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bubu ha scritto:Sami, e' tutto cosi' squaklido che non riesco a commentare....purtroppo sono minorenni e quindi le pene sono molto soft

Lui mi pare di aver letto che ha 18 anni e lei 15

dammispazio ha scritto:

samantha.l ha scritto: mi sembra che ci sia dell'estremismo talebano in quello che dici Chojin, tra dare uno sculaccione e pestare a sangue c'è una estrema differenza forse il problema sta proprio in chi questo non lo vede

a me sembrava ci fosse in cio che ha scritto syber
quindi come la mettiamo?
non sara che si giudica talebano cio che ci trova in disaccordo?

Ciao Dammi,
ho riletto più volte il mio intervento e francamente non l'ho trovato affatto estremista...
Finchè è stato chojin a criticarmi e darmi dell'assassino assetato di sangue, poco me ne è calto... Chojin, per quanto la pensi come lui su parecchie cose, è un "maestrino", un perfettino che sale in cattedra e fa pesare la sua pedanteria come un don abbondio che si nasconde dietro al "latinorum"...

Ma quando tu mi dici che sono sembrato talebano, allora mi sorge il dubbio di esserlo stato davvero...

nel mio post, e pensavo di averlo espresso chiaramente, si è parlato di sgridate, di urlate, di buoni esempi, di spiegazioni, E di un paio di scapaccioni dati in precisi momenti per "rafforzare" specifiche lezioni o insegnamenti.

Certo, ho parlato di "qualsiasi mezzo necessario" per impartire un'educazione... perchè ho letto che dare una sculacciata è il "fallimento" di un genitore... se permette la finezza: sto caxxo! un figlio maleducato, delinquente, tossico, violento, ecc è il fallimento del genitore!!!

E se scopro che mio figlio ha investito uno mentre era ubriaco e poi è scappato via con la macchina perchè aveva paura, ce lo porto io alla polizia, a calci nel cul0... ma talmente tanti che quando arriva prega i carabinieri di metterlo dentro il prima possibile!
E non perchè io sono un violento, ma perchè un figlio non lo educhi proteggendolo dal mondo, anzi, così lo rovini e basta.

Questo è il mio pensiero... ed il mio pensiero è rafforzato dalle tantissime cronache di stupri, omicidi, rapine, abuso di alcol e droghe che sfocia inevitabilmente in mega-casini, tutti ad opera di "ragazzi di ottima famiglia", dei "figli della milano bene" che si sentivano annoiati e sono andati a dare fuoco a un pakistano che vendeva le rose....
Francamente, PRIMA di arrivare a questo, un paio di scapaccioni ben assestati potrebbero forse essere un'alterniva preferibile.

quoto cyber.

Dal mio punto di vista ... la miglior via all'educazione rimane sempre il "buon esempio" .... e concordo con chi afferma che la sberla .... altro non è che un gesto istintivo che proprio in quel momento dichiara e rende palese il fallimento educativo.

Su questo tema leggo tanta facile demagogia .... e mai come su questo tema è essenziale esprimere giudizi con cognizione di causa ed esperienza di genitore vissuta .....

Rispondo un po' a tutti, senza quotare:

innanzitutto, come ricordato anche da Dammi, io facevo riferimento ad un fatto di cronaca avvenuto negli States: padre italiano picchia suo figlio in pubblico e viene arrestato.
Di questo si parlava, passando ovviamente dalla situazione concreta al tema astratto dell'educazione tramite metodi correttivi violenti.

Trattando il tema in generale, io riesco benissimo a distinguere uno schiaffo da un'ustione di sigaretta, o uno sculaccione da un pugno sui denti.
Ma non è questo il punto.
Io (come qualsiasi puericultore) credo che utilizzare metodi correttivi violenti sia sbagliato. E non mi riferisco allo scapaccione dato al bambino di 2 anni che cerca di attraversare la strada da solo.
Mi riferisco a bambini (e ragazzini) più grandi presi a sberle e calci in cul0 come se niente fosse, anche in pubblico. Di scene così ne ho viste parecchie e, onestamente, ho provato un senso di umiliazione enorme, per il bambino pestato, ma anche per il genitore. E questo indipendentemente dalle conseguenze fisiche di tale condotta.
Nel nostro Paese, queste abitudini, pur illegali -lo ripeto- sono assolutamente tollerate ed è pieno di persone pronte a dire "mia madre me le dava di santa ragione, ma le voglio bene e la considero un'ottima madre".
E ai tempi delle nostre madri, o quantomeno dei nostri nonni, anche a scuola erano in voga le punizioni corporali. 3 vergate sul palmo e 3 vergate sul dorso delle mani, se non stavi attento in classe di mia madre. Sarei proprio curioso di vedere se succedesse oggi, ai figli di quelli apprezzano qualche schiaffone punitivo. Sarebbero già nello studio di qualche mio collega, con la bava alla bocca, a chiedere il sangue della maestra di turno...
Questo per dire che, fortunatamente, con il tempo, certi comortamenti si attenuano e spariscono da una comunità e si scopre poco a poco che si può educare senza schiaffeggiare.

cyberjack ha scritto:[ Chojin, per quanto la pensi come lui su parecchie cose, è un "maestrino", un perfettino che sale in cattedra e fa pesare la sua pedanteria come un don abbondio che si nasconde dietro al "latinorum"...

Cyber, io non sono nè un maestrino, nè un perfettino, semplicemente credo che tu abbia scritto una serie di cose incredibili. Tipo che per fare di tuo figlio un UOMO lo devi corcare.
O che i ragazzi che danno fuoco ai barboni lo fanno perchè non hanno mai preso uno schiaffo in vita loro e si annoiano.
Sono chiacchiere da bar che potrebbe fare il segente Hartman.
Interventi a gamba tesa fatti senza la minima cognizione di causa, senza aver letto nulla sull'argomento e senza nemmeno avere un figlio, se non sbaglio.

Io ti assicuro che si può educare un figlio, anche in modo severo, senza dover ricorrere alle botte. Se tuo figlio ha investito qualcuno da ubriaco e poi è scappato, è inutile che lo porti alla polizia a calci in cul0, dovevi educarlo meglio prima.

Io invece mi sento di quotare chojin e chiedo, a cyber perchè è l'ultimo che ne ha parlato, ma se tuo figlio facesse una cosa come quella che descrivi (investire un tizio e fuggire -per paura-) non credi che ci sarebbe qualcosa di sbagliato nell'educazione che gli hai trasmesso? Come Quando leggo di ragazzini che si suicidano perchè han preso un brutto voto a scuola, di cosa avevano paura? E tuo figlio non pensi che non scapperebbe, ma affronterebbe le conseguenze delle sue azioni, se si insegnasse a farlo senza fargli temere le mani (o i piedi)?
Si sono dette tante cose in queste pagine, ma in tanti mi sembra si sia andati un po' leggeri sul concetto di rispetto, che si insegna, tanto per cominciare, rispettando il proprio figlio. Se si impara a rispettare il prossimo, che sia una donna, un barbone, un gatto, non dovremmo aver timore che possano verificarsi casi per cui poi ti vien da dire "ma un sano schiaffone ogni tanto a 'sti ragazzi qui?" che è, anche per me, il Primo pensiero in certe occasioni. E onestamente vorrei che le mie figlie imparassero che il rispetto è dovuto non per paura della punizione, ma perchè non è giusto infliggere sofferenze, non è giusto ledere la libertà altrui. Certo sarebbe più semplice far aver loro paura dello scappellotto educatore, ma penso che sia più efficace far comprendere l'importanza del rispetto per gli altri.
Detto questo ,non è che non mi venga voglia, tuttora di dare una sberla sulle mani a mia figlia quando tira i capelli dell'altra, ma dubito che un gesto violenti insegni a non farne un altro.

mah.. i genitori che chiedono il sangue della maestra di turno in genere sono quelli che.. "il mio figliolo è un santo e noi non l'abbiamo mai toccato con un dito per quanto l'è bravo.."

io continuo a quotare cyber..

ALLISON ha scritto:mah.. i genitori che chiedono il sangue della maestra di turno in genere sono quelli che.. "il mio figliolo è un santo e noi non l'abbiamo mai toccato con un dito per quanto l'è bravo.."

io continuo a quotare cyber..

Chi chiede il sangue della maestra ... di norma ... è un genitore culturalmente poco "attrezzato" (ricco o povero che sia) .... in genere ... una persona ignorante, così come chi si ostina nel voler vedere nel proprio figlio "un santo" ..... a prescindere.

Tutto questo però .... nulla ha a che vedere con metodi educativi violenti .....

L'unica cosa su cui non mi sento di quotare chojin è il fatto che avere già dei figli o meno porti a prendere una decisione diversa riguardo la loro educazione. Alla fine credo che se si è convinti della giustezza della sberla o sculacciata educativa PRIMA di aver eun figlio, lo si sarà anche dopo, perchè si crede di farlo per il suo bene, mica per sadismo.

ALLISON ha scritto:mah.. i genitori che chiedono il sangue della maestra di turno in genere sono quelli che.. "il mio figliolo è un santo e noi non l'abbiamo mai toccato con un dito per quanto l'è bravo.."

io continuo a quotare cyber..

e io quoto Allison

ALLISON ha scritto:mah.. i genitori che chiedono il sangue della maestra di turno in genere sono quelli che..

Guarda, io non conosco una singola persona che accetterebbe punizioni coroprali a scuola, poi vedi te...

chojin ha scritto:

ALLISON ha scritto:mah.. i genitori che chiedono il sangue della maestra di turno in genere sono quelli che..

Guarda, io non conosco una singola persona che accetterebbe punizioni coroprali a scuola, poi vedi te...

Su questo penso possano essere tutti d'accordo, insomma ci mancherebbe
Poi ci sono tanti, troppi genitori che non accettano che il figlio abbia anche il
minimo problema andando contro a quello che le maestre riferiscono ma questo è tutt'altro discorso.

Sunset ma tu davvero sei convinta che un ragazzino che ha preso brutti voti a scuola si toglie la vita per paura della reazione dei genitori? non pensi che forse c'è un malessere molto più profondo?

samantha.l ha scritto:

ALLISON ha scritto:mah.. i genitori che chiedono il sangue della maestra di turno in genere sono quelli che.. "il mio figliolo è un santo e noi non l'abbiamo mai toccato con un dito per quanto l'è bravo.."

io continuo a quotare cyber..

e io quoto Allison

Io quoto, pure!

Credo pure io che dei gesti estremi nn possono essere collegati e conseguenti solo all' educazione dei genitori.

Mi è venuto in mente una situaz, anzi due, relative al rispetto.
I miei nn mi ha mai toccato con un dito. Io, le ho poche che ho combinato, mi son rimaste impresse per la paura di perdere la loro fiducia e il loro rispetto.
Senza mai essere toccata con un dito.

L'anno scorso eravamo al mare con amici che hanno due e sette anni.
Nn ricordo cosa ha fatto il più grande, ma la madre, mia amica, si è infuriata.
Ha cominciato a urlargli dietro e dargli scapaccioni un po dappertutto.
Beh, il bambino rideva e la prendeva in giro.
Il padre diceva alla madre di nn menarlo e lasciarlo stare, per nn fare troppo casino.
Quando si è scocciato, ha detto a tutti e due, madre e figlio, di piantarla.
Trattandoli alla pari.
Insomma,anche alzando,la madre nn ha assolutamente ilrispetto del figlio.
E il padre nn è affatto di aiuto.