il mio modo di vedere, meglio rendere queste persone ancora membri attivi e positivi della societa'.
Se poi abbiamo bisogno di un capro espiatorio per esorcizzare paure ataviche o represse, e' un problema psichico personale.
Per me la prima cosa che chiedo al carcere e' di proteggermi dai criminali: fra Erika e l'assassino del Circeo, mi inquieta molto di piu' che sia libero il secondo.
Sul discorso padre: riesco a capire molto di piu' lui del marito della Franzoni. Per una questione di dinamiche interne alla famiglia... spesso il rapporto madre-figlia in adolescenza e' conflittuale, spesso le persone scaricano sui figli le proprie peggiori frustrazioni, paure e limiti nella piu' completa inconsapevolezza... in una mente fragile il disagio puo' essere mal gestito, forse lui si sente anche colpevole per non essere stato vicino alla moglie, se aveva problemi, e alla figlia, se era fragile.
La fatica di perdonare mio marito/moglie se uccidesse mio figlio neonato sarebbe molto maggiore, a meno che non mi convincessi che non l'abbia fatto.