chiaretta ha scritto:anche mio marito vuole "andare al mare", ma a me secca...
io non voglio lasciare che altri decidano al mio posto. Il mio voto non cambierà qualcosa, ma almeno poi potrò protestare con coscienza tranquilla contro il caxxone di dx/lega che vincerà le elezioni, dicendo, col mio miglior tono radical chic: "l'avete votato? e adesso tenetevelo!"
altra cosa che non capisco è il voler trasformare ad ogni costo queste elezioni regionali, amministrative e non politiche, in una "scelta di campo" per approvare "il partito del fare".
perchè questa radicalizzazione, questa estremizzazione continua? per nascondere l'assenza di contenuti?
condivido il tuo senso di frustrazione ma credo che la partecipazione in democrazia sia sempre fondamentale e quindi accetto il consiglio di Sartori del 2008 (in analogia):
il voto disgiunto equivale al voto di sfiducia costruttivo. Vogliamo provare ad evitare che i ns figli e nipoti siano rappresentati da RENZO BOSSI?
http://www.corriere.it/editoriali/08_ap ... 6ba6.shtml
un accordo tecnico per battere Berlusca alle regionali 2010. VOTO ...
un accordo tecnico per battere Berlusca alle regionali 2010. VOTO DISGIUNTO is on FacebookSign up for Facebook to connect with un accordo tecnico per ...
www.facebook.com/group.php?gid=158171512536
http://www.aduc.it/comunicato/elezioni+ ... _17221.php
A parte le simpatie personali per questo o quel candidato,
l'elettore potrebbe voler rafforzare lo schieramento di minoranza o segnalare un apprezzamento delle posizioni programmatiche di una lista o di un candidato, fermo restando che si e' comunque assicurata la stabilita' e la durata del governo regionale. Salvo litigi interni o altre evenienze.
Ad ogni tornata elettorale mi lascio ispirare dalla famosa poesia di Neruda:
“ Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini
sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli
occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova
grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità."
